Il significato di “Compreremo un altro esame all’università”

Fedez ha pubblicato un video-monologo su Facebook in cui risponde alle polemiche scaturite negli ultimi giorni da un verso del suo ultimo singolo

Pubblicato: 2 Novembre 2016 12:16

DiLei

Redazione

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Fedez, come spesso capita, è di nuovo nell’occhio del ciclone. Questa volta la pietra dello scandalo è il verso della sua canzone “Vorrei ma non posto“, interpretata insieme a J-Ax, che recita “E compreremo un altro esame all’università“.

Pare che questa frase (destinata a diventare il tormentone dell’estate), che va in onda in televisione quale colonna sonora dello spot di una nota marca di gelati, abbia suscitato l’indignazione non solo di alcuni studenti, ma addirittura di alcuni rettori di atenei universitari italiani , che avrebbero preparato un esposto da sottoporre all’attenzione del garante per la comunicazione per impedire il passaggio televisivo del brano, dando come motivazione che il verso incriminato è “di cattivo gusto e svilisce il lavoro di coloro che operano onestamente in quel settore”.

La risposta di Fedez non è tardata ad arrivare, in un video pubblicato nei giorni scorsi sul suo profilo Facebook:

Già mi viene da ridere perché è come se tutte le persone oneste avessero chiesto di censurare “In Questo Mondo di Ladri” di Venditti perché offensiva nei loro confronti. La frase, e lo capirebbe anche un bambino in terza elementare, ha una miriade di interpretazioni: intanto, gli esami si possono comprare ed il paradigma di questo è Renzo Bossi che si è comperato una laurea in Albania ed è diventato anche consigliere regionale. Noi non diciamo dove sia possibile far ciò ma, al di là delle teorie cospiratorie, è palese che in alcuni atenei per superare l’esame devi comprare il libro del professore che ti esaminerà. E questo è un altro modo indiretto per comprare un esame.

Il rapper milanese è indignato soprattutto per un altro episodio, sempre legato al mondo universitario, accaduto nei giorni scorsi e passato inosservato: all’Università di Catania,  Alessio Grancagnolo, studente della facoltà di Giurisprudenza, era stato costretto a tacere dopo aver espresso alcune idee riguardo la legge elettorale durante un meeting con la ministra Maria Elena Boschi:

Se il quadro della situazione è questo, sono preoccupato a pensare che la priorità di alcuni rettori sia la canzone di Fedez e J-ax, mentre quando un loro collega zittisce uno studente preparato e competente, dando un pessimo esempio educativo, nessuno apre la bocca per condannare il fatto. Chi è al vertice della Pubblica Istruzione dovrebbe insegnarci alcune cose ma l’unica lezione che ci hanno dato in questi giorni è quella di cercare di ammutolire chi ha un pensiero scomodo o divergente. Colgo l’occasione anche per fare i miei più sinceri complimenti a quel ragazzo superpreparato.

E conclude in maniera ironica e divertente:

Detto questo a me scoccia un sacco quando devo spiegare le mie canzoni perché è un po’ come spiegare il senso di una barzelletta: se lo fai hai perso in partenza. E forse in questo abbiamo sbagliato anche noi.

 

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