Sharon Stone difende Sydney Sweeney: “Giusto usare quello che mamma ti ha dato”

La diva Sharon Stone prende le difese della giovane collega Sydney Sweeney, accusata puntare troppo sul proprio aspetto

Pubblicato:

Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Se sei brutto ti tirano le pietre cantava una famosa canzoncina, se sei troppo bello potrebbe toccarti la stessa sorte. Lo sa bene Sydney Sweeney che, sempre più spesso, si è ritrovata sulla graticola con l’accusa di eccessiva sensualità. A prendere le difesa della giovane attrice è una vera maestra del fascino, Sharon Stone, che ha pubblicamente lodato le qualità sia fisiche che morali della collega.

Il discorso di Sharon Stone

È stata Sharon Stone a consegnare a Sydney Sweeney il premio del Variety Power of Women, che celebra i successi delle donne nel mondo dello spettacolo. Nel discorso di presentazione, la diva di Basic Instinct ha difeso a spada tratta la collega. “È difficile essere sexy, e penso che tutti lo sappiano” ha scherzato. Per poi continuare: “È davvero giusto usare ogni briciola della propria sensualità, proprio qui, proprio ora, e sfruttarla per qualunque cosa sia”.

Sottolineando il diritto di utilizzare “quello che mamma ti ha dato”, Stone ha affermato che “ognuno ha il proprio tipo di fascino, la propria particolarità, e devi puntare su quello. Perché, chi sei tu per non essere bellissima? Chi sei non è un incidente”. Sharon continua, insomma, a essere la paladina della libertà al femminile, anche quella di essere sfacciatamente e deliberatamente sensuale. Infine, un vero riconoscimento di stima alla collega: “Capisce sé stessa, è centrata e in pace con la propria identità”.

Per avvalorare la propria tesi, Sharon Stone ha ricordato la naturalista Jane Goodall che fu aspramente criticata per aver mostrato le “belle gambe” sulla copertina di Life Magazine. “Se questo mi ha aiutato a ottenere più fondi per la ricerca, bene”, aveva risposto lei all’epoca. Sydney Sweeney ha colto la palla al balzo, dichiarando di essere sicura di “aver fatto guadagnare un miliardo di dollari all’azienda di jeans, per me va bene. Perché, sai una cosa? Troverò un altro lavoro”.

Le critiche a Sydney Sweeney

All’evento di Variety Sydney Sweeney si fatta notare con uno splendido abito che lasciava intravedere il seno prosperoso. Ma non è il vestito vedo non vedo ad aver attirare le più spietate critiche ultimamente rivolte all’attrice di Euphoria (serie in cui è presente anche la stessa Sharon Stone). Nel mirino degli haters è finita la sua campagna pubblicitaria per una nota marca di jeans statunitense.

Lo slogan del dibattuto spot recitava: “Sydney Sweeney has great jeans”. Frase che in molti hanno interpretato come un gioco di parole con genes, ovvero geni. Il riferimento messo nel mirino dei moralisti del web è quello all’eugenetica, che promuove un ideale di bellezza stereotipato e razzista, riferendosi a peculiarità tipiche come la pelle bianca, gli occhi azzurri e i capelli biondi. Sydney Sweeney ha il pacchetto completo, oltre a delle curve da capogiro. Me gliene si può fare una colpa?

Si può forse criticare un’immagine che sembra modellata sull’immaginario maschile e che con certi stereotipi patriarcali gioca a fini di guadagno. D’altronde, che forse le altre donne del mondo dello spettacolo non sia altrettanto oggettificate? E se Sydney Sweeney sfrutta l’inganno a vantaggio del proprio capitale è schiava o vincitrice del sistema? Il punto è che una riposta chiara non c’è.

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