È il 5 novembre del 1932 e Mademoiselle Chanel svela la sua prima e unica collezione di gioielli: Bijoux De Diamants. “Volevo coprire le donne in costellazioni”, dice nel suo appartamento privato di Rue du Faubourg de Saint-Honoré.
Realizzazioni di alta gioielleria che la creatività di Coco Chanel concepì come oggetti duttili e trasformabili. Gioielli che potevano infatti essere indossati in diversi modi, come collana corta, spilla o bracciale.
Con una magistrale operazione diretta da Madame Coco, la collezione fu finanziata dalla London Diamond Corporation, che puntava alla notorietà della stilista per il proprio rilancio dopo la caduta di Wall Street del 1929. Ma non solo: Jean Cocteau, ne scrisse il manifesto e Robert Bresson ne fu il fotografo. I busti di cera per l’esposizione furono realizzati dall’amico artista Paul Iribe.
“Per dimenticare la crisi – scrisse Coco Chanel – serviva proprio qualcosa di meraviglioso, che riempisse di luce gli occhi di chi osserva”.
Nel giro di poche settimane, dalla mostra passano da Pablo Picasso a Gloria Swanson e più di 300 articoli furono dedicati alla collezione di Mademoiselle Chanel. Una collezione per valorizzare le donne, in linea con la visione di Coco.
Le foto originali della mostra del 1932 sono straordinarie.
Parigi era allora il centro del mondo, le creazioni di Coco Chanel avrebbero segnato la femminilità del mondo intero, l’alta gioielleria di Madame è “indossata” da busti.
Insomma, un vero e proprio evento con tanto di biglietto d’entrata a 20 franchi. Dentro ci sono cinque temi: le frange, il nastro, la piuma, il sole e le stelle. Una costellazione misteriosa che le ricordava il pavimento dell’orfanotrofio in cui passò l’infanzia.
La stella asimmetrica è preziosissima, ma può stare tra i capelli o su un cappello. I nastri sembrano essere di seta, anziché pesanti diademi, la cometa è un collier che avvolge il collo, senza chiudersi. L’orsa maggiore è un ciondolo.
La fotografia di Bresson esalta quell’universo di moderna seduzione femminile e perfino nei sofisticati sguardi dei realistici manichini, c’è tutta l’atmosfera Chanel. I diamanti sono amplificati dagli specchi, tutto l’allestimento è in generale, rivoluzionario.
“Se scelgo i diamanti – scrisse Coco Chanel nel Manifesto con cui presentò Bijoux de Diamants – è perché rappresentano il valore più grande nel volume più piccolo”.
I gioiellieri di Place Vendome non furono affatto attratti dai gioielli di Madame, poiché considerata una couturière che aveva osato introdursi in un mondo che non le apparteneva.
La collezione fu smontata e i diamanti restituiti, ma quell’evento e quei gioielli, sono ancora oggi fonte di grande ispirazione.
Per celebrare il 90esimo anniversario di quella memorabile collezione, Chanel lancia un video e una linea di alta gioielleria, “1932” appunto, che si ispira proprio a quella di Mademoiselle Chanel .
Una collezione che si lascia trasportare dall’essenza dello stile Chanel per reinventare il mondo dell’alta gioielleria, di cui il collier Allure Céleste è il masterpiece.
Tutti gli 81 pezzi della collezione del 2022 saranno svelati a maggio.
Intanto Chanel svela le prime immagini di Allure Céleste, il collier per la cui realizzazione ci sono volute 3.800 ore di lavoro artigianale. Protagonisti del gioiello 2022, saranno uno zaffiro ovale da 55,55 carati e un diamante a forma di pera da 8,02 carati.