Il Doodle del 9 giugno di Google celebra oggi Willi Ninja, iconico ballerino e coreografo conosciuto come il “Padrino del Voguing”. Artista e performer acclamato, Willi ha aperto la strada alla rappresentazione e all’accettazione dei dei Black Lgbtq+ negli anni Ottanta e Novanta. La comunità che ha creato, “The Iconic House of Ninja”, sopravvive ancora oggi.
Chi era il ballerino Willi Ninja, il protagonista del Doodle di Google
Se il 9 giugno vi capiterà di aprire Google, vi apparirà un coloratissimo Doodle: letteralmente significa “scarabocchio”, ma si tratta una simpatica rivisitazione del logo del celebre motore di ricerca creata appositamente per ricordare giorni di festa o celebrare particolari personaggi che hanno lasciato il segno.
Oggi il Doodle di Google è dedicato a Willi Ninja, ballerino e coreografo statunitense conosciuto come il “padrino del voguing“, un particolare stile di danza diffuso soprattutto tra le persone LGBTQ+ afroamericane e latinoamericane di New York negli anni Ottanta. Il Doodle celebra il 62° anniversario della nascita di Willi Ninja, cresciuto a Flushing, nel Queens (Stati Uniti) e scomparso nel settembre del 2006.
Il filmato di Google è illustrato da Rob Gilliam e curato da Xander Opiyo, con musiche originali di Vivacious. Alle riprese hanno preso parte artisti attualmente membri della “House of Ninja” – la comunità che ha creato il ballerino – (Archie Burnett Ninja, Javier Madrid Ninja, Kiki Ninja e Akiko Tokuoka aka KiT Ninja), che ballano per celebrare l’eredità di Willi.
Il 9 giugno del 1990, il documentario Paris is Burning – che presentava Willi e l’iconica casa dei ninja – era stato distribuito negli Stati Uniti al NewFest New York LGBT Film Festival.
La vita e la carriera di Willi Ninja
Willi Ninja, il cui vero nome era William Roscoe Leake, nato il 12 aprile 1961 a New York, è conosciuto come il Gran Maestro della Vogue. Sua madre ha sempre sostenuto la sua passione per la danza, instradandolo a questo mondo portandolo agli spettacoli di balletto all’Apollo Theater. Sebbene non potesse permettersi costose lezioni di danza, Willi diventò una vera e propria star.
Il suo amore per il ballo nacque guardando i passi di Fred Astaire e Michael Jackson. La svolta arrivò negli anni ’80, quando Willi Ninja iniziò a far parte della scena della ball culture a New York e sviluppò uno stile di danza unico, noto come Vogue, che prendeva spunto dalle pose dei modelli nelle riviste di moda, mescolando elementi di breakdance, arti marziali e danza moderna che permetteva di esprimere la propria identità, creatività e voglia di emancipazione.
Ha collaborato con artisti famosi come Madonna, e le sue coreografie sono state utilizzate in vari video musicali, spettacoli e film. Nel 1990, ebbe un ruolo di primo piano nel documentario Paris is Burning, film che esplorava la ball culture di New York e l’importanza della comunità Lgbtq+, ed è stata proprio la performance di Ninja che ha contribuito a portare la Vogue all’attenzione internazionale.
Importantissimo il ruolo di Willi Ninja non solo nel mondo della danza ma anche nel sociale: fu tra i primi a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione dell’Hiv durante i drag ball e ha svolto un ruolo fondamentale nel contribuire a ridurre lo stigma che circonda la malattia. Morì per complicazioni cardiache legate proprio all’Aids il 2 settembre del 2006.