Puntata toccante quella di Verissimo, che ha visto tra i suoi protagonisti Elena Di Cioccio e la sua storia. L’ex iena si è raccontata con grande onestà riguardo alla malattia e ai grandi dolori della sua vita, tra l’uso di sostanze stupefacenti, gli amori tossici e il suicidio della madre.
Elena Di Cioccio e il suicidio della madre
Ospite di Silvia Toffanin, Elena Di Cioccio ha parlato di uno dei capitoli più dolorosi della sua vita, quello della perdita della madre, che si è tolta la vita. Un evento che ancora oggi ha strascichi nella sua vita, ma che in qualche modo si aspettava: “Ci aveva già provato qualche tempo prima, per lei è stata un’escalation di cose che non hanno funzionato nella sua vita”.
Tra queste la perdita del figlio, che aveva appena 3 anni, a causa di un incidente stradale: “Questo dolore l’ha sotterrata, da allora non è più stata la stessa“, ha confessato Elena. E ha ammesso, con grande sofferenza, che per quanto potesse starle vicina, nessun amore avrebbe potuto colmare quel vuoto. “Ho fatto tutto quello che ho potuto, ma nel suo cuore la decisione era già presa e non c’è stato nulla da fare”.
Una storia dolorosissima, di cui la Di Cioccio ha parlato con grande onestà: “Quando ha deciso di rifiutare un sostegno psicologico, dopo il TSO, le ho detto: ‘Non posso stringerti la mano, devo lasciarti andare, altrimenti mi porti giù con te’. E lei mi ha detto che capiva. In qualche modo ci siamo lasciate dicendoci la verità“.
Elena Di Cioccio e l’HIV: la scoperta e la rinascita
Elena Di Cioccio è tornata a parlare della sua malattia, dopo il coming out a Le Iene sulla sua sieropositività. “È strano perché oggi è come se fossi rinata da qualche giorno”, ha detto emozionata nel salotto di Verissimo.
“Non avevo grandi aspettative, ero pronta a tutto ma ho deciso comunque di farlo per me – ha spiegato raccontando delle reazioni alla sua recente confessione -. Quello che mi è arrivato è stato incredibile: un’ondata di amore e accoglienza”.
La sua vita è stata segnata da eventi particolari che ne hanno influenzata il corso: cresciuta con i nonni ha conosciuto ben presto la solitudine e purtroppo, anche le sostanze stupefacenti e i disturbi alimentari, tutte dipendenze che servivano a nascondere dolori più grandi. “Ero curiosa e volevo capire che cosa si provasse. In più, lo facevo perché mi serviva un modo per evadere e sentirmi in qualche modo più leggera. Ma ne sono uscita da sola, prendendo spunto da tutti i percorsi che ho fatto”.
Poi, quando tutto sembrava andare per il meglio, quando la sua vita sembrava finalmente aver imboccato la strada giusta, è arrivata quella diagnosi che ha cambiato tutto. “Avevo 28 anni ed è stato un fulmine a ciel sereno. Quando il medico mi ha informata del referto delle mie analisi ho sentito un’esplosione dentro di me. Ricordo che sono uscita, poi sono andata dal compagno che avevo a quei tempi per dargli la notizia e devo dire che ha subito capito la situazione, è stato fantastico”.