È morta a 79 anni, dopo una lunga malattia, Diane Keaton, icona del cinema americano e musa indimenticabile di Woody Allen. Con il suo stile inconfondibile, tra completi maschili e sorriso disarmante, aveva saputo ridefinire l’idea di femminilità a Hollywood, restando sempre fedele a sé stessa, anche lontano dai riflettori.
E mentre il mondo del cinema le rende omaggio, si parla anche della sua eredità: un patrimonio importante, costruito in oltre cinquant’anni di carriera tra film, investimenti e immobili da sogno. E, come in ogni grande storia hollywoodiana, resta da scoprire chi erediterà questo prezioso lascito.
Diane Keaton, il patrimonio tra cinema e case da sogno
Secondo fonti come Daily Mail e Celebrity Net Worth, Diane Keaton lascia un patrimonio stimato di circa 100 milioni di dollari. Una cifra che racconta una vita di talento, visione e scelte impeccabili. La sua fortuna si regge su due pilastri: una carriera cinematografica costellata di successi e un’intuizione imprenditoriale che l’ha trasformata in una vera esperta del mercato immobiliare di lusso.
Il vero segreto della sua ricchezza, infatti, non sono stati solo i film, ma anche le case. Keaton aveva un occhio infallibile per l’architettura e la ristrutturazione: amava acquistare proprietà in zone esclusive della California e dell’Arizona, rinnovarle con gusto impeccabile e poi rivenderle, spesso con guadagni milionari. Un talento per il flipping che, nel tempo, le ha garantito un secondo successo parallelo a quello sul grande schermo.
Negli ultimi anni, con il peggiorare delle sue condizioni di salute, Keaton aveva deciso di vendere la sua “casa dei sogni” a Brentwood, uno dei quartieri più esclusivi di Los Angeles. L’immobile, cinque camere da letto e sette bagni, era stato messo in vendita per 29 milioni di dollari: un luogo simbolo della sua eleganza e della sua visione estetica, nel cuore di una zona che, negli anni Sessanta, aveva ospitato anche Marilyn Monroe.
Sul fronte artistico, i ruoli in capolavori come Io e Annie, Il Padrino, Tutto può succedere e Il club delle prime mogli le hanno assicurato compensi elevati e un flusso costante di royalties. Ma Diane non si era mai limitata a recitare: era anche regista, produttrice, scrittrice e una speaker molto richiesta, con cachet che potevano arrivare fino a 300.000 dollari a evento.
A chi andrà l’eredità di Diane Keaton
Diane Keaton non ha mai sentito la necessità del matrimonio. A raccogliere la sua eredità saranno probabilmente i suoi due figli adottivi, Dexter, accolta nella sua vita nel 1996, e Duke, arrivato nel 2001.
La famiglia ha scelto discrezione per affrontare il lutto lontano dai riflettori, ma la quasi totalità del patrimonio, frutto di anni di intuizioni cinematografiche e investimenti oculati, potrebbe davvero passare nelle loro mani.
L’indipendenza è stata una costante nella vita di Keaton, che amava definirsi “una vera stravagante”. La decisione di adottare, invece, è nata da un desiderio diverso: “La maternità non era un bisogno impellente; era più un’idea che mi ronzava in testa da molto tempo. Quindi ci ho provato”.
Oggi, l’eredità di Diane Keaton è una testimonianza di libertà, coraggio e autenticità, un modello di vita indipendente e creativa che continuerà a illuminare chi la ricorda, sullo schermo e nella realtà.