Golden Globes 2025, Maura Delpero e Vermiglio rappresentano l’Italia nel mondo

Maura Delpero porta l’Italia ai Golden Globes 2025 con "Vermiglio", candidato come miglior film in lingua straniera

Pubblicato: 9 Dicembre 2024 20:00

Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

L’Italia torna protagonista ai Golden Globes grazie a Vermiglio, il film di Maura Delpero che ha conquistato la nomination come miglior film in lingua straniera. Dopo aver vinto il Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia, l’opera della regista altoatesina continua il suo viaggio trionfale, portando sullo schermo una storia profondamente radicata nella cultura italiana, ma capace di emozionare il pubblico internazionale.

Golden Globes 2025, Maura Delpero e Vermiglio: un racconto intenso tra le montagne trentine

Ambientato nel piccolo paese di Vermiglio, nella Val di Sole, il film racconta le vicende della famiglia Graziadei durante l’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale. Al centro della narrazione c’è il maestro elementare Graziadei, interpretato magistralmente da Tommaso Ragno, che lotta per insegnare l’italiano e per ispirare i suoi studenti a sognare un futuro migliore.

La routine della famiglia viene sconvolta dall’arrivo di un soldato siciliano disertore, un evento che innesca una serie di cambiamenti emotivi e sociali. Girato in dialetto trentino, con sottotitoli per il pubblico internazionale, il film si distingue per la sua autenticità e per l’attenzione ai dettagli storici e culturali.

La regista Maura Delpero, già apprezzata per il suo precedente lavoro Maternal, ha voluto creare un’opera che fosse un ritratto intimo e universale dell’Italia rurale, unendo la semplicità della vita montana a emozioni profonde e complesse.

Un cast di talento e una fotografia straordinaria

Il cast di Vermiglio è composto da attori di grande sensibilità e talento, tra cui Giuseppe De Domenico, Roberta Rovelli, Carlotta Gamba e Sara Serraiocco. Le loro interpretazioni regalano autenticità e intensità a personaggi che vivono tra speranze e disillusioni, sullo sfondo di un paesaggio montano straordinario.

La fotografia del film, curata con maestria, cattura la bellezza e la durezza della natura trentina: i pascoli innevati, le rocce scoscese, i ruscelli e le abitazioni di pietra sono cornici perfette per raccontare una storia fatta di resilienza e sacrificio.

Un elemento che emerge con forza è l’attenzione ai costumi, che riproducono fedelmente lo stile dell’epoca: gonne di lana, camicie di lino e pesanti mantelle invernali, che riflettono la semplicità e la praticità della vita rurale. Questo dettaglio rende il film non solo un racconto, ma un’esperienza immersiva per lo spettatore.

Il cast di “Vermiglio”

Gli altri film in gara ai Golden Globes 2025

La competizione per la categoria miglior film in lingua straniera ai Golden Globes 2025 è serrata e vede sfidarsi opere di grande spessore provenienti da tutto il mondo. Oltre a Vermiglio di Maura Delpero, spiccano titoli che hanno già fatto parlare di sé nei festival cinematografici più prestigiosi.

Tra questi, troviamo Emilia Perez, diretto dal francese Jacques Audiard, un musical audace e innovativo che racconta la storia di un signore della droga messicano che decide di cambiare sesso. Premiato con il premio della giuria a Cannes, il film ha raccolto ben dieci candidature, distinguendosi anche per la sua colonna sonora e il cast stellare.

All We Imagine as Light, una coproduzione tra Stati Uniti, Francia e India, è un’opera che esplora le connessioni umane attraverso una narrazione poetica e visivamente straordinaria. La regista Payal Kapadia, già nota per il suo approccio intimo e sperimentale, affronta temi universali come la speranza e la resilienza.

Dalla Polonia, Svezia e Danimarca arriva The Girl with the Needle, una pellicola di Magnus von Horn che affronta tematiche complesse legate all’identità e alla scoperta di sé. Con un’estetica minimalista e una narrazione intensa, il film ha impressionato il pubblico dei festival europei.

Infine, I’m Still Here, dal Brasile, e The Seed of the Sacred Fig, una coproduzione tra Stati Uniti e Germania, completano la lista. Il primo è un dramma che esplora la resilienza e la forza interiore in un contesto sociale difficile, mentre il secondo offre una riflessione filosofica sulla natura e sulla spiritualità, vincendo il premio speciale della giuria a Cannes.

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