Naike Rivelli, dalla droga a mamma Ornella Muti e all’unico uomo che ha chiamato papà

L'attrice e cantante Naike Rivelli si è raccontata senza filtri a One More Time, il podcast di Luca Casadei

Pubblicato: 22 Novembre 2024 17:21

Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Naike Rivelli a cuore aperto. La soubrette ha raccontato tutta la sua vita: amore, sesso e droga, i problemi col cibo, con i fidanzati e le fidanzate, fino al rapporto con la famosa madre Ornella Muti e con il padre. Quello biologico e quello adottivo, Federico Fachinetti, che l’ha cresciuta senza riserve e al quale si è legata fin da subito.

Le confidenze di Naike Rivelli

Naike Rivelli ha ripercorso i momenti più importanti della sua vita e del suo percorso lavorativo nella nuova puntata di One More Time, il podcast di Luca Casadei, disponibile da venerdì 22 novembre, su OnePodcast e su tutte le principali piattaforme di streaming audio. Partendo dalla sua infanzia, Naike ha parlato del suo rapporto con la famiglia, di sua mamma, l’attrice Ornella Muti, e dell’unico uomo che lei abbia mai chiamato “papà”.

Ha ricordato gli anni dell’adolescenza fino al momento in cui a 21 anni ha avuto suo figlio Akash, quando ha iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo, della sua bisessualità e della sua attuale relazione. Si è soffermata poi sui problemi che ha avuto con il cibo e la cocaina, da cui è uscita grazie alla famiglia e alla terapia, e del suo ritorno nel mondo musicale con un nuovo brano.

“Io penso che la cocaina sia una delle droghe più infime del mondo. – ha affermato Naike Rivelli – Ingrigisce la gente, la fa diventare nera. Ti va tutto male, almeno quella è stata la mia esperienza. Io sono stata molto fortunata perché ho visto situazioni molto peggiori della mia. Ho avuto la mia famiglia accanto e la terapia in cui credo molto. Mi ha aiutata a capire che ero una persona autodistruttiva perché non mi volevo bene. Noi ci etichettiamo: “io sono bulimica, io sono anoressica, io sono una cocainomane” ma per tanti di noi spesso è: “io non mi voglio bene” e se non mi voglio bene con la cocaina, magari non mi voglio bene con l’alcol, in un modo o in un altro”.

Nel corso della sua intensa esistenza, Naike Rivelli ha dovuto fare i conti anche con la menopausa precoce: “A 41 anni ero già in menopausa. L’ho vissuta malissimo. Dopo nove anni di calvario in menopausa, dove non dormivo tutte le notti, ho pensato al suicidio. Vai fuori di testa. La mia ginecologa adesso mi ha aiutata a stare meglio con una cura: ridormo e sono un’altra persona. Nessuno capiva, poi ho iniziato ad avere problemi importanti: depressione, tristezza, affanno, agitazione. E questa cosa delle caldane, sudavo e mi sembrava mi avessero buttato un secchio d’acqua in faccia. Non bisogna perdere la speranza, bisogna trovare il medico giusto, perché non puoi vivere la situazione che ho vissuto io per nove anni. La cura giusta, magari è diversa per ognuna, però c’è”.

Sulla bisessualità Naike Rivelli ha invece ammesso: “C’è stato un momento a 12 anni in cui ero confusa. Ero molto innamorata dei miei personaggi femmine, da Biancaneve alle mie amiche e non capivo questo. Quando mi sono innamorata del mio primo fidanzatino, ci siamo baciati e non mi è piaciuto. Poi mi sono innamorata del papà di mio figlio con cui sono stata per 13 anni. Ho avuto esperienze sessuali solo con una donna: ho avuto una fidanzata, c’è stato molto sentimento. Essere bisessuali non vuol dire avere miliardi di compagni dell’altro sesso, vuol dire che magari nella tua vita accade che ti innamori dell’altro sesso anche una volta sola. È importante dirlo. Ho avuto una compagna, una donna, che ho amato molto, poi ci siamo separate e siamo rimaste molto amiche. Oggi sono molto innamorata di un uomo, non mi manca niente”.

Fonte: Getty Images
Naike Rivelli e Ornella Muti

Il ritorno di Naike Rivelli nella musica

Naike Rivelli si è data da fare in diversi ambiti dello showbiz: dal cinema alla musica, passando per la televisione. A soli otto anni il debutto sul grande schermo, nel film Bonnie e Clyde all’italiana. “Sono cresciuta sperando di diventare qualcuno, che ancora in realtà non sapevo cosa fosse. Le ho provate tutte. Ho dovuto fallire per capire piano piano la persona che sono oggi. Quando vogliamo una cosa tantissimo tendiamo ad allontanarla, siamo agitati. Io ero molto agitata, oggi sono molto più serena”, ha confessato la Rivelli.

Ora il ritorno definitivo nel mondo delle sette note: “Mi si stanno riaprendo delle porte che ho chiuso io. Per esempio, con la musica ho provato da molto giovane: ho investito tanto e non è andata da nessuna parte. Quest’estate mi hanno contattato delle persone molto belle e ho inciso una canzone uscita da poco. Mi sono divertita come una pazza, perché non avevo pressione: se va bene, bene, ma senza impegno. Forse è quella la differenza, l’ho fatto in maniera assolutamente easy, rilassata. Ma anche se non avrà un buon ritorno, il pezzo mi piace da morire e già sono grata”.

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