Addio a Tom Sizemore, la difficile decisione della famiglia dopo l’aneurisma

L'attore Tom Sizemore si è spento all'età di 61 anni dopo un aneurisma cerebrale e la difficile decisione della famiglia

Pubblicato: 4 Marzo 2023 09:53

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Redazione

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Il mondo del cinema ha detto addio a uno dei suoi attori più celebri, nonché tra i personaggi più controversi. Tom Sizemore, il “duro” di Hollywood, si è spento all’età di 61 anni a qualche settimana dall’aneurisma cerebrale che lo aveva colpito all’improvviso mentre si trovava nella sua casa di Los Angeles. Da allora era rimasto in condizioni critiche, al punto tale da spingere i familiari a prendere una decisione molto difficile.

Tom Sizemore è morto a 61 anni dopo un aneurisma

Quella di Tom Sizemore non è stata una morte annunciata, ma il risultato di un dramma consumatosi nel giro di pochi giorni. L’attore, che abbiamo amato in pietre miliari del cinema come Salvate il soldato Ryan e Natural Born Killers, era stato colpito da un aneurisma cerebrale alle prime luci dell’alba del 19 febbraio: avrebbe dovuto essere una domenica mattina come tante e invece, in modo del tutto inaspettato, Sizemore era stato ritrovato senza sensi nella sua casa di Los Angeles e trasferito nel più vicino ospedale in condizioni critiche.

Ne aveva dato notizia il suo rappresentante legale, Charles Lago, spiegando che l’aneurisma cerebrale fosse conseguenza di un ictus e che da quel momento l’attore era stato ricoverato in coma nel reparto di terapia intensiva. Lo stesso Lago ne ha, poi, annunciato ufficialmente la scomparsa a distanza di poche settimane: “È con grande tristezza e dispiacere che devo annunciare che l’attore Thomas Edward Sizemore di 61 anni è morto serenamente nel sonno oggi al St Joseph’s Hospital di Burbank -. Suo fratello Paul e i gemelli Jayden e Jagger erano al suo fianco”.

Oltre a essere uno degli interpreti più amati di Hollywood, infatti, Sizemore era anche padre di due gemelli nati nel luglio 2005 dalla sua precedente relazione con Janelle McIntire.

Tom Sizemore, la difficile decisione della famiglia e le parole del fratello

Proprio il fratello Paul, al quale era molto legato, ha rilasciato una dichiarazione riportata su Variety: “Sono profondamente rattristato dalla perdita del mio fratello maggiore Tom -. Ha influenzato la mia vita più di chiunque altro io conosca. Era talentuoso, amorevole, generoso e poteva farti divertire all’infinito con la sua arguzia e capacità di narrazione. Sono devastato che se ne sia andato e mi mancherà sempre”.

Non è facile perdere un fratello, qualcuno che per te c’è sempre stato, anche nei momenti più difficili. E non lo è specialmente quando l’addio è inevitabile e, in qualche modo, una tua responsabilità. Perché Paul e la famiglia Sizemore hanno dovuto prendere una decisione molto difficile dopo che i medici li avevano informati del fatto che non ci fossero più speranze per l’attore, raccomandando loro di porre fine alla sua vita, staccandolo dalle macchine.

Fonte: ANSA
Tom Sizemore con l’attore Tom Hanks e il regista Steven Spielberg

Chi era Tom Sizemore, il controverso “duro” del cinema americano

Aveva 61 anni e alle spalle una carriera che ha preso piede negli anni Ottanta, quando Tom Sizemore decise di trasferirsi nella città di New York per dedicarsi alla recitazione, la sua più grande passione. Ci ha visto lungo e il tempo ha dimostrato quanto avesse ragione. Tom Sizemore in breve è riuscito a diventare uno dei volti più amati di Hollywood, il “duro” del cinema per eccellenza, spesso spalla di giganti del calibro di Tom Hanks (indimenticabile Salvate il soldato Ryan) e diretto da grandi registi come Oliver Stone, Ridley Scott, Michael Bay, Martin Scorsese. E l’elenco potrebbe continuare.

“Cattivo” sul grande schermo, controverso nella vita reale. Tom Sizemore si lascia alle spalle una carriera ricca di grandi successi ma anche di momenti difficili. Nel 2003 era stato condannato per violenza domestica dopo le accuse della sua fidanzata dell’epoca e non sono state le uniche accuse ricevute nel corso degli anni. Nel 2005 era stato condannato al carcere per aver falsificato un test delle urine, poi di nuovo per possesso di metanfetamina e altre sostanze stupefacenti.

La dipendenza dalle droghe ha segnato profondamente la sua vita, condannandolo non solo al carcere ma anche alla continua lotta con sé stesso per la riabilitazione. Ci ha scritto persino un libro di memorieBy Some Miracle I Made It Out of There -, un modo per esorcizzare gli anni più bui e per dar forza a chi vive lo stesso problema.

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