Alice di Battenberg, la straordinaria storia della mamma del Principe Filippo

La storia di Alice di Battenberg, madre del Principe Filippo, ha dell'incredibile e merita un racconto a sé

Una donna eccezionale che non aveva la cognizione di esserlo. Così viene descritta Alice di Battenberg dallo stesso Principe Filippo, suo figlio: “Sospetto che non le sia mai passato per la mente che le sue azioni fossero in qualche modo speciali”, ha detto di lei qualche anno fa in occasione di una commemorazione. E in effetti a giudicare dalla sua storia, davvero sembra incredibile che tutto quello che le è accaduto possa in qualche modo essere vero.

Una donna dalle mille vite, Alice, di quelle figure enigmatiche e impenetrabili al punto che lo stesso Peter Morgan, creatore della serie The Crown ha voluto raccontarne una parte e ha parlato di lei come di un personaggio affascinante “più di quanto qualsiasi sceneggiatore potrebbe inventare”.

Un assaggio del suo carisma è stato possibile riviverlo proprio attraverso il telefilm sulla storia di Elisabetta II (che è pronto a tornare con una quinta stagione di cui dovrebbero iniziare le riprese a luglio, qui tutti i nuovi protagonisti del cast).

Ma dietro la storia della Principessa Alice di Battenberg c’è molto di più di quanto visto sul piccolo schermo. Nata nel Castello di Windsor nel 1885 col nome di Vittoria Alice Elisabetta Giulia Maria, la mamma del Principe Filippo è cresciuta con la famiglia tra Darmstadt, Londra, Jugenheim e Malta (dove suo padre era ufficiale di marina). È sua madre ad accorgersi che già da bambina aveva problemi di udito che le rallentano l’apprendimento e a insegnarle dunque a leggere il labiale e a parlare inglese e tedesco.

Figlia del principe Louis di Battenberg e della principessa Vittoria d’Assia, bis nipote da parte di madre della Regina Vittoria, in occasione dell’incoronazione di Edoardo VII incontra il Principe Andrea di Grecia e se ne innamora perdutamente. I due convolano a nozze l’anno successivo, nel 1903 e dalla loro unione nascono ben 5 figlio, quattro femmine e un maschio, Filippo.

Fin qui la sua vita scorre in maniera piuttosto lineare, ma durante le guerre balcaniche il marito viene richiamato nell’esercito e Alice, sempre attenta ai più bisognosi, decide di lavorare come infermiera. Seguono un esilio in Svizzera durante la Prima guerra mondiale e un colpo di Stato in Grecia (dove intanto erano tornati) che costringe la famiglia a fuggire in Francia.

“Nel corso della sua vita, tutti i suoi punti fermi furono ribaltati”, scrive di lei lo storico Hugo Vickers. A Parigi la Principessa inizia a dedicarsi alla beneficenza, occupandosi dei rifugiati greci, e scopre la fede: si converte alla Chiesa greco-ortodossa e inizia a sostenere di essere in contatto diretto con Gesù Cristo al punto da poter ricevere messaggi divini. Sono i primi segni di uno squilibrio psicologico, che secondo le recenti ricostruzioni, è probabile che fosse dovuto a un forte esaurimento nervoso causato dalle drammatiche vicende vissute fino a quel momento.

All’epoca, però, le viene diagnosticata una schizofrenia paranoide e Alice viene allontanata dalla famiglia e rinchiusa in ben due manicomi, a Berlino prima, in Svizzera poi, dove viene seguita da allievi di Sigmund Freud. Il suo caso viene ritenuto talmente difficile, per via della sua ribellione alle cure e dei suoi continui tentativi di fuga, che viene chiesto un parere di Freud in persona. Il padre della psicanalisi stabilisce che il suo malessere derivi da uno squilibrio sessuale.

La mamma del Principe Filippo viene quindi sottoposta contro la sua volontà a una sterilizzazione forzata, che però non la aiuta e, anzi, le porta solo una menopausa precoce e ulteriori disturbi.

Basterebbe questo per annientare chiunque e ridurre anche lo spirito più resistente in pezzi. E invece è qui che Alice di Battenberg tira fuori ancora una volta tutta la sua forza e il suo coraggio. Decide di fare a modo suo: di allontanarsi dalla famiglia, che le ha dato solo sofferenze fino a quel momento (il marito nel frattempo si consola con altre amanti e le figlie sposano ufficiali dell’esercito nazista, provocando non pochi problemi anche allo stesso Filippo) e di dedicarsi agli altri, a chi ha davvero bisogno di lei, gli ultimi, gli invisibili.

Solo dopo parecchi anni riprende i contatti con la Famiglia Reale, proprio grazie all’amato Filippo, che ritrova in occasione del funerale di una delle figlie, e all’allora Principessa Elisabetta. La coppia si sposa nel 1947 e Alice partecipa alla sontuosa cerimonia pur essendosi nel frattempo stabilita ad Atene (dopo un periodo da nomade in giro per l’Europa in incognito) e aver salvato numerosi ebrei dagli orrori della guerra.

Tornata in Grecia, la sua casa, fonda il suo ordine religioso, la Christian Sisterhood of Martha and Mary, al quale si dedica con totale devozione e abnegazione, tanto da presentarsi all’incoronazione di Elisabetta II, nel 1952, in abiti da suora, con una semplice tunica, quella del suo ordine.

Nel 1967, in seguito agli ennesimi disordini in Grecia dovuti a un nuovo colpo di Stato, il Principe Filippo la prega di fuggire per mettersi in salvo. Di fronte al suo rifiuto si dice che il Duca di Edimburgo la fece prelevare e caricare su un aereo con la forza (probabilmente grazie all’aiuto dei Servizi Segreti britannici). Qui la storia si interseca con quella raccontata in The Crown, che mostra come la Regina Elisabetta decida di affidarle un’ala di Buckingham Palace in cui accoglierla e che fosse degna del suo rango. La Principessa però rimane quella che è: fonti di corte raccontano che si aggirasse per il Palazzo Reale vestita da suora, con sguardo curioso e stupito, fumando le sue immancabili sigarette.

Secondo il racconto di lady Pamela Hicks, cugina del Principe Filippo, Alice di Battenberg poteva mostrare a volte un “caratteraccio. Poteva essere una persona molto difficile”. Nonostante questo, il rapporto con la Regina Elisabetta è sempre stato sereno, fino alla sua morte, proprio a Buckingham Palace, nel 1969. E anche in quell’occasione Alice dimostra la sua straordinarietà: dona tutti i suoi beni ai poveri e affida il suo commiato nei confronti del figlio con un biglietto: “Caro Filippo, sii coraggioso. Ricordati che non ti abbandonerò mai. Sarò sempre con te, quando ne avrai bisogno. Con tutto il mio amore, la tua vecchia madre”.

Il Principe Filippo con la madre Alice di Battenberg (GettyImages)

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