Lorella Boccia coglie la sfida di Elisa Isoardi e si presenta in studio per la terza puntata di Venus Club con uno strepitoso look dove a dominare è il blazer.
La puntata di Venus Club andata in onda giovedì 20 maggio in seconda serata su Italia 1 conferma il successo della trasmissione che nonostante l’improvviso cambio d’orario, si tiene stretta il suo pubblico, raggiungendo oltre 400.000 spettatori.
Complici di tale risultato positivo i due super outfit di Lorella Boccia e della sua ospite, Elisa Isoardi che sfoggia un mini dress nero, asimmetrico da sogno.
La presentatrice, che non vuole essere seconda a nessun in fatto di stile, indossa un tailleur nero davvero stratosferico. La maxi giacca con reverse bianco, spalline squadrate anni Ottanta, punta tutto sulla scollatura che lascia poco all’immaginazione, mentre la micro gonna svela le gambe perfetta dell’ex ballerina di Amici.
Dopo le scarpe animalier, Lorella punta su delle décolletée bianche con inseriti in plexiglass davvero splendide. I capelli sono raccolti in uno chignon alto, anzi altissimo che dà risalto ai pendenti in strass, mentre il make up è focalizzato sullo sguardo reso magnetico.
Elisa Isoardi si racconta dunque a Lorella Boccia, ripercorrendo i suoi amori. Primo fra tutti Matteo Salvini, dopo il quale non ha avuto più nessuno, malgrado le numerose voci circolare su altri flirt, compresa l’attrazione con Raimondo Todaro, per altro mai confermati dalla diretta interessata.
La Isoardi dunque si confessa: “Sono stati cinque anni stupendi. Proprio tutti e cinque no, altrimenti non sarebbe finita, però diciamo che porto nel cuore un bellissimo ricordo”. E prosegue tessendo l’elogio di Salvini, oggi felicemente fidanzato con Francesca Verdini: “È stato un amore grande, che poi si è evoluto in consapevolezza. La cosa che mi piaceva di più di lui? La testa”.
Naturalmente non poteva mancare la domanda su Raimondo Todaro, con il quale si mormorava avesse avuto un flirt ai tempi di Ballando con le Stelle, ma Elisa conferma che tra loro non c’è mai stato nulla: “Non c’è stato niente, nemmeno il bacino di scena”.