Nel suo ultimo libro, Dimagrire in pochi giorni, edito da Salani, il professor Nicola Sorrentino, uno dei dietologi più prestigiosi d’Italia, risponde alla richiesta di chi necessita di perdere peso in breve tempo, in maniera corretta e adatta alle proprie esigenze e caratteristiche, evitando che un dimagrimento troppo veloce possa mettere a rischio la salute.
Dal digiuno alla chetogenica, dalla vegan-detox alla dieta liquida, il volume illustra tutte le soluzioni più efficaci corredate da ricette da seguire giorno per giorno. Una guida ricca di spiegazioni chiare e consigli pratici per migliorare il nostro rapporto col cibo anche dopo i
primi rapidi risultati, nella consapevolezza che da un’alimentazione sana ed equilibrata dipende anche il nostro benessere generale.
A noi il Professor Sorrentino ha spiegato come è possibile raggiungere l’obiettivo in modo efficace e sano e come mantenere il peso forma senza vanificare gli sforzi.
Dimagrire in pochi giorni, questo è il titolo del suo nuovo libro: ma è davvero possibile?
Innanzitutto dobbiamo chiarire che il titolo è un po’ provocatorio, perché ho sempre sostenuto il contrario. Perdere peso velocemente infatti può nuocere alla nostra salute, anche perché la dieta sana è quella che apporta nelle giuste proporzioni proteine, grassi, zuccheri, vitamine, sali minerali, fibre e acqua. E ha i suoi tempi affinché si possa fare in modo corretto. Però in questo mio libro, Dimagrire in pochi giorni ammetto il contrario e dico che perdere peso velocemente non è sempre sbagliato. Ci sono situazioni che molti sottovalutano e che io invece ho compreso che vanno tenute in considerazione. Un evento importante a cui si vuole arrivare in forma, una malattia, un intervento chirurgico, una gravidanza, questi sono solo alcuni esempi di occasioni in cui il peso va perso velocemente. Normalmente, in situazioni di questo tipo, molti si buttano nel fai da te, cioè fanno in modo sbagliato la dieta veloce, che invece se definita con l’aiuto di un esperto può portare ai giusti risultati.
Ripeto che la dieta corretta è sempre quella che apporta nelle giuste dosi tutte le proteine, però appunto ci sono delle situazioni in cui i chili vanno persi velocemente.
Nel suo libro Dimagrire in poco tempo lei parla di diverse diete. Quando sceglierne una piuttosto che un’altra?
In questo libro ho preso in considerazione diete che non ho mai consigliato, anzi addirittura le combattevo, come i vari tipi di digiuno che avevo sempre sottovalutato anche perché non c’erano molti lavori scientifici a riguardo, al contrario di ora. Insisto però sul nel dire che è sbagliatissimo il fai da te, perché non tutti possono fare tutte le diete, anche quelle di cui parlo nel mio libro e soprattutto i vari tipi di digiuno. Quindi, bisogna sempre parlare prima col proprio medico curante per decidere se si possa fare un qualsiasi tipo di digiuno. Infatti, ce ne sono un’infinità: il digiuno delle 24 ore, quello delle 16 ore, digiunare solo il fine settimana. In ogni caso, soprattutto se ci sono delle patologie in corso, bisogna rivolgersi sempre al proprio medico curante.
Poi ci sono le diete di soli liquidi, la dieta chetogenica, quella solo proteica, la vegana detox, la dieta per combattere il gonfiore addominale e quella contro la ritenzione idrica. Si tratta dunque di un vero e proprio manuale di alimentazione che ci aiuta a dimagrire e a stare bene. Inoltre è ricchissimo di ricette e di consigli vari.
Ci dà qualche ricetta?
Il libro contiene ricette che nessuno crederebbe adatte a un regime ipocalorico. Ci sono ad esempio le linguine ai frutti di mare, i polipetti affogati, i bocconcini di vitello al curry, la parmigiana di zucchine con la scamorza. A volte perdere peso velocemente può essere l’occasione per imparare a mangiare, se si capisce bene come e in che modo fare la dieta.
Che cosa è importante considerare in una dieta equilibrata e corretta?
In passato è sempre stato un problema di calorie. La dieta ipocalorica è quella che apporta un basso dosaggio di calorie o una quantità inferiore di calorie rispetto a quanto siamo abituati a introdurne. Faccio qualche esempio. Se viene da me la signora Rossi che è abituata a mangiare due pizze al giorno, io le direi: ‘da oggi mangia una pizza al giorno’. Mi si potrebbe obiettare: ma come le permette di mangiare la pizza anche se è a dieta? Certamente, perché se prima mangiava due pizze al giorno e ora ne mangia una, per me questo è un successo; così come se fosse abituata a mangiare una tavoletta di cioccolato al giorno, io gliene darei metà ed è già un risultato. Perciò, la dieta deve essere sempre personalizzata e fatta su misura.
Per quanto riguarda gli altri tipi di diete è importante anche la combinazione degli alimenti, come nella dieta chetogenica o in quella di soli liquidi. In generale, la corretta alimentazione dice che la dieta deve essere di tipico calorica e deve contenere i giusti nutrienti e ripeto che deve essere realizzata su misura, evitando il fai da te. Bisogna sempre rivolgersi allo specialista e diffidare dalle diete che passano di mano in mano. Anche nel mio libro insisto di affidarsi al medico.
Dopo aver perso i chili di troppo, come facciamo a mantenere la linea?
Mantenere il peso forma è certamente un po’ più complicato. Innanzitutto, mettersi a dieta non significa solo rivolgersi alla parte alimentare ma cambiare il proprio stile di vita. Da un lato bisogna imparare a mangiare e dall’altro bisogna fare attività fisica. Bisogna anche capire quali sono le cose che possiamo o che non possiamo fare. Anche quando si è perso peso dopo una dieta, si deve continuare a seguire le regole. Per questo va cambiato lo stile di vita, va cambiato il modo di convivere con il cibo.
La dieta non è fare rinunce e digiuni incredibili. Fare la dieta significa invece che quando esco una sera a cena con gli amici, posso benissimo mangiare piatti elaborati e conditi, come le pappardelle. Ma se vado al ristorante tutte le sere, evidentemente devo cambiare il modo di mangiare. E qui c’è il ruolo del dietologo che deve insegnare a mangiare correttamente. Logicamente tutti i piatti appetitosi di cui ho parlato prima, tipo le linguine coi frutti di mare, bisogna saperli cucinare nel modo giusto, così un piatto della classica cucina mediterranea appetitosa, resta sempre della cultura mediterranea ma un pochino alleggerito, facendo in modo che apporti meno calorie.
Allora la corretta alimentazione è un giusto mix di qualità e quantità?
Certamente, quantità e qualità vanno di pari passo. Io dico sempre che non è quel determinato alimento che fa ingrassare, ma perché noi ne mangiamo in quantità eccessiva. Si può mangiare tutto, ma un po’ di tutto nelle giuste misure.
Anche i dolci sono ammessi in una dieta dimagrante?
Sì, certo. Io ai miei pazienti concedo anche il panino col cioccolato, col miele o con la marmellata. In questo modo soddisfo il paziente che evita così di mangiare altri dolci. E abbiamo un risparmio di calorie.
Un altro suo libro si intitola Siamo gonfi, non siamo grassi: ci spiega in che senso?
Ci sono persone che tante volte vengono da me e mi dicono di essere gonfie. Allora io sono un po’ cattivo [ride ndr], li faccio sedere sul lettino e dico: ‘Prendiamo un po’ quest’aria tra le mani’. E così comprendono che si tratta di ciccia. Esistono comunque delle diete che combattono il gonfiore addominale e ne parlo anche in quest’ultimo libro. Ci sono infatti degli alimenti che fermentano nel nostro intestino e producono quel fastidioso gonfiore, oltre a farci digerire a fatica. Bisognerebbe anzitutto capire quali sono gli alimenti che ci fanno male, poi esiste una tabella definita dalla letteratura scientifica che indica quali cibi normalmente producono fermentazione. Però è anche molto soggettivo. Tutti sanno che in genere fagioli, lenticchie, piselli fermentano. Così come quantità eccessive di cereali integrali, grandi contenuti di lattosio, i dolcificanti. Però è tutto individuale. Questo vale non solo per il gonfiore, ma anche per la ritenzione idrica. Ci sono alimenti che la producono e altri che la combattono.
Lei ha parlato di cereali integrali: oggi si insiste molto nel privilegiarli. Che ne pensa?
La corretta alimentazione ci dice che noi dobbiamo preferire il cibo non raffinato, quindi integrale. Certamente, però, anche troppo cibo integrale non va bene. Va sempre messo tutto nella bilancia. Quindi, sì al cibo integrale rispetto a quello raffinato, ma non bisogna esagerare.