Il ritorno de La Talpa ha decisamente tradito ogni aspettativa. C’era grande attesa per questo reality show, che mancava sul piccolo schermo da ben sedici anni. L’ultima edizione, quella trasmessa nel 2008 e vinta da Karina Cascella, è ancora vivida nella mente dei telespettatori. Ebbene, di quel format è rimasto poco e niente.
La Talpa di oggi, condotta da Diletta Leotta, è praticamente un nuovo reality show con un vecchio nome. Del resto Pier Silvio Berlusconi aveva già annunciato che ci sarebbero stati numerosi cambiamenti ma per ora il risultato è disastroso. La prima puntata è stata dominata dalla lentezza e dalla noia. Tanti sbadigli, troppe chiacchiere, poca azione.
La Talpa, un ritorno che non convince. Voto 2
La Talpa 2024 è low cost, e si vede. Le prime edizioni erano ambientate in posti lontani e affascinanti: Messico, Kenya, Sudafrica. Mete con cui sognare, un po’ come si fa oggi con Pechino Express. La componente esotica è stata del tutto eliminata e si è perso così fascino e appeal. Diletta Leotta e company hanno girato per l’Italia, con prove nei borghi del Belpaese che ricordano più le sfide di Mezzogiorno in famiglia che quelle di un adventure game.
Il cast è apparso più attento al glamour che al gioco. La mancanza della diretta, poi, non ha giovato per niente. Bastava seguire lo stile del già citato Pechino Express, concentrando prove e momenti di svago e dialoghi per dare ritmo col montaggio. E invece è tutto piuttosto scialbo. Dove sono l’ansia, il pathos, l’adrenalina, da sempre ingredienti fondamentali de La Talpa? Si è riportato in auge un format che è stato praticamente privato della sua anima, della sua vera essenza.
Colonna sonora totalmente no sense. Voto 2
La colonna sonora di un docu-reality fa la differenza, Temptation Island docet. A La Talpa 2024 si punta invece più sulle canzoni del momento senza curarsi del racconto del format. Pinguini Tattici Nucleari, Annalisa, Elodie, Rosa Chemical, Ultimo hanno sfornato canzoni bellissime, orecchiabili e tutte da canticchiare (e ballare). Ma cosa c’entrano con La Talpa, dove il mistero e l’avventura dovrebbero essere al centro della scena? In questi casi la musica ha il compito di coinvolgere, emozionare e far sognare con qualcosa di epico, lontano dai tormentoni estivi e radiofonici. Un compito, in questo caso, mal riuscito.
Diletta Leotta, conduttrice de La Talpa. Voto 6
Diletta Leotta è una brava conduttrice. Dizione perfetta, bella presenza. Rigorosa, a tratti perfettina. Come una brava studentessa che impara a memoria la lezione ma manca completamente di brio, di quel quid in più. C’è da lavorare poi sulla personalità e su una conduzione in alcuni momenti scialba: ad oggi Diletta è ben lontana dall’essere una Simona Ventura o una Barbara D’Urso, le vere regine del reality show in Italia. Ma potrebbe avere margini di miglioramento.
Fino ad ora Diletta ha condotto prevalentemente programmi sportivi. Deve crescere nel settore dell’intrattenimento, è ancora acerba ma ha buone possibilità di migliorare, in futuro, con i programmi giusti. Totalmente bocciato il look della prima puntata de La Talpa: il lungo abito attillato è troppo chic per un format del genere, dove tra l’altro non c’è neppure più lo studio. Un outfit più wild e grintoso avrebbe sicuramente fatto la differenza. Perché anche l’occhio vuole la sua parte in tv.
Marina La Rosa, concorrente perfetta. Voto 8
Nonostante la debolezza di questa nuova versione de La Talpa, Marina La Rosa resta una concorrente perfetta dei reality show. Brillante, acuta, pungente. Lo avevamo notato già qualche anno fa a L’Isola dei Famosi, dove non vinse per un soffio, e qui lo riconferma. Iconica con le sue battute e le sue stoccate, sempre pronta a creare nuove dinamiche, è indubbiamente un’ottima giocatrice che sa come valorizzare il suo ruolo. Sempre e comunque.