Paolo Bonolis contro Sanremo: “Una lunga puntata di Domenica In”

Ospite del Giffoni Film Festival, Paolo Bonolis ha riservato qualche critica al Festival di Sanremo

Pubblicato: 24 Luglio 2024 07:53

Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Paolo Bonolis è uno dei volti più amati del piccolo schermo. Un professionista in grado di intrattenere e far riflettere il suo pubblico, che si è misurato in carriera anche con il palcoscenico di Sanremo. Proprio in merito alla celebre kermesse musicale, il conduttore ha speso qualche parola durante la sua ospitata al Giffoni Film Festival 2024, definendo la manifestazione “una lunga puntata di Domenica In”.

Paolo Bonolis, le critiche al Festival di Sanremo

Prima dell’annuncio della conduzione di Carlo Conti si era parlato di un possibile ritorno di Paolo Bonolis al Festival di Sanremo. Un’ipotesi a cui  il diretto interessato non si era detto del tutto indifferente, considerando anche il prestigio dell’Ariston. E proprio dell’esperienza sanremese, il conduttore è tornato a parlare al Giffoni Film Festival, mettendo in evidenza punti di forza e, soprattutto, criticità della kermesse. “I grandi ospiti non ci sono più perché credo che costino troppo. Visto che non c’è controprogrammazione, è sufficiente fare delle lunghe puntate di Domenica In con una gara canora in mezzo. Può anche darsi che sia questo il ragionamento, che è economicamente più che legittimo” ha dichiarato.

Fonte: Getty Images
Paolo Bonolis

In merito alle edizioni targate Amadeus ha spiegato: “C’era una fotografia bellissima, una scenografia meravigliosa. Ci sono delle cose fatte bene ma secondo me anche il contenuto dovrebbe essere un po’ più sostanzioso”. In seguito ha aggiunto: “Credo che un evento, l’evento della televisione italiana, vada eventizzato. E per eventizzarlo deve uscire qualcosa che altrimenti nei mesi precedenti la televisione italiana non è in grado di poterti offrire: allora diventa un evento”.

Paolo Bonolis ha infine speso qualche parola sulle stagioni da lui condotte in prima persona: “Nel 2005 abbiamo veramente cambiato il Festival rispetto a quello che era prima, mi è stata data la possibilità di poterlo cambiare. Dopo tantissimi anni l’orchestra venne portata nel golfo mistico che secondo me a livello di immagine è la cosa migliore che si possa offrire. Mi permisi nel 2005 di parlare con i cantanti che avrebbero partecipato alla manifestazione e dire loro ‘perché una sera, voi che siete maestri dell’arte del canto e della composizione musicale, non vi divertite a fare una fantasia su quello che vi appartiene?’. Così, dunque, nacque l’idea della serata cover”.

Paolo Bonolis, le parole sulla tv trash

Paolo Bonolis è uno dei pochissimi conduttori in grado di muoversi con grande agilità tra la tv impegnata e i programmi più leggeri, come Ciao Darwin. Quando gli è stato chiesto cosa pensasse della tv trash, lui ha fornito un’analisi molto lucida: “La spazzatura dipende chi la raccoglie!. Non tutto è educativo non tutto è spazzatura, in tv c’è un mare di roba. Il filtro sei sempre tu che sei in grado di valutare. La televisione può dare ma non può togliere, perché basta spegnere”.

Un pensiero non proprio condiviso da Piersilvio Berlusconi, che nell’ultima stagione è intervenuto sui palinsesti Mediaset in modo molto netto, cancellando diversi programmi proprio perché considerati diseducativi. Un cambio di direzione che, dati alla mano, non sembra aver tuttavia premiato l’azienda di Cologno Monzese in termini di ascolti.

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