Ogni giorno ci ritroviamo ad avere a che fare con le aspettative, le nostre e quelle degli altri. A volte le accogliamo, altre volte le rifiutiamo e le combattiamo. Queste, insieme alla paura del giudizio e ai pregiudizi che naturalmente appartengono all’essere umano, sono capaci di mettere in dubbio tante cose: i nostri comportamenti, le decisioni che prendiamo e i ruoli che abbiamo scelto di ricoprire, anche quello di genitore.
Quando questo accade ogni pensiero diventa insidioso, soprattutto quando a dominare sono i dubbi che insinuano nella nostra mente e che non riguardano solo noi, ma anche la famiglia e più nello specifico i bambini. Ci chiediamo cosa è giusto e cosa è sbagliato non sempre trovando tutte le risposte. Perché non esiste un manuale da sfogliare che ci spieghi come essere perfetti e chi è genitore sa che sbagliare è fisiologico. È umano.
Sì, anche noi genitori sbagliamo e spesso trasformiamo i nostri errori in veri e propri drammi che non sappiamo come gestire. Ma quello che dobbiamo imparare è che i nostri figli non vogliono dei genitori perfetti, ma felici. E l’unica cosa che davvero pretendono da noi è l’amore. E qualche volta anche una nuova lezione da imparare. Ecco perché non dovremmo mai dimenticarci di chiedere scusa ai figli quando commettiamo uno sbaglio.
Non siamo genitori perfetti
Nonostante i libri, i manuali e i tanti consigli che ci arrivano da ogni dove, compresi quelli non richiesti, non possiamo, e non dovremmo, essere genitori perfetti. Non è quello che chiedono i nostri bimbi. Se è vero, infatti, che per loro siamo un esempio da seguire, è altrettanto vero che hanno bisogno di conoscere la nostra imperfezione, nel bene e nel male, nei pregi e nei difetti, nelle vittorie e nei fallimenti.
Tutti erriamo, perché prima di essere genitori siamo esseri umani. E tutto ciò che dobbiamo fare, quando questo accade, è agire in maniera matura, proprio come i bambini si aspettano da quelli che considerano dei veri e propri punti di riferimento. Non importa se siamo ormai grandi, maturi e responsabili, abbiamo sempre il diritto e il dovere di crescere, migliorare ed evolverci, e per farlo dobbiamo assumerci le responsabilità delle nostre azioni e imparare dai nostri sbagli.
Se pretendiamo che i nostri bambini rispettino le regole, il mondo e le persone che lo popolano, dobbiamo essere noi a insegnarglielo, anche e soprattutto dando loro l’esempio. Se ci rendiamo conto di aver sbagliato nei loro confronti, piuttosto che lasciarci divorare dai sensi di colpa ammettiamolo, semplicemente. Questo non ci renderà madri meno autorevoli o meno capaci, ma solamente umane.
Imparare a chiedere scusa ai figli senza lasciarsi divorare dai sensi di colpa
Se vogliamo che i nostri figli imparino ad assumersi le responsabilità delle loro azioni dobbiamo farlo noi per prime, anche e soprattutto quando capiamo di aver sbagliato. Chiedere scusa ai bambini, in questo senso, può trasformarsi per loro (e per noi) in una vera e propria lezione di vita.
Un errore di valutazione, la pazienza persa velocemente, la distrazione o, ancora, il nervosismo accumulato per questioni personali e lavorative fatto ricadere poi sui più piccoli della famiglia: queste cose succedono e non ci rendono certo dei mostri o dei cattivi genitori. Prendere consapevolezza dei nostri sbagli, anche se non ci renderà immuni totalmente dal ripeterli, ci permetterà di trasformarli in un insegnamento per i più piccoli.
Attraverso le scuse, infatti, possiamo insegnare ai più piccoli che sbagliare è umano e che abbiamo sempre la possibilità di recuperare, he il rispetto per gli altri passa anche per le scuse e per il conseguente perdono e che assumersi la responsabilità delle proprie azioni ci rende persone migliori.
Del resto non è forse questo il nostro compito? Essere migliori per loro sì, ma anche prenderli per mano e insegnargli la vita? Si lo è, e possiamo farlo nostro anche riconoscendo i nostri errori con sincerità e onestà. Ecco perché dobbiamo ammettere di aver sbagliato, quando lo facciamo, e chiedere scusa ai nostri figli. Così sapremo insegnargli che gli sbagli sono umani, ma che è solo imparando da questi che si può crescere e migliorare.