Chi è Manuela Marrone, la moglie di Umberto Bossi

Manuela Marrone è la donna della vita di Umberto Bossi e madre di tre dei suoi figli: Renzo, Roberto Libertà ed Eridano Sirio

Pubblicato: 30 Agosto 2024 13:33

Martina Dessì

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Nota soprattutto per essere la moglie di Umberto Bossi, il fondatore e storico leader della Lega Nord, partito politico italiano nato negli anni ’80 con una forte impronta autonomista e federalista, Manuela Marrone è stata una presenza discreta nella vita pubblica italiana. La donna, che è inoltre madre di tre dei suoi figli, ha svolto un ruolo significativo sia nella vita privata che politica di Bossi, influenzando in modo rilevante alcune delle sue decisioni.

Chi è Manuela Marrone

Manuela Marrone è nata il 26 novembre 1953 a Catania, in Sicilia, ma la sua famiglia si trasferì a Milano quando era ancora giovane. È di origini siciliane e, prima di incontrare Umberto Bossi, lavorava come insegnante di scuola elementare. L’incontro con Bossi avviene nei primi anni ’80, un periodo caldo per la nascita del movimento che sarebbe poi diventato la Lega Nord. Il loro matrimonio, celebrato nel 1983, ha rappresentato un momento importantissimo nella vita di Bossi, che era reduce da un precedente matrimonio fallito e aveva già un figlio, Riccardo, avuto dalla prima moglie. Con Manuela Marrone, ha avuto tre figli: Roberto Libertà, Eridano Sirio e Renzo, che ha smentito la notizia della scomparsa del Senatùr lanciata nella mattinata del 30 agosto 2024.

Nonostante la sua discrezione pubblica, Manuela Marrone è stata una figura chiave nel sostegno e nella costruzione dell’immagine di Umberto Bossi. È conosciuta come una persona riservata, ma anche molto determinata e influente nelle scelte del marito. Spesso descritta come suo grande supporto, è stata una confidente e consigliera fidata per Bossi, aiutandolo a navigare attraverso le sfide politiche e personali che si sono presentate lungo la sua carriera.

La nascita della “Scuola Bosina”

Il coinvolgimento di Manuela Marrone nella vita della Lega Nord raggiunge il suo massimo nella creazione della Scuola Bosina, una scuola privata fondata nel 1998 a Varese, il cui obiettivo era quello di promuovere una formazione educativa ispirata ai valori della cultura padana e alle tradizioni locali, in linea con l’ideologia leghista. La scuola rappresentava un progetto molto caro a Manuela Marrone, che si è dedicata con passione alla sua gestione. La “Scuola Bosina” diviene quindi una sorta di simbolo dell’impegno culturale e ideologico della Lega Nord nella diffusione di valori legati all’identità regionale. Oggi non esiste più ed è definitivamente fallita.

Nel corso degli anni, il ruolo di Manuela Marrone è rimasto in gran parte dietro le quinte, soprattutto durante i periodi più turbolenti della carriera politica di Bossi, inclusi i problemi di salute che l’hanno colpito nel 2004, quando fu vittima di un ictus, e i successivi scandali che hanno coinvolto la Lega Nord, oggi solamente Lega. Nonostante tutto, Marrone è rimasta al fianco del marito, dimostrando un forte legame e una dedizione incrollabile.

Negli ultimi anni, soprattutto dopo il ritiro di Umberto Bossi dalla leadership della Lega e il conseguente passaggio di consegne a Matteo Salvini, Manuela Marrone ha ulteriormente ridotto la sua presenza pubblica, concentrandosi sulla famiglia e sulla gestione degli affari privati. La sua figura, pur rimanendo in secondo piano, è stata essenziale nel sostenere Umberto Bossi sia nel bene che nel male, rappresentando un pilastro fondamentale nella sua vita personale e politica.

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