Sto bene con lui, ma non voglio convivere

Si può essere una coppia affiatata e complice anche scegliendo di non convivere. Quello che bisogna chiedersi, però, è cosa si nasconde dietro a questa scelta

Pubblicato: 19 Novembre 2024 10:03

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Entrambi separati, stiamo insieme da tre anni. I figli sono grandi, e ciascuno di noi viveva a casa propria , felicemente, Questo non è mai stato un ostacolo per la nostra relazione, essendo che le due case sono abbastanza vicine. Quest’anno lui ha deciso di ristrutturare il suo appartamento, e al posto di trasferirsi dalla figlia, che ha un bambino piccolo, gli ho proposto di appoggiarsi temporaneamente da me. I lavori sono terminati, ma lui non se ne va. Ho provato a parlargliene, con delicatezza e prendendola alla larga, per non fargli pensare che io lo stia cacciando. Ma lui se n’è uscito con un: “Ma stiamo così bene insieme”. E mi ha fatto la mezza proposta di restare a vivere insieme da me, e affittare casa sua. Ora, è vero che la convivenza è andata finora bene, ma pur aiutando in casa facendo la spesa e cucinando (di tanto in tanto), non mi esalta così tanto l’idea di pulire e riassettare per due. Cosa ne pensate?

Amica mia ti faccio una domanda, una soltanto, chiedendoti però di rispondermi, o meglio di risponderti, con la massima sincerità: qual è il vero motivo che si nasconde dietro a questa tua incertezza?

Voglio dire, è chiaro che sono tuoi il diritto e il dovere di scegliere come vivere questa relazione e che non è stando sotto lo stesso tetto che si dimostra ciò che si prova per l’altro, si può essere affiatati, complici e innamorati anche abitando in due case diverse, ma tu poni l’accento su un aspetto, quello delle faccende domestiche, che secondo me ha più a che fare con te, e forse con il tuo passato, che con il rapporto che hai con il tuo compagno. Mi spiego meglio.

Conosco poco della vostra relazione, delle dinamiche e delle abitudini, così come non so nulla dei vostri rispettivi passati. Quello che so, però, è che quando si è in coppia si è anche una squadra. Non si condividono solo momenti belli e spensierati, ma anche doveri, e tra questi rientrano anche quelli legati alla gestione della casa.

Forse, ipotizzo, in passato ti sei ritrovata a farti carico di tutto e non vuoi più ripetere questo errore. Sacrosanto e doveroso, certo, ma quello che voglio dirti è che non è così che deve andare per forza. Che anche una convivenza, tra sconosciuti, amici o innamorati, ha bisogno di regole e queste passano anche per la pulizia e il riassetto.

Quindi amica mia, se è questo che ti spaventa e ti preoccupa, allora, io ti consiglio di parlarne apertamente con lui. Di esporre le tue remore e le tue perplessità e di capire se siete pronti a fare questo passo insieme, non solo come coppia ma anche come squadra perché lui non deve solo “aiutarti” in casa, ma deve dividere con te, e in maniera equa, il lavoro da svolgere.

E se, invece, le motivazioni sono altre o più semplicemente desideri mantenere la tua libertà, anche nell’ambiente domestico, è tuo diritto farlo. Anche in questo caso, però, devi assolutamente parlarne con lui. Con delicatezza sì, ma anche in maniera esplicita ed onesta perché non lo stai “cacciando di casa”, stai solo rivendicando i tuoi bisogni come è giusto che sia. Sono certa che parlando con sincerità, indipendentemente da quale sarà l’epilogo, lui saprà comprenderti.

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