Compositore, paroliere, conduttore televisivo e cantautore, Toto Cutugno è stato, ed è ancora, uno fra gli artisti italiani più famosi e amati al mondo. Nel corso della sua lunga carriera, ci sono più di 100 milioni di copie vendute e brani – come l’Italiano – che hanno scalato le classifiche mondiali, diventando un cult.
Fra gli anni Settanta e Ottanta ha prodotto e scritto canzoni per grandi artisti, come Adriano Celentano, e ha partecipato numerose edizioni del Festival di Sanremo, tanto da avere il record di partecipazioni con Al Bano, Milva e Peppino di Capri.
Nonostante i successi, sia in Italia che all’estero, Toto Cutugno ha vissuto anche momenti difficili a causa di una malattia e di un malore, che l’ha costretto ad annullare un concerto. Al suo fianco, fino al giorno della scomparsa, ci sono sempre stati, oltre gli amici più cari, anche la moglie Carla e il figlio Nico.
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L’origine e il vero nome di Toto Cutugno
Classe 1943, Toto Cutugno – vero nome Salvatore Cutugno – è nato a Tendola, piccola frazione i Fosdinovo, un comune in provincia di Massa e Carrara. Il padre dell’artista era un sottoufficiale della marina, nato a Barcellona Pozzo di Gotto, mentre sua madre Olga era una casalinga.
Il cantante è cresciuto a La Spezia dopo il trasferimento della famiglia per motivi di lavoro. Un cambiamento avvenuto quando aveva pochi mesi, per questo Toto ha sempre considerato la città come il suo vero luogo d’origine. Sarà proprio suo padre, un suonatore di tromba, a trasmettergli l’amore per la musica, spingendolo a entrare nella banda della città a nove anni come suonatore di tamburo. In seguito Cutugno imparerà a suonare da autodidatta la batteria, mentre a tredici anni parteciperà ad un importante concorso regionale, conquistando il terzo posto.
Negli anni Sessanta e Settanta la musica diventerà il centro della sua esistenza con la scelta prima di formare alcuni gruppi, poi di esibirsi come solista. Sino ai primi successi e all’uscita de L’italiano, il suo brano più famoso, ancora oggi canticchiato ovunque in giro per il mondo.
Toto Cutugno, l’Italiano e il grande rifiuto di Celentano
L’italiano è senza dubbio una fra le canzoni più cantate e conosciute al mondo, un cult nato proprio dal genio di Toto Cutugno. Il brano venne presentato al Festival di Sanremo nel 1983, classificandosi quinto, ma ottenendo una vittoria con nel concorso Cantanti e vincenti grazie al voto del pubblico da casa. La canzone inoltre arrivò seconda nella classifica per il premio della critica che veniva assegnato dai giornalisti. A trionfare fu Vacanze romane dei Matia Bazar.
Come è nato il brano? Toto Cutugno ha svelato che l’idea gli sarebbe arrivata durante un concerto in Canada, per la precisione a Toronto. “Chiesi se, per favore, potevamo accendere le luci in sala – ha spiegato a Rolling Stone -. C’erano 3.500 spettatori con le facce da italiano. Si riconoscono in mezzo a milioni di persone. Ho detto semplicemente questo: «C***o, io voglio fare una canzone per voi, per voi italiani che vivete all’estero, che vivete di nostalgia. Vi prometto che la faccio»”.
Leggenda vuole che, al termine del concerto, Cutugno si ritrovò a mangiare in un ristorante in cui si divertiva, insieme al suo team, a suonare la chitarra. Fu in quel momento che nacque la frase: “Lasciatemi cantare con la chitarra in mano”. Arrivato a Milano, Toto si incontrò con Popy Minellono, celebre paroliere, che gli consigliò di cambiare il titolo del pezzo da Con quella faccia da italiano a L’italiano.
Pochi sanno che la canzone era destinata ad Adriano Celentano. In quel periodo l’attore e cantante stava girando Il bisbetico domato, film cult con Ornella Muti. Dopo aver ascoltato il brano però si rifiutò di cantarlo, ma chiese a Toto Cutugno di comporre un brano per i titoli di coda della sua pellicola: Innamorata, incavolata a vita.
Quante volte ha vinto il Festival di Sanremo Toto Cutugno
Toto Cutugno ha preso parte a ben quindici edizioni del Festival di Sanremo, da solista, insieme ad un gruppo oppure in coppia. Ha trionfato una volta sola, nel 1980, con il brano Solo noi. Inoltre è arrivato per sei volte secondo e per una volta terzo.
Che cosa ha avuto Toto Cutugno: la malattia e il malore
Nel 2007, Toto Cutugno ha affrontato un momento molto difficile. Il cantante ha infatti ricevuto una diagnosi di cancro alla prostata ed è stato operato d’urgenza. Superato questo periodo, Toto ha ringraziato pubblicamente Al Bano Carrisi, che è sempre rimasto al suo fianco, consigliandogli di recarsi dal medico che gli ha salvato la vita.
Dopo aver sconfitto il tumore, nel 2018 Toto Cutugno è stato vittima di un malore che l’ha costretto ad annullare il suo concerto a Seraigne, cittadina del Belgio. L’annuncio è arrivato dal sindaco della località che ha parlato di un “malore cardiaco”, in seguito però la dichiarazione è stata smentita dallo staff dell’artista che ha riferito di una debolezza momentanea provocata dal caldo eccessivo.
Toto Cutugno, il figlio e l’amore per Carla
Nel 1971, Toto Cutugno ha sposato il grande amore della sua vita, Carla. Nel 1989 è nato Nicolò, il figlio del cantante, frutto di una relazione extraconiugale. L’identità della madre del ragazzo non è mai stata svelata, ciò che è certo è che Carla ha perdonato Toto per la sua infedeltà e ha aiutato il marito a riconoscere il figlio. I due hanno avuto uno splendido legame e l’artista ha parlato spesso dell’educazione impartita al ragazzo e del loro rapporto.
“Ho avuto un figlio da un’altra donna quando ero già sposato – ha confessato tempo fa a Tv, Sorrisi e Canzoni -. Carla poteva cacciarmi di casa, ma non l’ha fatto. […] Io merito zero in ipocrisia, perché non ce la faccio a non dire quello che penso. Invece mi do 10 in lealtà. A mio figlio Nico ho sempre insegnato a vivere così, senza mancare di rispetto a nessuno, a essere sincero”.
Toto Cutugno, la scomparsa
Toto Cutugno è scomparso a 80 anni il 22 agosto 2023. Era ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano e combatteva contro una lunga malattia, che negli ultimi mesi di vita si era aggravata. A dare la notizia della morte, è stato il manager Danilo Mancuso assieme alla famiglia dell’artista. In molti, star della musica e personaggi della politica come la premier Giorgia Meloni, hanno espresso il proprio cordoglio per la morte di un uomo che era diventato un vero e proprio simbolo di italianità nel mondo. Anche grazie ad un ritornello che non conosce confini né scorrere degli anni.