Kate Middleton, incinta per la terza volta, pare abbia deciso di partorire in casa, nonostante la gravidanza complicata dall’iperemesi gravidica che la fa stare molto male, specialmente nei primi mesi. Una decisione che vuole contribuire ulteriormente al processo di svecchiamento della monarchia? Non proprio.
Infatti, appartiene alla tradizione far nascere i royal baby a Palazzo. La stessa Regina Elisabetta ha partorito i quattro figli a Buckingham Palace. La prima ad aver dato alla luce l’erede in ospedale, al St. Mary di Londra, è stata la Principessa Anna negli anni Settanta. Lady Diana ha avuto William e Harry nella stessa clinica esclusiva, scelta anche da Kate per George e Charlotte.
Lady Middleton però avrebbe scelto ora di avere il terzo figlio a Kensington Palace. Il motivo? Evitare la pressione della stampa. I Duchi vogliono evitare l’affollamento di giornalisti e fotografi intorno all’ospedale come è avvenuto per i precedenti royal baby. Restare a Palazzo non renderebbe immune Kate dall’occhio dei media, ma sarebbe più protetta.
Se la Duchessa partorisse in ospedale, sarebbe costretta a poche ore dal lieto evento di presentare al mondo il nuovo nato e dunque dovrebbe vestirsi e truccarsi di tutto punto, con tanto di parrucchiere che segretamente dovrebbe intrufolarsi nella sua camera da letto, in un momento in cui ogni donna vorrebbe riposarsi e vivere privatamente i primi momenti col suo bambino. La stessa pressione inoltre la subirebbero George e Charlotte. Uno stresso infondo ingiustificato. È comprensibile l’attenzione per il primogenito di William e Kate (che ha appena affrontato il primo giorno di scuola), ma questo bimbo in arrivo sarà solo quinto nella successione al trono.
Partorire a casa, permetterebbe a William e Kate di essere prima genitori e poi personaggi pubblici. Una decisione che potrebbe suscitare polemiche, anche per la sicurezza di mamma e neonato.