Chi è Julia Ituma, la pallavolista di Novara morta a Istanbul: così raccontava la sua passione

Solo 18 anni e tanta grinta, in mano tutte le carte giuste per diventare una campionessa: ecco chi era la giovane promessa della nazionale italiana di pallavolo

Pubblicato: 13 Aprile 2023 15:29

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Redazione

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Julia Ituma, giovanissima pallavolista dell’Igor Gorgonzola di Novara, è morta. È successo di notte, ad Istanbul, mentre tutti dormivano, in seguito alla caduta da una finestra dell’albergo dove alloggiava con la sua squadra. Il gruppo piemontese era in trasferta per giocare la semifinale di Champions League in Turchia. È questo il dramma che scuote in queste ore il mondo della pallavolo italiana, e non solo. I messaggi di cordoglio e incredulità stanno arrivando da tutte le parti del mondo sportivo per stringersi attorno alla famiglia e alla squadra. Atleta dai mezzi fisici clamorosi, alta più di 1,90, Julia sembrava destinata a realizzare i propri sogni di campionessa. È bastata una notte maledetta a spezzare la sua giovane vita, lasciando tutto il mondo dello sport italiano nel dolore.

Julia Ituma, chi era: origini, altezza

Nata l’8 ottobre 2004 a Milano, da genitori di origine nigeriana, Julia Ituma era alta 1,92 cm, un’altezza che, insieme a mezzi fisici sviluppati e temprati da lunghi e impegnativi allenamenti, la rendeva la giocatrice perfetta. Talmente lanciata verso una carriera da campionessa che non sono poche le riviste di settore che già la definivano “la nuova Paola Egonu, soprattutto da quando entrambe sul campo ricoprivano la stessa posizione (opposto). Era iscritta a un liceo sportivo di Milano. Una ragazza solare e piena di energia: questo traspare dalle foto che condivideva sui social. Lo sport che amava sempre protagonista con gli scatti che la ritraevano in campo, pronta a saltare o in compagnia di tutta la squadra a festeggiare una vittoria. E poi i viaggi, come quello in Giappone, e gli amici, ai quali compare abbracciata e sorridente.

È ancora troppo poco quello che si sa sulla morte della giovanissima Julia Ituma e le indagini, a detta dei media locali e della Farnesina, continuano senza sosta: non si esclude nessuna ipotesi. Quello che si sa è che Ituma è precipitata dalla finestra della sua stanza d’albergo, al sesto piano, intorno alle 4 di notte, mentre le sue compagne di squadra dormivano. Varela Gomez, la compagna di squadra che condivideva con lei la stanza, è stata svegliata soltanto dall’arrivo della polizia. Il quotidiano turco Hurryet riporta l’ipotesi del suicidio: “Si è appreso che Julia Ituma si è suicidata gettandosi dalla stanza al sesto piano dell’hotel”. E aggiunge: “Le indagini sull’incidente sono in corso, dalle registrazioni delle telecamere è emerso che la pallavolista italiana si è suicidata nella notte”.

Julia Ituma: la carriera e le vittorie

L’Igor Gorgonzola di Novara, la società piemontese con la quale Julia Ituma si trovava in viaggio al momento della sua morte, ha annunciato la scomparsa della giovane con un comunicato stampa, scarno, ma che ne trasmette tutto il raccoglimento: “Igor Volley comunica con profondo dolore e commozione la prematura scomparsa della pallavolista azzurra Julia Ituma. La tragedia sarebbe avvenuta nelle prime ore del giorno e sulle dinamiche dell’accaduto sta indagando la polizia turca. Igor Volley tutta desidera esprimere il proprio cordoglio e la partecipazione al dolore della famiglia di Julia e dei suoi cari. Il club e tutti i suoi tesserati, affranti dalla perdita, manterranno un rispettoso silenzio sulla vicenda in attesa dell’esito delle indagini”.

Per Julia si trattava della prima stagione nella squadra novarese in A1 (che dal 2017 al 2019 era stata anche la casa di Paola Egonu) dopo la permanenza nel Club Italia in A2. La scorsa estate Ituma aveva vinto con la maglia della nazionale l’Europeo Under 19, mettendo a segno 21 punti nella finale vinta con la Serbia,  mentre l’anno prima era stata campionessa del mondo la Under 18.

Una storia lunga quella di Julia con la pallavolo, iniziata a 11 anni nella società parrocchiale milanese San Filippo Neri, ma poi acquistata dalla Savino Del Bene Scandicci, club di A-1. Già a 15 anni era poi entrata nel giro delle giovanili azzurre. A 16 aveva vinto l’argento agli Europei con la rappresentativa Under 16. Ora il mondo della pallavolo intero le dice addio e noi ci uniamo al coro di chi si raccoglie attorno alla famiglia.

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