Per salvare il vostro rapporto di coppia, non andate in vacanza insieme

Sembra paradossale, eppure la scienza conferma che è durante i viaggi che le coppie scoppiano. Colpa dello stress accumulato o di tensioni taciute che esplodono nel resort vista mare o sul picco della montagna. Quindi, prima di partire per le ferie con il partner, assicuriamoci che la nostra relazione funzioni

Pubblicato: 11 Luglio 2024 20:00

Marina Mannino

Giornalista esperta di Lifestyle

Laureata in Lettere, è stata la caporedattrice di una famosa rivista per ragazze e ha lavorato nella produzione musicale. Scrive per diverse testate e per DiLei si occupa di test sulla personalità, della rubrica #segretidelcuore e scrive articoli per la sezione DiLei GirlZ.

Accanto all’amore tutto cuoricini e fiorellini, tra due persone che stanno insieme (a prescindere dal loro tipo di legame – matrimonio, convivenza, fidanzamento) ci sono spesso frizioni, contrasti, disaccordi a cui si sceglie di passare sopra, sia per il famoso “quieto vivere” che per gli inarrestabili ritmi quotidiani che ci impediscono di fermarci a pensare. Ma ogni tanto le tensioni diventano più acute sfociando in malumori, battute feroci, liti furibonde, porte sbattute e un pensiero esplosivo: “Non lo/la sopporto più”. Per neutralizzare la portata di quella che si configura come una crisi vera e propria, ci diciamo che tutti litigano, che possiamo recuperare il bel rapporto che avevamo prima, che non può capitare proprio a noi… Ci vuole una bella vacanza, farà bene alla nostra coppia!

E invece è proprio questa l’occasione in cui il nervosismo inespresso e accumulato salta fuori con forza. Lo dice anche la scienza – e non solo l’osservazione di amici che sono partiti in due e sono tornati single.

Perché la coppia scoppia in ferie

Destinazione non condivisa

Secondo una ricerca condotta da Skyscanner, il 74% delle persone che viaggiano in coppia non sono d’accordo sulla destinazione. Certo è che, prima o poi, uno dei due deve cedere. Ed è proprio qui che iniziano i guai, perché accontentando il partner, inevitabilmente, l’umore che segue la partenza non è dei migliori.

Così, se lui sogna due settimane al mare nel villaggio all inclusive e lei invece lo porta sulle Alpi a fare trekking, è chiaro che si rischia lo scontro frontale.

Troppo tempo insieme

Uno studio condotto dall’Università di Washington ha rilevato che tra i motivi delle crisi di coppia in vacanza cè la continua vicinanza a cui non si è abituati. II troppo tempo trascorso insieme sembra privarci di ogni spazio personale. Già, perché nella vita di tutti i giorni non ci si vede poi tantissimo. Ci s’incontra al mattino e ci si rivede la sera, lasciando tutta la giornata reciprocamente “libera” dalla presenza del partner. Le neo-coppie, poi, si vedono ancora di meno perché non vivono insieme.

In vacanza invece si sta insieme 24h su 24. “Che bello!”, si dice all’inizio delle ferie. “Che fastidio!”, si pensa dopo qualche giorno. E diventa snervante confrontarsi di continuo su qualsiasi cosa, da dove cenare a quali luoghi vedere, dall’ora del risveglio a quella del riposo pomeridiano.

I litigi possono farsi importanti e portare alla luce incomprensioni che pesano come macigni sull’equilibrio della coppia.

In due si sta peggio

Insomma, se la nostra relazione nasconde qualche crepa, l’addio in viaggio può essere in agguato. Una ricerca di qualche tempo fa condotta in Gran Bretagna dalla London University rilevava la pericolosità della vacanza a due per la stabilità della coppia.

Partire con la famiglia o gli amici rovina il rapporto solo sporadicamente, la vacanza solo con il partner ha più probabilità di essere fatale per il rapporto. Senza il filtro del lavoro, gli amici, i figli lasciati ai nonni o in vacanza per conto loro, ci ritroviamo a condividere ciò che non siamo abituati. Inoltre ci troviamo a fare scelte che, in teoria,  dovrebbero coincidere e invece spesso vanno verso direzioni opposte. In un attimo si scatena una tempesta di accuse reciproche applicabili a qualsiasi evento: il ristorante carissimo, la coda all’imbarco del traghetto, la perdita di un oggetto, il navigatore che ci ha mandati in mezzo alle dune invece che nel paesino che volevamo visitare.

Questo vale anche per le vacanze delle neo-coppie che ancora non vivono insieme: non conoscendo tutto dell’altro possono scoprire che, in una settimana insieme night & day, invece di trovare adorabili le reciproche abitudini, le trovano insopportabili. E il segreto desiderio di tutti è che la vacanza finisca il prima possibile.

Stabilità non è qualità

Attenzione però. Il cataclisma di coppia può scatenarsi anche se siamo certi che – malgrado tutto – siamo una coppia stabile. Questo non implica che la qualità della nostra relazione sia buona. Tenere la bocca cucita per quieto vivere, dominare l’impulso a reagire con il guizzo di un serpente a sonagli, sopportare i reciproci comportamenti bizzarri o sgradevoli sono scelte che non migliorano la qualità del rapporto, ma la erodono e la compromettono.

Una situazione “anomala” rispetto alla normale routine, come 15 giorni sulla sperduta isoletta greca semi deserta ma anche una settimana nell’agriturismo chic a 5 stelle, possono mettere a dura prova quella stabilità di coppia che è solo apparente.

Tradimenti in agguato

Se la coppia scricchiola, in vacanza ci si può sentire soli anche se siamo sempre insieme. Questo disagio, unito ad altre emozioni come noia e insoddisfazione, può condurci verso un tradimento, ad esempio con quel tipo carino che ci ha offerto una bibita al bar e che casualmente si è tuffato insieme a noi, mentre il nostro partner sonnecchiava sotto l’ombrellone. “Ma sì!” ci diciamo mentre leggiamo su whatsapp i messaggi maliziosi del tipo che ci corteggia discretamente.

Tradire, in queste condizioni, può rappresentare non solo la voglia di fare una follia ma anche un modo per comunicare al nostro partner l’infelicità e la frustrazione per un rapporto che sta in bilico su un precipizio. Ma cedere alla tentazione, durante la vacanza di coppia, è la spinta decisiva per farlo cadere giù.

Cosa fare

Parlarsi

Innanzitutto parlare, dirsi tutto ancora prima di organizzare la partenza. Se c’è qualcosa che non va non sarà certo la vacanza a rattoppare gli strappi della nostra coppia. Il dialogo misurato e sincero ha il potere di farci chiarire le idee, dissipare i dubbi, confrontare le opinioni. E capire a che punto sta la nostra storia, per decidere cosa fare per recuperarla o metterla definitivamente in discussione.

Darsi spazio

Se ci siamo davvero parlati con il cuore, partiamo pure con serenità ma pretendiamo di trascorrere tutto il proprio tempo insieme. Il trucco per “allentare” la tensione – come nella vita di tutti i giorni – è dedicare del tempo esclusivamente a sé: non significa trascurarsi a vicenda, ma solo scegliere di fare qualcosa da soli che risponda a una piccola esigenza personale, come leggere un libro in santa pace, prendere lezioni di tiro con l’arco, fare una passeggiata in riva al mare.

Evitare drammi

Ogni storia ha momenti di crisi, di sconforto, di incertezza. È umano. Cerchiamo di capire se la tensione tra noi è dovuta allo stress che abbiamo accumulato in mesi di vita frenetica e ripetitiva o se il malessere che sentiamo è incontestabilmente legato alle nostre dinamiche di coppia.  In entrambi i casi, invece di affrontarci come in un duello western, cerchiamo di venirci incontro: la ricerca del compromesso, sostenuta da un dialogo obiettivo e aperto, può essere utile per dare il giusto peso a quello che ci sta accadendo. Cerchiamo di non ingigantire i problemi con un approccio più rilassato e possibilista verso le nostre dinamiche di coppia: riusciremo a salvare la nostra relazione e anche la vacanza.

Siamo davvero una coppia in crisi?

I segni più comuni per capirlo sono:

Se notiamo anche solo uno di questi segni è il caso, ovviamente, di rinunciare alla vacanza per capire cosa fare e come reagire. Eventualmente possiamo ricorrere all’aiuto di una psicoterapeuta per chiarirci pensieri e intenzioni.

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