Bradicardia: cos’è, cause e sintomi

Una frequenza cardiaca lenta è definita con il termine di bradicardia. Ecco come riconoscere questa condizione e quali sono le cause e i trattamenti efficaci.

Antonina Distefano

Medico Chirurgo

Medico chirurgo abilitato presso l'Università degli Studi di Catania, è specializzata in Cure Palliative e Terapia del dolore.

Il cuore è il motore pulsante del nostro organismo. Il suo complesso e ben strutturato meccanismo di funzionamento si basa su un sistema elettrico interno. Attraverso di esso viaggiano gli impulsi che fanno contrarre le fibre muscolari. A causa di diversi fattori, possono però verificarsi alcune condizioni – come la bradicardia – in cui la velocità del cuore è alterata. Le conseguenze, specie se la patologia non viene curata, possono essere anche rilevanti.

Che cos’è la bradicardia

Normalmente, la frequenza cardiaca (il numero di battiti del cuore al minuto) di un adulto è compresa tra le 60 e le 100 pulsazioni al minuto, a riposo. Ci sono però fattori come l’età e lo stato di salute del soggetto che possono contribuire a sviluppare alcune variazioni nella frequenza cardiaca, che dunque è soggettiva. Quando la velocità con cui batte il cuore è al di fuori degli standard considerati normali, ci troviamo di fronte a un’aritmia, o problema del ritmo cardiaco.

Nello specifico, si possono verificare:

Quali sono i sintomi della bradicardia

In presenza di bradicardia, il cuore non pompa il sangue come dovrebbe. Questo comporta un minore apporto di ossigeno ad organi e tessuti che può sfociare in sintomi come:

I sintomi della bradicardia sono simili a quelli dell’insufficienza cardiaca, ma anche all’angina (dolore al petto). Nei soggetti in salute e in buona forma fisica, la bradicardia non causa sintomi fastidiosi e non costituisce un problema. Diversamente, quando sono presenti i segnali di questa condizione è bene indagare il prima possibile: una diagnosi e una terapia precoce riducono infatti le possibilità di sviluppare complicazioni.

Quali sono le cause della bradicardia

Le cause correlate allo sviluppo della bradicardia sono diverse e possono comprendere:

A seconda della causa sottostante, la bradicardia può avere sintomi permanenti o durare per un arco temporale limitato, ad esempio quando la causa è correlata all’assunzione di alcuni farmaci.

Quali sono i fattori di rischio della bradicardia

La bradicardia, in molti casi, è associata alla presenza di danni al tessuto del cuore per malattie cardiache. Dunque, tutti quei fattori che possono contribuire allo sviluppo delle patologie cardiovascolari, possono anche incidere sul manifestarsi della bradicardia. Tra i principali rientrano:

Diagnosi della bradicardia

Se avverti alcuni dei sintomi elencati sopra e sospetti la presenza di un problema al cuore, è bene prendere appuntamento per una visita dal proprio medico. Lo specialista inizierà dapprima ascoltando la tua storia che comprende la natura dei sintomi; potrebbe porti poi delle domande sulla preesistenza di altre patologie, se presenti difetti congeniti, se hai subìto qualche intervento al cuore, se hai familiari con una diagnosi di malattia cardiovascolare, quali sono le tue abitudini (alimentazione, sport, eventuale consumo di alcolici e se sei un fumatore).

Questo primo step fornisce molte indicazioni utili a comprendere la presenza di fattori di rischio.

Segue poi un esame fisico accurato in cui il medico ascolta il cuore con uno stetoscopio e rileva la tua pressione sanguigna. In aggiunta, potrebbero essere necessari alcuni esami per escludere o meno la presenza di problemi cardiaci.

Gli esami del sangue invece, possono rilevare eventuali infezioni, squilibri elettrolitici, l’ipotiroidismo. Tra i test che possono essere seguiti ci sono:

Quali sono i trattamenti della bradicardia

La terapia per la bradicardia dipende dalla causa del battito cardiaco lento e dalla gravità dei sintomi. Quando invece questi ultimi non sono presenti, potrebbero non essere necessari particolari trattamenti.

La bradicardica può essere affrontata sotto diversi aspetti che comprendono:

I tempi di ripresa a seguito di un trattamento per la bradicardia in genere sono rapidi, specie quando vengono impiegati farmaci via endovena. L’intervento chirurgico invece, potrebbe necessitare di tempi un po’ più lunghi considerando le condizioni generali di salute del paziente e la sua età.

Quali sono le complicazioni della bradicardia

Se non si interviene con delle terapie adeguate, la bradicardia potrebbe portare a complicazioni come:

La gravità della stessa complicazione dipende da quanto è rallentata la frequenza cardiaca, dalla sede precisa in cui è presente il problema e dalla tipologia di danno a carico del miocardio.

Come prevenire la bradicardia

Alcuni fattori di rischio non ci consentono di prevenire la bradicardia, ma mantenere uno stile di vita equilibrato e rispettare gli esami e le dosi dei farmaci indicati dal medico, rappresentano di certo una buona strategia preventiva. Ulteriori misure da adottare per prendersi cura del cuore sono:

In conclusione, la bradicardia è una condizione in cui la frequenza cardiaca è più lenta rispetto al normale. In alcuni casi non procura sintomi e conseguenze rilevanti, ma in altri, i segnali sono ben presenti; inoltre, la mancanza di una diagnosi e di un trattamento precoce possono solo favorire l’insorgere di complicazioni. Se avverti i sintomi descritti sopra o sospetti un’alterazione della frequenza cardiaca, rivolgiti ad un operatore sanitario.

Fonti bibliografiche:

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963