Astrologia: com’è nata e a che cosa serve

Un tempo, l’astrologia era considerata la regina delle scienze. Oggi, è la disciplina metafisica che studia le correlazioni tra i moti celesti e gli eventi sulla terra, tra cui anche la nostra personalità

Pubblicato: 7 Marzo 2018 14:48

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Redazione

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Per migliaia di anni l’uomo si è rivolto alle stelle alla ricerca di risposte: “Chi siamo?”, “Da dove veniamo?”, “Perché esistiamo?”. L’astrologia nasce dallo studio della correlazione tra i moti celesti e gli eventi sulla Terra. Davanti allo spettacolo della volta stellata, gli antichi formulavano affascinanti teorie su come il cielo avesse un’influenza ben precisa sull’uomo, sulla sua natura e su tutto quello che lo circondava.

Il ragionamento dietro questa riflessione è meglio spiegato attraverso le leggendarie conoscenze di Ermete Trismegisto, a cui sono stati imputati i sette principi universali. La più famosa di esse è la legge della corrispondenza, ovvero: “Come sopra – così sotto. Come sotto – così sopra”. Questo importante precetto ermetico è diventato uno dei capisaldi della corrente new age ed è raccolto ne Il Kybalion, uno dei libri di punta della letteratura esoterica del secolo passato.

Gli antichi erano dunque convinti che ad ogni attività corrispondesse un fenomeno simile su un altro piano d’esistenza. Semplificando al massimo, secondo questo precetto l’universo non è che un’unica entità: tutti i fenomeni ad esso legato si riflettono, in dimensioni ridotte, sui processi naturali e filosofici, anche all’interno della nostra mente. Di conseguenza, l’umanità può comprendere meglio se stessa osservando le stelle.

Attraverso il principio di Come sopra, così sotto, gli antichi studiosi sono arrivati a pensare che i moti planetari possono effettivamente influire sulla vita quotidiana, sul comportamento e in generale sul futuro delle persone.

L’astrologia esplora lo spazio e scandaglia il cielo per tentare di dare una spiegazione a tutte quelle domande difficili che la vita ci pone a livello intimo e personale, ma anche in merito alle interazioni con il mondo che ci circonda (amore, fortuna, lavoro). La disciplina astrologica era un tempo considerata come la “regina delle scienze”. Il progresso scientifico ha però screditato la maggior parte dei suoi precetti, arrivando a considerarla una credenza superstiziosa. Oggi, l’astrologia è considerata una disciplina metafisica, ovvero uno studio di ciò che esiste oltre a quello che siamo in grado di vedere.

Gli astrologi pensano che la posizione del Sole, della Luna e dei pianeti nel momento della nascita di un individuo possano aver influenzato in qualche modo la sua personalità e il suo futuro. Sebbene il primo aspetto sia fortemente incoraggiato, soprattutto per stimolare lo sviluppo individuale, molti studiosi e appassionati sono convinti dell’importanza del libero arbitrio, una forza che può liberare la persona da un futuro che sembra già scritto. Ecco perché l’astrologia più moderna tende a marginalizzare l’aspetto divinatorio della pratica e a favorire l’introspezione.

L’astrologia è un potente strumento di conoscenza di sé e delle persone che ci circondano e conserva, dentro le sue numerose regole, uno patrimonio di conoscenze e di tradizioni che la rendono un inestimabile capitolo della storia dell’umanità. Quando si usa l’astrologia per comprendere il mondo, è necessario trattarla non come una scienza esatta, dalle idee immutabili, ma come un punto di vista da tenere in considerazione. È sbagliato, ad esempio, giudicare una persona per via del suo segno zodiacale, oppure apporre un’etichetta di pregiudizio prima ancora di aver tentato un dialogo perché “tanto quello lì è un Sagittario, non andremo mai d’accordo”.

Com’è nata l’astrologia?

L’astrologia è una disciplina che studia le corrispondenze tra il moto di stelle e pianeti e gli eventi sulla terra. Le prime tracce di studi astrologici sono imputabili alle rudimentali analisi dei cicli lunari avvenuti, per la prima volta, circa 25 mila anni fa. Già dal III millennio a.C. la conoscenza dei moti celesti era simbolo di prestigio e di saggezza che dava lustro a intere civiltà, le quali si fregiavano dei migliori luminari per carpire i segreti dello spazio. Il primo sistema organizzato di astrologia è imputabile ai babilonesi, e in cinquemila anni si è evoluto attraverso le conoscenze delle popolazioni dell’Antico Egitto, dell’Antica Roma e dell’Antica Grecia, che hanno fatto di questa disciplina un caposaldo delle loro credenze religiose.

L’astrologia moderna attinge soprattutto dalla tradizione Occidentale, da quella Indiana (Vedica) e da quella Cinese e si è evoluta per sopravvivere al progresso scientifico attraverso più avanguardistici elementi di psicologia. Questa nuova direzione permette all’astrologia di distaccarsi dalla divinazione e trasformarsi in un prezioso strumento di consapevolezza e di conoscenza del sé.

In sintesi, l’astrologia ha ancora ragione di esistere? L’unico modo per capire a fondo le grandi opportunità offerte da questa disciplina in ambito di crescita personale è quello di studiarla di persona, diffidando dalle facili risposte e affrontando questa affascinante materia con l’entusiasmo di chi non si accontenta di un paio di righe di oroscopo. Esistono moltissimi libri, anche in italiano, disposti a introdurre il neofita attraverso un percorso di conoscenza che può durare tutta una vita.

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