Ultimo da record, Vasco Rossi si congratula: “Largo ai giovani”

Ultimo supera il record di Vasco Rossi e, mentre molti si impegnano a far polemica, il mitico Blasco si congratula pubblicamente con il giovane collega

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

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“Ultimo da record”, sono parole che campeggiano alte sui titoli dei giornali e sulle pagine social ormai da poco più di 24 ore. Il cantautore, al secolo Niccolò Moriconi, ha fatto la storia. Checché ne dicano gli immancabili detrattori. Il record precedente apparteneva a Vasco Rossi dal 2017 e proprio lui, il mitico Blasco, si è pubblicamente congratulato con il suo giovane collega. Perché, in fondo, fare musica non dovrebbe essere una gara ma l’espressione di un amore condiviso.

Ultimo, di nome ma non di fatto

In un momento storico segnato dalle polemiche intorno al mondo della musica, o meglio dei concerti dal vivo, Ultimo si è preso la scena così, senza neanche sforzarsi. Ed è entrato a far parte della storia musicale italiana.

Per il suo concerto La Favola per sempre, in programma il prossimo 4 luglio 2026 a Tor Vergata (Roma), il cantautore ha venduto l’impressionante cifra di 250.000 biglietti in sole tre ore dall’apertura delle prevendite online. Ben 200.000 tagliandi venduti già solo nella prima ora. Mica bruscolini.

“Benvenuti nella storia – ha scritto in un post condiviso su Instagram con per i suoi fan -. Sold out in 3 ore. 250.000 biglietti venduti per quello che sarà il concerto più grande di sempre”.

Prima dell’impresa di Ultimo, il record per il maggior numero di spettatori paganti in un singolo concerto in Italia apparteneva a Vasco Rossi. Il suo Modena Park 2017 aveva radunato l’incredibile cifra di 225.173 partecipanti, un punto di riferimento che per anni ha simboleggiato la sua ineguagliabile potenza dal vivo. Senza contare che il Blasco riempie gli stadi italiani dagli anni ’90.

L’eleganza del Blasco

Paragonare le due carriere sarebbe assurdo. Lo sarebbe anche mettere a confronto due artisti che appartengono a generazioni diverse e con stili che nulla hanno a che vedere l’uno con l’altro. Se c’è una cosa che hanno in comune Ultimo e Vasco è, senza dubbio, l’essere riusciti a creare nel tempo non tanto una semplice fanbase, ma una vera e propria “comunità” che cammina insieme a loro, seguendoli passo dopo passo.

Ultimo non ha mai detto di essere il nuovo Vasco, né di voler esserlo. Resta semplicemente fedele a sé stesso (altra cosa in comune con il rocker di Zocca, no?).

E Vasco, con le sue parole per il giovane collega, ha elegantemente sorvolato su ogni polemica o critica, reagendo nell’unico modo possibile: congratulandosi. “Sono felice per Ultimo. Ogni record è fatto per essere battuto. Largo ai giovani. Ti voglio bene Niccolò”, ha scritto.

Superare un record è segno di un mondo che va avanti, di impegno e lavoro che vengono ripagati. E vale per qualunque ambito, non solo per quello musicale. Lo scontro generazionale che in molti continuano a perpetrare sembra un affannoso tentativo di creare competizione laddove dovrebbe esserci solo unione, nel nome dell’amore per la musica. Meno male che c’è Vasco a ricordarcelo.

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