Attivisti per i diritti degli animali hanno deturpato il primo ritratto di Carlo da Re. Una cosa è certa: il Sovrano non gode dello stesso rispetto che i sudditi avevano per sua madre, Elisabetta II. Nessuno si sarebbe mai permesso di rovinare un dipinto della Regina, così come nessuno si sarebbe mai sognato di contestarla, mentre in un anno di regno a Carlo è successo più volte.
Attivisti contro il ritratto di Carlo
Non c’è pace per l’inquietante nuovo ritratto di Carlo con sfondo rosso satanico come è stato definito da più persone. A pochissimi è piaciuto quel dipinto ma da qui a sfregiarlo ce ne vuole. E in effetti è successo, anche se, per fortuna, il quadro non ha subito danni permanenti.
Il ritratto di Carlo è esposto al pubblico presso la Philip Mold Gallery e un gruppo di attivisti hanno deciso di fare una “piccola modifica” al dipinto, sovrapponendo al viso del Re quello di Wallace, personaggio della serie cinematografica, Wallace e Gromit. Si tratta di un atto di protesta in difesa dei diritti degli animali.
Infatti oltra alla faccia del celebre personaggio, hanno attaccato un fumetto che recita: “No Cheese, Gromit. Guarda tutta questa crudeltà nelle fattorie RSPCA!”. La RSPCA è un ente di beneficenza che opera in Inghilterra e nel Galles e che si occupa del benessere degli animali.
Gli attivisti hanno spiegato che il loro gesto non era contro il Re, ma che si è tratto di un atto goliardico per attirare l’attenzione su un’indagine relativa a 45 aziende agricole assicurate dalla RSPCA. Insomma, più che un incidente o un atto vandalico voleva essere “un’azione spensierata”.
Gli attivisti si sono giustificati dicendo che volevano giocare sulla passione di Carlo per Wallace e Gromit e sul suo ruolo di patrono della RSPCA. La loro richiesta al Sovrano è quella di sospendere il suo sostegno all’ente fino a che quest’ultimo non abbandoni il progetto legato alle fattorie.
Daniel Juniper, uno degli attivisti coinvolti, ha dichiarato: “Dato che Re Carlo è un così grande fan di Wallace e Gromit, non potevamo pensare a un modo migliore per attirare la sua attenzione sugli atti orribili della RSPCA”. E ha proseguito: “Anche se speriamo che ciò possa divertire Sua Maestà, lo invitiamo anche a riconsiderare seriamente la possibilità di essere associato alle terribili sofferenze che colpiscono le aziende agricole sostenute dalla RSPCA”.
Dal 1840, la RSPCA ha sempre avuto un mecenate reale. La prima fu la Regina Vittoria, che di fatto conferì il titolo reale all’organizzazione. Il Palazzo al momento non ha risposto al gesto di protesta, anche se difficilmente Carlo darà ascolto agli attivisti.
Il regno di Carlo mai così debole
Sebbene il suo ritratto, realizzato dall’artista Jonathan Yeo, non sia considerato un capolavoro, il trattamento che ha subito non è giustificabile e più che attirare dalla loro parte, allontanerà Carlo dalle ragioni degli attivisti.
Inoltre questo gesto può essere letto come sintomo della debolezza del suo regno, minacciato per altro anche dal cancro del Sovrano, un’interpretazione che non fa chiaramente piacere a Sua Maestà, attaccato da più fronti, anche all’interno della sua famiglia, basta pensare ai problemi che Harry gli causa continuamente.