Lunedì 13 maggio si celebra la Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, voluta dall’omonima Società scientifica (Siprec). I numeri bastano a segnalare quanto sia importante prevenire.
Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese. Secondo l’ISTAT nel 2021 il 30,8 per cento di tutti i decessi (27,7 per cento nei maschi e 33,7 per cento nelle femmine) sono stati riconducibili a queste patologie. In particolare, la cardiopatia ischemica è risultata responsabile dell’8,4 per cento di tutti i decessi (9,3 per cento nei maschi e 7,5 per cento nelle femmine) e le malattie cerebrovascolari del 7,6 per cento (6,3 per cento nei maschi e 8,8 per cento nelle femmine).
Indice
Come controllare i fattori di rischio
Gli esperti ricordano che i fattori di rischio che minacciano la salute di cuore e arterie sono tanti ma gli strumenti per neutralizzarli non mancano. E il più importante di tutti, è la conoscenza di quanto cattive abitudini e fattori di rischio siano impattanti e dannosi per il cuore e le arterie. Ricordando che la salute cardiovascolare si costruisce giorno dopo giorno, a partire da giovanissimi.
“Se le persone non sanno che la maggior parte delle malattie cardiovascolari potrebbero essere prevenute, perché dovrebbero fare prevenzione? Ecco perché – ricorda Massimo Volpe, presidente della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare – la conoscenza è un’arma formidabile di prevenzione“.
I principali fattori di rischio per la salute di cuore e arterie sono il colesterolo alto, l’ipertensione, il fumo di sigaretta, il diabete, il sovrappeso/obesità, la sedentarietà. “Ma accanto a questi, ne stanno emergendo anche di nuovi, come l’inquinamento, un sonno disturbato o insufficiente, lo stress e anche le mode alimentari e i cattivi consigli dei social – riprende l’esperto, che segnala appunto come difendersi dalle malattie cardiovascolari adottando uno stile di vita salutare, che può in molti casi essere sufficiente da solo a correggere i fattori di rischio e a evitare o posticipare il ricorso alle terapie farmacologiche. Ecco, in sintesi, le regole “facili” della prevenzione.
A tavola, la dieta mediterranea
La dieta mediterranea, con le sane regole dei nostri nonni, fa bene per noi e per l’ambiente. “Scoprirete – dice Volpe – che quello che fa bene all’ambiente, giova anche alla salute di cuore e arterie. La dieta mediterranea infatti, oltre ad essere di gran lunga la migliore per la nostra salute, è anche una delle più eco-sostenibili”.
E dunque, semaforo verde per frutta, verdure e legumi, semi e frutta a guscio, cereali integrali, latticini magri, uova, pesce (soprattutto grasso, come pesce azzurro o salmone), carni bianche. Semaforo giallo, decisamente tendente al rosso invece per dolci, carni rosse e processate, che sono tra le più nemiche anche della salute del pianeta andrebbero dunque consumate saltuariamente e con moderazione (carni rosse massimo 350-500 grammi a settimana). Anche sale (meno di 5 grammi al giorno) e zucchero vanno consumati con moderazione.
La notte, occhio al riposo
Proteggete il sonno. Non è solo l’inquinamento atmosferico a danneggiare cuore e arterie, ma anche quello sonoro e luminoso. “Un eccesso di rumore o di luminosità, non solo quella che viene dall’esterno, ma anche dallo schermo di tablet e cellulari, può danneggiare l’architettura e la durata del sonno. E un sonno poco ristoratore alla lunga presenta il conto all’apparato cardiovascolare – fa sapere l’esperto. Dormire male contribuisce all’aumento di peso, che a sua volta può portare ad un aumento di pressione e aumentare il rischio di diabete e di colesterolo alto”.
E dunque, anche tappi per le orecchie e mascherina per gli occhi, favorendo un buon riposo notturno, aiutano a proteggere la salute del cuore. Un altro importante nemico del cuore che si nasconde tra le pieghe della notte sono le OSA (sindrome delle apnee notturne); ne soffre quasi una persona su dieci e aumenta il rischio di tutte le malattie cardiovascolari. Se il partner russa o smette di respirare per vari secondi nel sonno, meglio fare un controllo.
Ricordate le cure
A volte, per correggere i fattori di rischio sono necessari i farmaci, contro l’ipertensione, il colesterolo, il diabete ad esempio. E questo può creare un problema di aderenza alle terapie che sono invece fondamentali.
“Soprattutto quando sono tante le pillole da assumere – consiglia Volpe – possono venire in aiuto le combinazioni di più principi attivi nella stessa compressa. Portapillole, con divisori per giorno e orario o sveglie sul cellulare, aiutano invece a ricordare quando assumere le compresse nei diversi orari della giornata”.
Attenti a cosa bevete
Se quelle dello spumante o dello champagne, utilizzate soprattutto per festeggiare un compleanno o un bell’evento, sono le benvenute (ma anche in questo caso, trattandosi di alcol, la moderazione è d’obbligo e non andrebbero superati i 100 grammi di alcol a settimana), andrebbero invece decisamente evitate quelle dei soft drink e delle bibite zuccherate. Un bicchiere ogni tanto è accettabile ma non deve diventare un’abitudine. Sono calorie “liquide”, insidiose, inutili da un punto di vista nutrizionale e dannose per il metabolismo.
Dimenticate il fumo
Il fumo di tabacco è un pericolo per la salute di tutto l’organismo (è responsabile della metà delle morti evitabili nei fumatori) e va dunque evitato. Attenzione anche a chi vi fuma vicino, perché anche il fumo passivo mette a rischio cuore e arterie. E per chi non si riesce a liberarsi da solo dalle ‘bionde’ “oggi – ricorda Volpe – sono a disposizione tanti metodi, farmacologici (cerotti o gomme alla nicotina, bupropione, vareniclina) e non (psicoterapie), proposti dai medici dei Centri anti-fumo.
Un altro aiuto per smettere di fumare può venire dal passaggio temporaneo alle e-cig o al tabacco riscaldato. Ma deve essere solo per un breve periodo perché neppure questi metodi sono privi di rischi, soprattutto per i polmoni”.