Il nome di Luana D’Orazio lo ricordiamo tutti. Lo fanno i genitori che, tra le lacrime e la disperazione, non possono dimenticare quel drammatico giorno in cui la loro figlia ha perso la vita. Lo fa suo figlio, che anche se è solo un bambino ha dovuto affrontare una delle perdite più dolorose di una vita intera. E lo facciamo anche noi tutte le volte che ci interroghiamo su quel prezzo troppo alto che in molti hanno già pagato con la vita, proprio come lei, a causa dei numerosi incidenti sul lavoro che popolano le notizie di cronaca.
Sì perché Luana è morta così, a soli 22 anni, risucchiata rullo del macchinario sul quale stava lavorando per un abbraccio mortale, come lo hanno definito le autorità, che le ha schiacciato il torace in quattro secondi.
E non ha lasciato un vuoto incolmabile solo nel cuore dei suoi genitori, e di tutte le persone che l’amavano. Ma anche in quello del suo bambino, Alessio, di cui proprio ora se ne discute il destino.
Chi è Alessio, il figlio di Luana
Aveva solo 5 anni quando, il 3 maggio del 2021, Alessio ha dovuto dire addio per sempre a sua madre. Luana, infatti, è diventata l’ennesima vittima della negligenza sui luoghi del lavoro. Quello stesso lavoro che la ragazza amava, e che aveva scelto per garantire una vita dignitosa al suo bambino.
Quello che sappiamo di Alessio oggi, arriva direttamente dalle parole dei nonni materni, i genitori di Luana, che si sono presi cura del piccolo subito dopo la scomparsa della loro figlia. In un’intervista a Corriere della Sera hanno raccontato di come dopo la tragedia quel bambino continui a trovare i modi per far rivivere la sua mamma. Lo fa con le fotografie, con i filmati e con quei racconti da parte dei nonni che gli ricordano quanto era bella, forte e coraggiosa Luana.
Da grande, Alessio, vuole fare il dottore. Sogna di salvare le vite degli altri. Adesso, che ha solo 6 anni però, vive la sua vita circondato dall’affetto dei nonni materni con i quali ha sempre vissuto, gli stessi che oggi hanno ottenuto ufficialmente l’affido da parte del tribunale.
Il figlio di Luana è stato affidato ai nonni
Dopo la tragedia che ha colpito la famiglia D’Orazio, il piccolo Alessio è rimasto a vivere insieme ai nonni materni, una decisione temporanea che poi è stata confermata dal giudice tutelare del Tribunale di Pistoia proprio in questi giorni.
Tra le questioni da risolvere a seguito della morte della giovane ragazza, oltre al procedimento per omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele di sicurezza sul lavoro a carico dei titolari dell’azienda, c’era quello per la patria potestà del piccolo. Giuseppe Lerose, il padre del bambino che vive in Calabria, si era dichiarato disposto a prendersi cura di suo figlio e aveva anche presentato la specifica richiesta in tribunale.
Tuttavia il tribunale di Pistoia ha confermato ciò che era stato già deciso dal Tribunale dei minori di Firenze, stabilendo il decadimento della responsabilità genitoriale e affidando quindi la tutela del minore ai nonni materni, con i quali già viveva ad Agliana dopo la morte della madre. Secondo i servizi sociali, infatti, quella di restare nella casa dei nonni materni sarebbe la soluzione migliore per il benessere di Alessio.