I matrimoni giapponesi sono il perfetto esempio di come si possano combinare antichi costumi e stile contemporaneo, creando una celebrazione dell’amore unica nel suo genere.
La maggior parte delle coppie nipponiche opta per un mix di rituali Shinto e influenze occidentali per il proprio sì, realizzando cerimonie singolari ed indimenticabili per tutti gli invitati. Ma quali sono le caratteristiche di un matrimonio in Giappone? Dalle tradizioni al look, ve lo sveliamo in questa guida.
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La scelta della data del matrimonio
Per i Giapponesi è molto importante scegliere una data propizia per il sì. Per questo motivo, molte coppie consultano un calendario lunare, Rokuyio, in cerca di un giorno di buon auspicio: secondo la tradizione, il più fortunato è il Taian, una data propizia per nuovi inizi ed imprese. È invece sconsigliato Butsumetsu, che si riferisce al giorno in cui Buddha morì. Pertanto la cosa migliore è evitare di fare qualsiasi cosa di importante in questa data.
In quanto all’orario, la maggior parte delle nozze viene celebrata a pranzo piuttosto che in serata. Molte coppie fanno cadere la propria preferenza sulla tarda mattinata della domenica, facendo seguire al rito un ricevimento pomeridiano formale.
I riti dei matrimoni giapponesi
I matrimoni giapponesi sono impreziositi da moltissimi riti, sia prima del sì che nel giorno dei fiori d’arancio. Ma quali sono le tradizioni più importanti?
Il fidanzamento
La cerimonia del fidanzamento giapponese, chiamata yuinou, è uno scambio di regali simbolici tra le famiglie dei futuri sposi. Secondo la tradizione, la funzione si deve svolgere nell’abitazione dei genitori della sposa, ma alcuni optano per una sala privata di un ristorante giapponese. I doni scambiati includono denaro e alcuni beni tradizionali come il konbu, un’alga marina; un pezzo bianco di canapa, che rappresenta un desiderio condiviso della coppia; ed un ventaglio, che mostra futura crescita e salute dell’unione. Molte spose indossano il furisode, un kimono per le donne nubili.
Le offerte agli dèi
Shinto è la religione ufficiale del Giappone, e molte coppie scelgono di inserire rituali di questo tipo nel loro matrimonio. La cerimonia si svolge presso un santuario, dove un prete purifica la coppia e recita preghiere per gli dèi. I coniugi quindi fanno delle offerte simboliche, tra le quali non può mancare un ramoscello (chiamato tamagushi) per accaparrarsi la benedizione divina per il matrimonio. Tali rituali servono anche a creare una connessione tra le coppie e i loro antenati.
Il rito del sakè
Un altro rituale molto comune è quello san-san-kudo, o rito delle coppie nuziali. Lo sposo e la sposa bevono a turno da tre coppe di Sakè di dimensioni differenti, che indicano il passato, il presente e il futuro insieme. In questo modo, viene solidificato il loro rituale anche agli occhi degli dèi. Per simbolizzare l’unione di due famiglie, invece, anche alcuni parenti potrebbero prendere parte al rito.
Il dono del bouquet e la lettera ai genitori
Nel corso di un matrimonio in Giappone, è previsto che siano regalati un bouquet ed una lettera ai genitori della sposa. Questo evento si svolge solitamente al termine del ricevimento, ed è un rituale particolarmente emozionante per gli ospiti della cerimonia.
In Giappone, infatti, il matrimonio è ancora considerato soprattutto come un’unione tra due famiglie, come specificato anche sugli inviti e sulle partecipazioni nuziali.
I matrimoni nipponici sono organizzati nei minimi dettagli, e solo quando tutto si sta per concludere gli sposi consegnano ai genitori un hanataba (grande bouquet di fiori) per ringraziarli per quanto fatto nella loro vita fino a quel momento.
I look degli sposi
Uno degli aspetti più suggestivi dei matrimoni in Giappone riguarda senza dubbio l’abbigliamento degli sposi. Le donne indossano tradizionalmente un kimono bianco chiamato shiromuku, che simbolizza la loro volontà di essere “tinte con il colore della famiglia dello sposo”. L’indumento è impreziosito da dettagli intricati e lussuosi, con un copricapo di nome wataboshi o tsunokakushi.
Gli uomini, invece, indossano un kimono nero chiamato montsuki, su cui è inciso in bianco il logo della famiglia. L’outfit è completato da pantaloni a righe (hakama) e un soprabito (Haori). Questi indumenti, vista la loro ricercatezza, sono spesso affittati e non acquistati. In alcuni casi, infine, le coppie potrebbero scegliere di optare per un look occidentale, con abito bianco per la sposa e completo scuro per lo sposo.
Il banchetto nuziale
I matrimoni giapponesi possono presentare scenari molto differenti per quanto riguarda il ricevimento nuziale. Se in passato si trattava solitamente di pasti da consumare seduti, con la disposizione dei tavoli decisa in base al grado di prossimità con gli sposi, oggi l’atmosfera è molto più semplice e rilassata.
Nel menù non può assolutamente mancare il pesce crudo, a cui si accompagnano riso rosso, alghe e saké. La carne è una rarità, ed è prerogativa dei matrimoni di lusso. Il taglio della torta, inoltre, è un momento molto importante della giornata, tanto da diventare quasi un evento separato.
Una consuetudine che si sta diffondendo molto tra i giovani giapponesi, infine, è quella degli after party o nijikai. In molti casi, queste feste si svolgono in un luogo diverso da quello del ricevimento, come bar e ristoranti, così da poter accogliere tutti gli amici della coppia. Nel corso di queste serate non mancano mai giochi, karaoke e chiacchiere a ruota libera.
I regali per gli sposi e le bomboniere per gli invitati
Lo scambio di regali è una parte essenziale dei matrimoni e della cultura giapponese. Secondo la tradizione, gli invitati sono tenuti a portare un regalo in denaro chiamato goshugi, presentato in un particolare involucro (shugi-bukuro). La somma varia chiaramente in base al rapporto tra le parti, e va da circa 300 euro per amici e parenti, a qualche centinaia di euro per colleghi e conoscenti.
In cambio, gli sposi regalano agli ospiti dei gadget conosciuti con il nome di hikidemono. Si può trattare di piccoli pensierini come dolcetti e accessori, ma anche di doni più importanti come utensili per la casa. L’hikidemono è un modo per i festeggiati di esprimere la propria gratitudine ad amici e parenti, che hanno voluto condividere un momento così importante.