Sophie Kinsella, il racconto del tumore a Verissimo: “Non riuscivo a camminare”

La scrittrice ha concesso una lunga intervista a Verissimo in cui ha raccontato degli ultimi mesi trascorsi a convivere con il tumore al cervello

Pubblicato: 17 Novembre 2024 11:44

Martina Dessì

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I sintomi, la paura e poi la scoperta del tumore al cervello: Sophie Kinsella ha raccontato della sua battaglia contro il male in una lunghissima intervista concessa a Verissimo, da Silvia Toffanin, nella quale è apparsa lucida e determinata a vincere questa lotta che si sta rivelando difficile, mese dopo mese. L’autrice della fortunatissima saga di I Love Shopping, diventata rapidamente un’icona della sua generazione, ha spiegato di come stia affrontando questo periodo complicatissimo della sua vita e dei primi indizi che l’hanno condotta fino alla diagnosi. L’ha fatto anche nel suo ultimo libro, Cosa si prova, in cui racconta la sua storia.

Sophie Kinsella, come ha scoperto di avere un tumore

“Me ne sono accorta dalle gambe, avevo le gambe deboli, molli. Ho perfino pensato di dover tornare in palestra. Poi inciampavo spesso, ero sempre stanca e ho capito che c’era qualcosa che non andava. Così ho fatto i controlli e ho scoperto il tumore al cervello”, ha rivelato Sophie Kinsella parlando del cancro, che sta combattendo da alcuni anni. Era stata lei a dare l’annuncio della malattia, ad aprile 2024, a due anni dalla diagnosi che inizialmente l’aveva gettata nello sconforto più irrazionale.

“Non l’ho condiviso prima perché volevo essere sicura che i miei figli fossero pronti ad ascoltare e processare la notizia in privacy e adattarsi alla nostra nuova normalità”, aveva spiegato in quell’occasione, raccontando anche di essersi sottoposta a un delicato intervento chirurgico e alle terapie successive – composte da cicli di chemio e radio – che sta continuando per provare ad arginare la malattia.

La scrittrice ha affrontato poi un lungo percorso di riabilitazione, che le ha consentito di riprendere le forze e la consapevolezza del suo corpo: “È stata importante. Non riuscivo più a camminare, non potevo tenere in mano una penna. Ho dovuto reimparare a camminare con il deambulatore ma la mia scrittura è stato un luogo dove sono potuta fuggire e stare bene”.

Come ha reagito alla diagnosi

Prima di condividere la sua condizione con il pubblico ha aspettato due anni, per rispetto della sua privacy e per i figli che probabilmente non erano ancora pronti per affrontare la notizia in maniera adeguata se tutto il mondo ne fosse stato al corrente. La prima reazione di Sophie Kinsella è stata di negazione: “All’inizio non ci credevo, quando mi hanno fatto la diagnosi non riuscivo nemmeno a crederci. La mia prima reazione è stata la negazione, ci è voluto un po’ per accettare la verità e poi ho vissuto tutte le fasi del lutto“.

Al suo fianco, pronto a sostenerla, c’era suo marito, che non l’ha lasciata sola per un solo momento: “Mio marito è stato la star assoluta in questa fase della mia vita e il mio nuovo libro parla proprio di questo, di un dramma e di una grande storia d’amore. Ha dormito per terra in ospedale, è stato con me a tutti gli appuntamenti con i medici ma soprattutto quando tendevo a dimenticarmi di avere un tumore, e succedeva perché ogni giorno mi svegliavo non ricordando cosa stesse succedendo, lui me lo ha dovuto raccontare da capo ed è stato difficilissimo per lui. La mattina si sveglia prima di me, si documenta su internet e mi racconta una storia positiva, di chi con la stessa mia diagnosi ce l’ha fatta”, ha raccontato la scrittrice, che solo dopo anni di cure ha scelto di parlare con il pubblico e con i suoi lettori del periodo difficile che stava attraversando.

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