Dopo il successo della prima puntata della nuova edizione di Che ci faccio qui, prosegue il viaggio di Domenico Iannacone in Calabria. L’appuntamento è per stasera 6 giugno, in prima serata su Rai 3.
Che ci faccio qui, di cosa si parla nella puntata del 6 giugno 2024
Dopo le inchieste della prima puntata di Che ci faccio qui, nel secondo capitolo di Ti vengo a cercare, è ancora una volta Bartolo Mercuri, il piccolo commerciante di mobili della Piana di Gioia Tauro ad accompagnarlo tra i migranti, dentro storie di disagio abitativo e ingiustizia sociale, per mostrare al mondo lo sfruttamento degli ultimi. In un continuo cambio di registro narrativo Iannacone ricompone la trama di storie che conducono dentro mondi inaspettati, consegnandoci uno sguardo che ribalta la percezione comune delle cose.
Sul suo profilo Instagram, il giornalista dà un’anticipazione di puntata condividendo un video che commenta così: “A Rosarno (RC), diverse famiglie bulgare vivono nel centro del paese ma restano relegate ai margini della società, in condizioni estremamente precarie all’interno di alloggi fatiscenti. Bartolomeo Mercuri, con la sua associazione Il Cenacolo di Maropati, si prende cura di queste persone da vent’anni, offrendo loro supporto e assistenza”.
A Mammola (RC), invece, ai piedi dell’Aspromonte, esiste un luogo che sembra sganciato dal tempo e dallo spazio. Qui Nik Spatari, artista visionario, sordo, amico di Picasso e Le Corbusier, alla fine degli anni ‘60, insieme alla sua compagna Hiske Maas, fondò, dai ruderi di un vecchio monastero, il Musaba: un museo laboratorio d’arte contemporanea al cui interno è custodito “Il sogno di Giacobbe”, da molti definito la Cappella Sistina della Calabria. Nel 2020, all’età di 91 anni, Nik è mancato. A preservare la sua opera è rimasta Hiske, che continua a cullare il sogno immortale dell’arte.
Ciò che sembra ancorato al passato improvvisamente si libera e ci proietta verso il futuro. Gianluigi Greco è un professore universitario che insegna informatica all’Unical di Cosenza, ed è uno dei massimi esperti internazionali di intelligenza artificiale. Oggi quasi tutti i suoi allievi trovano lavoro presso una multinazionale giapponese che ha trasferito proprio in Calabria uno dei tre poli mondiali dell’IA.
Con Ti vengo a cercare, Domenico Iannacone ci mostra un Sud dalle complesse dinamiche sociali che spesso ci fa indignare, ma che a volte riesce anche a stupirci.
Domenico Iannacone, grazie per quello che riesci a raccontare
Che ci faccio qui è il programma ideato e condotto da Domenico Iannacone e prodotto da Ruvido Produzioni
In molti ringraziano Iannacone per come sa raccontare con delicatezza e realismo queste situazioni delicate. E scrivono sulla pagina Instagram del giornalista: “Grazie, Domenico. Riesce a raccontare queste realtà in punta di piedi . Grazie”, e ancora: “Abbiamo bisogno di persone come te. Grazie per quello che sei e che fai”; “Grazie per tutto quello che fai, e per la divulgazione di queste informazioni. 💔”