Io e il mio ex abbiamo un rapporto civile. Ma non siamo amici

Ci siamo separati, io e il mio ex, ci rispettiamo reciprocamente e ci vogliamo bene, ma non siamo amici: vi racconto la mia storia

Pubblicato: 5 Luglio 2024 09:40

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Vi leggo spesso e vi seguo sui social e non ho potuto fare a meno di notare le discussioni che nascono ogni volta che si parla di amicizie con gli ex. Per questo ho deciso di raccontare la mia storia (magari può aiutare qualcuna). Premetto che io e A. stavamo insieme da 12 anni, ma la nostra relazione non funzionava da tempo. Ci sentivamo spenti, tristi e indifferenti e questa situazione opprimente, che sfociava anche in litigi e malumori, faceva soffrire anche i nostri figli. Dopo mille e più tentativi di aggiustare le cose, abbiamo preso di comune accordo la decisione di separarci. Non è stato facile per nessuno dei due e il fatto di non condividere più i momenti quotidiani con lui, insieme ai bambini, era devastante. Per non parlare degli attriti che ci sono stati per tutto il primo anno da separati (gelosie, dispute per i figli, rancore e rabbia per il fallimento). Alla fine ci siamo parlati e confrontati, abbiamo abbassato entrambi la guardia e siamo riusciti a instaurare un rapporto civile. Ma l’amicizia è un’altra cosa e io preferisco tenere il mio ex lontano dal resto della mia vita. Giulia.

Mia cara Giulia, intanto ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza e il tuo prezioso punto di vista riguardo a una situazione che sì, ti confermo, divide letteralmente le masse. Hai ragione quando dici che questo spaccato di vita, che appartiene un po’ a tutte, non mette d’accordo nessuno. Ma le relazioni sono complicate, si tengono in piedi attraverso equilibri labili e a volte fragili, per questo ognuno le vive come può e come sa fare. E questo è vero per tutti i rapporti, indipendentemente dalla loro natura.

Non credo si possa parlare di scelte giuste o sbagliate in questi casi, ma solo di decisioni che ci fanno stare bene, e se allontanare l’ex o tenerlo fuori dalla nostra vita ci dà serenità, allora credo che non ci sia proprio da recriminarsi nulla. Diverso è, ovviamente, quando ci sono dei figli, bambini nati dall’amore e dal desiderio di un futuro condiviso che, però, si è dovuto scontrare con la dura realtà degli eventi.

In questi casi, come tu ci confermi, è importante distinguere i due ruoli che appartengono, o che sono appartenuti, al nostro ex: il primo, un compagno di vita, e il secondo il padre dei nostri figli. È difficile, sicuramente doloroso, ma altrettanto doveroso per preservare quella che diventerà una famiglia nuova, sicuramente diversa da come se l’aspettavano la coppia e i figli.

Tu e il tuo ex siete stati bravissimi in questo. Prima di tutto perché avete capito che quel rapporto, ormai logorato e impossibile da aggiustare, non avrebbe fatto bene a nessuno: a voi, in quanto persone e poi genitori, e ai vostri bambini. E poi perché avete compreso che da quella guerriglia, consumatasi soprattutto nel primo periodo, non sareste usciti né vincitori né vinti.

Grazie ancora, Cara Giulia, per aver condiviso la tua storia con me e con le nostre lettrici, con la speranza che possa essere d’aiuto a chi, come te, si è trovata a rivoluzionare la sua vita e il concetto di famiglia così come lo conosceva, immaginava e sperava.

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