A 49 anni, Martina Colombari sfida il tempo e le convenzioni con un fisico che farebbe invidia a molte ventenni. Ma attenzione: dietro quel sorriso perfetto e quel corpo scolpito non c’è solo fortuna genetica, c’è lavoro, costanza e soprattutto una buona dose di ribellione contro gli stereotipi che la società impone. “Mi devono spiegare perché se sei magra devi sempre sentirti dire che non mangi!” – sbotta, in un’intervista al Corriere della Sera, e chi può darle torto? Lei, che di body shaming ne sa qualcosa, ha imparato a fregarsene dei giudizi altrui, puntando tutto su salute, autenticità e una filosofia di vita che esclude ogni compromesso.
Prendersi cura di sé: questione di scelte, non di estetica
Per Martina Colombari, il segreto non è solo mantenersi in forma ma anche prendersi cura della propria salute come si farebbe con una pianta delicata. Dimentichiamo per un attimo la palestra vista come l’unico modo per “essere figa allo specchio”, come direbbe lei stessa con quel tocco di sincerità che la contraddistingue. Si tratta di vivere meglio e più a lungo, e questo si ottiene grazie a piccoli accorgimenti quotidiani.
Ha raccontato nel corso dell’intervista di essersi affidata a test genetici che le permettono di conoscere il suo corpo, e ci tiene a precisare che non è necessario essere delle star per prendersi cura di sé: “Il dna è come il libretto delle istruzioni della nostra macchina”, dice, e chi non vorrebbe qualche dritta su come farla funzionare al meglio?
Il corpo perfetto? Ognuno ha il suo
Martina Colombari non le manda certo a dire quando si parla di body shaming. A differenza di chi è criticato per qualche chilo di troppo, lei si è trovata spesso a dover difendere la sua magrezza. “È il mio dna!”, esclama, esasperata dai continui commenti su Instagram. Ma il messaggio che vuole lanciare è semplice: non c’è un solo tipo di bellezza, e l’inclusione deve valere per tutti, sia per chi è più formoso che per chi ha una corporatura più esile. Insomma, basta con le etichette.
La semplicità è il segreto di una relazione durevole
In un mondo fatto di jet set e viaggi esotici, Martina e suo marito Alessandro Costacurta (il quale da poco ha parlato per la prima volta della situazione del figlio Achille) preferiscono qualcosa di molto più semplice: le vacanze a Riccione, tra famiglia e cene sulla spiaggia, dove i piedi ancora scalzi toccano la sabbia. “Magari gli amici si aspettano racconti di mete esotiche, ma noi siamo felici così“, confessa con un sorriso. Dopo trent’anni di relazione, il loro segreto sembra proprio essere la normalità. Un po’ di vita quotidiana, senza compromessi sociali, e tanta voglia di godersi le cose semplici. Dopotutto, chi ha detto che la felicità si misura in miglia?
Corpo, mente e spirito: un ménage à trois vincente
Ma non è solo questione di corpo: la serenità mentale e spirituale è un altro aspetto su cui Martina lavora costantemente. Tra ritiri spirituali ad Assisi e sessioni di meditazione, ha trovato un modo tutto suo per rigenerarsi. Niente rumori di sottofondo in casa, niente televisione accesa: solo silenzio, quello che nutre l’anima e permette di ricaricare le batterie. “Mi rigenera”, dice, e chi non vorrebbe una dose di quel tipo di pace?