Non è un momento d’oro per i Måneskin: dopo il successo, infatti, c’è sempre un periodo difficile, per gli artisti. Per il lancio del nuovo disco, hanno scelto di “sposarsi”: un matrimonio con tanti vip presenti, ma il glamour dell’evento non è bastato a “coprire” il rumore delle prime critiche provenienti proprio dall’America, la terra che li ha accolti e che li ha resi ancor più celebri. Oltre all’allure della rock band, i Måneskin sono diventati un fenomeno di costume. Ma loro hanno scelto di incassare le critiche e rispondere a tono in una intervista al Guardian.
Måneskin, le critiche e la replica di Damiano David e Victoria De Angelis
“La gente pensa che ci comportiamo come i Sex Pistols o i Mötley Crüe, ma non siamo niente del genere”, ed è proprio così che Damiano David, frontman dei Måneskin, ha scelto di iniziare l’intervista al Guardian, che ha dedicato una copertina alla band per il lancio dell’album Rush!. Descritti come una band dall’atmosfera rock vintage, i Måneskin hanno riportato in auge il rock ‘n’ roll. Tuttavia, i puristi della musica non sempre li hanno stimati o supportati. Tutt’altro.
“Le persone hanno una mentalità ristretta, e così non riescono a vedere oltre. Non ascoltano le nostre canzoni con una mente aperta, e non le giudicano in base a ciò che pensano realmente”, ha detto Victoria De Angelis nel corso dell’intervista, difendendo il loro modo di fare musica. “Il rock riguarda l’espressione e la libertà creativa, non gli stereotipi”. E si tirano indietro quando si menziona il classico stile di vita dei rocker di un tempo.
“L’Italia è un paese molto conservatore e sono intimiditi dal fatto che qualcuno possa truccarsi o indossare tacchi alti o apparire seminudo o non essere etero”, ha continuato la De Angelis, ma non ha “bacchettato” solo gli italiani, ma anche gli americani. “Siamo troppo caldi per la televisione americana. È così stupido perché vogliono apparire così aperti e poi si spaventano per un paio di capezzoli”. Non a caso, il Guardian l’ha definita come la “più schietta del gruppo”.
Måneskin, il momento peggiore dopo l’Eurovision Song Contest
L’album Rush! è stato criticato in America, dalla rivista Atlantic. Uto Ughi, il celebre violinista e maestro, non ha commentato positivamente la loro musica. Eppure, queste difficoltà non sono le prime per la band, che ha avuto modo, durante l’intervista al Guardian, di ripercorrere uno degli attimi più difficili, ovvero le accuse dopo l’Eurovision Song Contest.
“Conosciamo bene i rischi legati all’uso di droghe e come possano influenzare il tuo corpo. Io non bevo nemmeno più alcolici”, ha detto Damiano David, riferendosi al test antidroga a cui ha dovuto sottoporsi dopo l’evento (e che pare tiene persino appeso al frigo). Ed è così che traspare tutto il loro modo di essere schietti, sinceri: autentici, in qualche modo, nonostante il glam ostentato fino all’eccesso. Il loro futuro è un’incognita: per il momento, però, continuano a far parlare di loro, e migliaia sono i fan di tutto il mondo che li seguono e attendono ogni loro mossa. Non solo musicale.