Intervista a Cristiano Malgioglio: “Sto scrivendo un libro. Io e Barbara D’Urso? Ci conosciamo da sempre”

INTERVISTA ESCLUSIVA - Abbiamo trascorso una mattinata di quarantena in compagnia di Cristiano Malgioglio a parlare di televisione, dell'amicizia con Barbara D'Urso e della sua passione segreta per Channing Tatum

Pubblicato: 12 Maggio 2020 20:06

Andrea Bertolucci

Giornalista esperto di Lifestyle

Classe 1990, Andrea Bertolucci è un giornalista e autore specializzato in cultura giovanile, lifestyle, società ed economia dell’intrattenimento. La sua attività professionale lo ha avvicinato negli anni ad alcune tra le principali redazioni televisive e web nazionali. Andrea è considerato uno dei maggiori esperti di cultura Trap nel nostro Paese.

Cristiano Malgioglio è – senza ombra di dubbio – uno dei personaggi più amati della televisione italiana. I suoi video sono tra i più apprezzati sui social (soprattutto quelli legati alle sue partecipazione ai reality) e la sua immagine è diventata talmente iconica, da essere spesso utilizzata per creare i meme più divertenti che circolano in rete.

Eppure, Malgioglio non è soltanto quel personaggio televisivo stravagante ed estroverso che ci fa divertire nei salotti e nei reality. Soprattutto i più giovani non sanno che Cristiano è accolto fra le figure di spicco della musica italiana, avendone scritto alcune tra le pagine più belle. Moltissime canzoni di Mina – come la struggente “L’importante è finire” – sono infatti sue, allo stesso modo di tanti altri brani di Giuni Russo, Iva Zanicchi e tante altre interpreti che hanno reso grande la musica italiana.

In questo periodo di quarantena – “la detesto, l’ho presa male fin dall’inizio” – Cristiano è una “casalinga disperata“, che trascorre le sue giornate tra la la cucina e la lavatrice, spesso con scarsi risultati, come dimostra anche durante questa intervista: “Mentre parlavo con te mi sono dimenticato di mettere il calore a 10 e l’ho messo a 60. Per cui ho rovinato tutte le maglie, mi ricorderò a lungo di questa intervista. Per fortuna che non sono nata donna e non ho un marito. Anche se un amante mi avrebbe sicuramente fatto comodo”.

La tua amica Barbara D’Urso si è parecchio arrabbiata con chi non sta rispettando le regole durante “la Fase 2”.
Sono pienamente d’accordo con lei: c’è ancora troppa gente in giro senza mascherina. Bisognerebbe dargli mille euro di multa immediatamente.

A proposito di Barbara, le hai appena fatto una sorpresa in diretta.
Sì, le ho fatto una telefonata all’improvviso perché avevamo litigato e volevo farle gli auguri per il compleanno. Lei all’inizio non ha riconosciuto la mia voce, dato che ho stretto due dita al naso e – senza neanche parlare – ho iniziato a cantare “Happy Birthday”.

Perché era arrabbiata con te?
Lo è ancora adesso, perché ogni tanto le dico delle bugie. Ma di quelle stupide, quelle che io chiamo “bugie bianche”: per esempio le dico che ieri avevo un vestito giallo e poi lei scopre che il vestito era rosso. Oppure le dico che non sono andato a mangiar fuori e scopre poi da altri che in realtà sono uscito. Si arrabbia da morire e mi mette in castigo.

E’ una che se la lega al dito, Barbara?
No, per niente, è una donna stupenda. Mi vuole tanto bene e io a mia volta gliene voglio un sacco. Di fatto, ci conosciamo da sempre ma ci frequentiamo da quando lei è venuta a vivere a Milano. Prima viveva a Roma, perché lavorava di più nel cinema: già la conoscevo, ma non avevamo ancora il rapporto di frequentazione che abbiamo adesso. Barbara è stata la prima persona che mi ha riportato a Mediaset, dopo ventiquattro anni che non ci mettevo piede dato che lavoravo in Rai. E’ una donna molto generosa e soprattutto adoro il fatto che mi tratta come un bambino, perché in fondo io sono un bambino: mi piace essere sgridato, sculacciato…ho bisogno che il mio lato infantile venga nutrito.

Tu che sei uno dei personaggi più amati della tv italiana, in che modo pensi che questo virus cambierà la televisione e la produzione dei vari format?
Non solo cambierà il modo di fare televisione, ma anche quello di girare i film, di creare musica e di produrre qualunque tipo di spettacolo. Tutti sono fermi e sono fermo anche io, che avrei dovuto incidere uno dei più grandi successi musicali di tutta la mia carriera: non si può girare il video, non si può fare la promozione, non si può andare il televisione. Se penso a tutti i ragazzi che hanno partecipato al Festival di Sanremo o ad Amici, che avrebbero potuto lavorare un sacco quest’estate e dovranno invece aspettare chissà quanto, prima di poter iniziare di nuovo a lavorare. Senza contare tutti i tecnici e gli addetti ai lavori: c’è un mondo dietro alle grandi produzioni.

Tra queste sicuramente il Grande Fratello Vip, che però senza di te quest’anno non è stato lo stesso.
Alfonso ha fatto un gran bel lavoro, anche se tutti erano lì a cercare spasmodicamente qualcosa che fosse fuori posto e non andasse bene. E invece è stata un’edizione meravigliosa, il cast che ha scelto era giusto e sono contento che ora torni di nuovo a metà settembre con il GF Vip. Invece io e Barbara purtroppo non faremo nessun Grande Fratello Nip…pazienza. I tempi cambiano anche per la televisione, con la speranza che questa epidemia finisca presto.

Eppure qualcuno sta iniziando a pensare a Sanremo 2021.
Va benissimo pensare a Sanremo 2021, ma prima bisognerebbe pensare a trovare un vaccino. Se andiamo avanti così, che Sanremo possiamo fare?

Forse uno in cui cantanti si esibiscono dalle proprie case.
A questo punto dovremmo allora ripensare anche al Festival di Venezia, così come a tutte le mostre e le esibizioni culturali che hanno reso grande il nostro Paese. Parlavo l’altro giorno con il mio amico Amadeus e mi fa: “Pensa Cristiano, avevamo fatto l’ultimo dell’anno assieme: un successo strepitoso. Sanremo? Un successo strepitoso. E adesso? Come se non fosse successo niente”. E’ vero, se ci pensi: tutto quello che passa adesso “di leggero” in televisione, viene messo in secondo piano. La gente vuole conoscere giustamente notizie e informazioni sul Coronavirus, per cui non trovo che farmi vedere tanto in questo periodo sarebbe la scelta giusta. Ogni notte, prima di andare a dormire, prego perché vorrei risvegliarmi senza questa pandemia.

Sei molto credente?
Sì, la prima cosa che voglio fare appena finirà questo incubo, è quella di andare in pellegrinaggio a Fatima. Sono molto cattolico, ma vado poco in chiesa. Credo molto nella Madonna, che mi dà l’immagine della madre, di mia madre: mi fa sentire bene.

Che donna era tua madre?
Bellissima, attuale e con una mentalità molto aperta. Se mia madre oggi fosse viva, sarebbe la donna più moderna d’Italia. Era una persona molto affettuosa, per niente gelosa e soprattutto era stupenda.

Tuo padre invece?
Lui era molto più ombroso, però è stato un grande padre. Quando ero ragazzino si preoccupava perché nella mia stanza avevo ritagliato i giornali e appeso le foto di Marlon Brando. E mia madre – poverina – gli diceva: “Lascialo stare, crescendo cambierà”. E invece non sono cambiato, ho solo cambiato le preferenze per gli attori: ora non è più Marlon Brando, ma è Channing Tatum.

Hai le sue foto appese in camera?
Sì, ne ho tantissime, ma le toglierò presto perché ha tagliato i capelli e non mi piace più. So che Silvia Toffanin stava organizzando di farmelo incontrare in diretta a Verissimo, ma poi è arrivato questo maledetto virus e ha rovinato tutto.

Come mai ti piace così tanto Channing Tatum?
Assomiglia moltissimo ad un mio ex ragazzo, con il quale ho avuto una storia bellissima.

Tra gli attori italiani di oggi, c’è qualcuno che ti piace?
Nessuno, non ho una passione estetica per gli attori italiani di oggi. Per me gli uomini belli erano quelli come Marcello Mastroianni.

A proposito di cinema, non hai mai pensato di recitare in un film?
Mi hanno chiamato in tanti per un cine-panettone, ma ho sempre rifiutato: non li farei per nessuna ragione al mondo. Una volta un regista mi ha invitato a chiedere la cifra che volevo, ma ho comunque declinato perché avrei fatto la caricatura di me stesso. Ho fatto invece volentieri un cameo nel film “Viva l’Italia” di Massimiliano Bruno, dove ho recitato nella parte del sindaco al fianco di Ambra Angiolini. Il mio sogno sarebbe quello di recitare in un film di Pedro Almodovar e avrei anche avuto l’occasione di fare il provino per “La mala educacion”. Mi avevano contattato e io ero già pronto a partire, solo che dei miei amici mi hanno messo in guardia che poteva trattarsi di “Scherzi a parte”. E io stupido non ci sono andato, ho perso un treno. Probabilmente non sarebbe successo nulla, però nella vita mai dire mai.

Potresti iniziare con Ferzan Ozpetek, che è un bravissimo regista ed è considerato l’Almodovar italiano.
E’ molto bravo e poi usa anche spesso le mie canzoni nei suoi film. Se mi vuole, io ci sono.

 

Facciamo un passo indietro: è vero che sei stato tu a far conoscere una delle coppie più belle del cantautorato italiano, quella tra Fabrizio De André e Dori Ghezzi?
Sì, una semplice presentazione ed è nato l’amore. Ero con Dori, l’ho presentata a Fabrizio ed è subito nato il colpo di fulmine.

Il famoso colpo di fulmine, oggi esiste ancora?
Oggi credo più al colpo di sciatica che al colpo di fulmine.

Un’altra coppia meravigliosa è quella di Albano e Romina, ai quali hai scritto il pezzo che hanno portato quest’anno come ospiti a Sanremo.
Deliziosi, tutti e due. Romina è una donna stupenda, molto solare e allegra. Ci sentiamo spessissimo in questo periodo, entrambi mandiamo un sacco di messaggi. Purtroppo anche loro non hanno potuto fare una grande promozione a questa canzone dopo il Festival.

Ora che Albano si è riavvicinato alla Lecciso, come l’ha presa Romina?
Questi sono dei problemi loro, quando io sento Romina parliamo d’altro. I rapporti sentimentali appartengono a loro, ognuno si gioca la vita come vuole. Loredana è una brava donna, anche lei amica mia ed è bello che ci sia stato questo ritorno. I ritorni di fiamma sono sempre belli, anche se io credo poco a tutto questo.

Oltre al pezzo che hai scritto per Albano e Romina, stai lavorando anche a nuova musica?
In questo periodo ho scritto un po’ di canzoni nuove, ma mi sto concentrando soprattutto sulla scrittura di un libro, la cui idea mi accompagna ormai da anni. Non parla della mia vita, non è un’autobiografia: non voglio fare come tutti oggi che si inventano scrittori e poi non vendono neanche una copia.

Che tipo di lettore è Cristiano Malgioglio?
Adesso sto leggendo “Le ali della vita” di Vanessa Diffenbaugh, una scrittrice che avevo già apprezzato ne “Il linguaggio segreto dei fiori”. Prima di questo, ho letto un altro libro che mi è molto piaciuto: “Che tu sia per me il coltello” di David Grossman. Tutte letture molto particolari e impegnate, un altro libro che ho letto di recente e che mi è molto piaciuto è “Incesto” di Anaïs Nin: se io dovessi paragonarmi ad una donna mi paragonerei a lei. Ha un erotismo pazzesco, spudorato. Racconta storie simili a quella alla quale sto lavorando anche io nel mio libro.

Oltre al libro, stai lavorando ad altri progetti?
Il disco, che è già pronto. Anche se non penso uscirà quest’estate, molto più probabilmente l’anno venturo. Aspettiamo momento migliori, se nella vita sai aspettare troverai sempre i momenti giusti. Devi saper seminare bene per poter fare questo lavoro, ecco perché dico ai ragazzi di non avere mai fretta nella vita. Tutti che mi dicono “vorrei fare il modello”, “vorrei fare il Grande Fratello”, “Vorrei fare una canzone” e chi più ne ha, più ne metta. Io non sono un ufficio stampa, è impossibile star dietro a tutti. Ti giuro, ormai su Instagram ricevo trecento richieste di video-saluti al giorno. Non posso passare la mia vita con il cellulare in mano, non ho il tempo di accontentare tutti.

Si offendono se non gli mandi i saluti?
No, gli mando un cuore e basta. Niente video.

Si accontentano del cuore, quindi.
Non so se si accontentano, ma va bene così. Poi in questo periodo di quarantena a casa non sono pettinato giusto, non sono truccato giusto, dovrei aggiustarmi ogni volta e diventa un problema.

La tua immagine è diventata molto virale sui social.
Ho un pubblico davvero meraviglioso, di cui molti sono giovanissimi che si divertono con i miei video, soprattutto quelli dentro la casa del Grande Fratello. Alcuni di questi video – per esempio su Instagram – hanno superato il milione di visualizzazioni e per questo diversi brand mi hanno chiesto di fare la pubblicità ai loro prodotti, ma non amo queste attività da influencer. Io nella vita sono come appaio, quando poi vado in scena mi trasformo e, a seconda del programma in cui mi trovo, mi sdoppio. Nel privato sono invece la persona più normale del mondo ed è forse questo uno dei motivi per cui alla gente piaccio.

Visto che hai citato le fashion blogger, cosa pensi di Chiara Ferragni?
Non la seguo ma mi sembra una brava ragazza, però dovrei conoscerla per poterlo dire con certezza. Ho conosciuto invece la madre, che è venuta a promuovere il libro da Piero Chiambretti. Pensa che carina, non ha messo neanche il nome “Ferragni”, ma è uscita con il suo nome e cognome.

Chiambretti come sta, l’hai sentito in questi giorni?
Sì, ci mandiamo spesso dei messaggi. Non so però se torneremo ad ottobre a fare il programma, in questo momento non si sa niente. Vorrei soltanto uscire, scappare, andare via, partire. E la televisione adesso può aspettare: se arrivano delle proposte che mi piacciono, bene. Altrimenti pazienza, non sono di quelli ossessionati dalla tv.

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