Accettare l’inevitabile scorrere del tempo dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo. Ogni singolo cambiamento o ruga è il risultato di ciò che abbiamo vissuto, rappresenta ciò che siamo diventate e dovremmo accoglierli con serenità, sfoggiandoli con orgoglio e consapevolezza. È il pensiero che emerge dall’ultima intervista rilasciata da Isabella Rossellini, attrice tra le più amate di sempre e oggi, a 70 anni, sempre più bella. Nessuna critica a chi ricorre al Botox o ai cosiddetti “ritocchini” (ognuno è libero di scegliere, in fondo), piuttosto una riflessione su quanto il mondo e le convenzioni possano influenzarci, al punto di modificare il nostro aspetto in una continua corsa alla ricerca della “perfezione”.
La bellezza nel mondo del cinema
Porta un cognome importante, quasi ingombrante. Nelle sue vene scorre il sangue di due mostri sacri del cinema – il regista Roberto Rossellini e l’attrice Ingrid Bergman – ma sin da giovanissima ha saputo distinguersi, costruendo una carriera tutta sua frutto di duro lavoro, studio e tanto impegno. Isabella Rossellini è una delle attrici più iconiche del Bel Paese, una donna amata in tutto il mondo e che è riuscita a fare di Hollywood la sua seconda casa.
Proprio lì ha recitato in un film cult che anche le nuove generazioni conoscono (e se non fosse così, dovrebbero): La morte ti fa bella. Accanto alle grandi Meryl Streep e Goldie Hawn, la Rossellini ha dato vita a un personaggio grandioso, distinguendosi per bellezza e talento. Lo ha ricordato nell’ultima intervista rilasciata al magazine Vulture, diventata occasione per riflettere su quello che in fondo è il tema centrale del film: le donne e la chirurgia plastica.
Lì la chiave è decisamente ironica, ma ha dei risvolti a dir poco inquietanti e grotteschi. Precorrendo i tempi, già nel 1992 si parlava di donne che ricorrono al chirurgo in modo folle e senza controllo per essere belle e accettabili, per nascondere i segni del tempo, per rincorrere un’ideale di perfezione che di fatto non esiste. Un tema (purtroppo) comune, specialmente tra le donne che lavorano nel mondo dello spettacolo.
Isabella Rossellini e il “no” alla chirurgia plastica
La stessa Isabella Rossellini non ha negato di aver avuto, anche solo per un momento, la tentazione di ricorrere a qualche ritocchino: “Non ho fatto nessun intervento di chirurgia plastica. Un giorno mi sono svegliata e ho detto: ‘Abbiamo tutte queste nuove tecnologie in chirurgia. Perché non ne approfitto? Chiamerò un chirurgo plastico’. Poi, quando ho iniziato a consultare un chirurgo plastico, ho perso il coraggio”.
“Ora sono troppo vecchia. Non farò chirurgia plastica a 70 anni, la mia pelle non lo sosterrebbe – ha proseguito nell’intervista -. Ma negli anni prima – intorno ai 45 o 50 – non l’ho fatto. Ora mi guardo indietro e dico: ‘Forse avevo ragione’. Penso che sia misoginia”. E qui l’attrice centra un punto essenziale della questione: perché ancora oggi, nel 2022, dobbiamo parlare di donne costrette a inseguire un ideale di bellezza o perfezione che non solo non esiste, ma potrebbe anche essere pericoloso? Perché tocca sempre a noi adeguarci a canoni irreali, per “avere successo” e realizzare qualcosa nella vita privata come nel lavoro?
Tornano alla mente le parole della collega Sharon Stone, che qualche settimana fa hanno fatto decisamente scalpore. L’attrice ha raccontato di essere stata mollata da un uomo molto più giovane di lei che pretendeva si sottoponesse al Botox per eliminare le rughe dal volto. La Stone ha scelto di non sottostare a una richiesta così fuori luogo, così come la Rossellini non ha dubbi sul fatto che a 70 anni è decisa a convivere serenamente con i naturali segni del tempo. E noi non potremmo essere più d’accordo con loro.