Vittoria di Svezia: la sua favola dimostra che l’amore vince su tutto

L'anoressia e i disturbi alimentari, la paura di diventare Regina e poi ancora la malattia del marito: storia di una ex principessa triste che ha cambiato il suo destino

Pubblicato: 24 Luglio 2020 10:28Aggiornato: 11 marzo 2024 15:42

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Puoi nascere in un castello e con una corona che aspetta solo di essere indossata, ma se non riesci ad accettare che qualcuno abbia già deciso il tuo destino, il tuo sogno rischia di trasformarsi in un incubo. Ed è questo quello che è successo a Vittoria di Svezia, che oggi – nonostante un percorso non privo di ostacoli – è una donna serena ed equilibrata. Lei che ha dovuto lottare contro i disturbi alimentari, sempre lei che travolta dall’ansia non riusciva a spiccare il suo volo.

Ecco perché la sua storia ci piace, perché sa di vita vera, di paura e insicurezze, di rinascita di coraggio. Di scelte e di libertà. Di fragilità, come quelle legate all’anoressia e ai disturbi alimentari, alla paura di diventare regina e poi, ancora, a quella legata alla malattia del marito.

Eppure, quell’ex principessa triste che sembrava condannata a un destino che altre, prima di lei, avevano seguito e perseguito, è rinata. Lo ha fatto grazie all’amore e alla speranza, lo ha fatto costruendo una nuova e straordinaria favola. Questa è la sua storia.

Vittoria di Svezia: c’era una volta una principessa triste

A guardare Vittoria di Svezia, 46 anni, possiamo tutte concordare sul fatto che no, davvero non le manca niente. Ha una famiglia reale, un titolo ereditario che attende solo di essere riscattato e due splendidi bambini. Ma basta fare qualche passo indietro, e scandagliare la sua storia personale, per renderci conto che in realtà la felicità non ha nulla a che vedere con quello che si possiede.

L’ansia attuale che la perseguita, a causa del ruolo da regina che un giorno ricoprirà, è un tasto dolente, di cui la principessa però non si vergogna. Lo strascico di una serie di esperienze che l’hanno segnata, ma dal quale è uscita più forte di prima, merito anche e soprattutto dell’amore.

Fonte: Getty
Vittoria e la famiglia al completo (Getty)

Ma facciamo un passo indietro per conoscere la storia di quella che per molto tempo è stata ribattezzata da tutti come “la principessa triste”.

Vittoria, figlia dell’attuale re di Svezia Carlo Gustavo XVI e della regina Silvia, è nata il 14 luglio del 1977, tempi in cui, al contrario di quanto possiamo immaginare, non era destinata a diventare regina. Tutto è cambiato nel 1979: con l’Atto di successione, la Costituzione svedese viene modificata in modo da estendere il diritto di successione anche alle figlie primogenite e non solo ai maschi. Vittoria, dunque, sarà la prossima regina.

Educazione e istruzione quindi seguono i protocolli reali, tuttavia Vittoria di Svezia frequenta democraticamente la scuola pubblica. Ma è durante gli anni dell’Università in Francia che il suo nome comincia a balzare da un tabloid all’altro, quando la giovanissima e futura Regina inizia a perdere molto peso, tanto da allarmare la famiglia e il popolo intero di Svezia.

La verità viene presto a galla: Vittoria è anoressica e senza vergogna lo comunica al mondo intero, per poi iniziare le dovute cure.

Nonostante la giovane edere al trono riesce, pur con non poca fatica, a risolvere i disturbi alimentari, l’ansia la perseguita. Tutta colpa del ruolo che incombe, dei paparazzi che la seguono ovunque e dell’impossibilità di scegliere un destino che, al contrario, è già stato deciso per lei dal suo cognome.

Una favola da scrivere

Le cose cambiano, improvvisamente e inaspettatamente, nel 2002 con l’incontro del suo grande amore, quello che le riempirà il cuore e le darà forti braccia e spalle larghe nelle quali rifugiarsi, sempre. L’erede al trono di Svezia si innamora del suo preparatore atletico, Daniel Westling, e dopo i primi anni di un fidanzamento segreto e vissuto all’ombra, nel 2007 esce allo scoperto.

Il Re cerca di opporsi, visto che Daniel non ha titoli nobiliari, ma alla fine cede. Non può fare altrimenti davanti a un sentimento così autentico. Vittoria di Svezia e il suo fidanzato però non hanno il lieto fine, non subito almeno. Insieme dovranno affrontare un’altra faticosa prova: la malattia di lui.

Nel 2009 Daniel subisce un trapianto di reni a causa dell’insufficienza renale: il donatore è suo padre Olle. La coppia supera anche questa disavventura, perché l’amore, quello vero, sa resistere a ogni tempesta.

E mentre nel resto d’Europa sono i principi a portare all’altare consorti non nobili (Kate Middleton, Letizia Ortiz, Sofia Hellqvist), Vittoria di Svezia inverte i ruoli e il 19 giugno del 2010 nella Cattedrale di Stoccolma convola a nozze con il suo Daniel.

Il matrimonio viene raccontato in tutto il mondo come un evento maestoso e scintillante, grandioso e secondo solo alle nozze di Carlo e Diana. Ma quello che colpisce i 1.200 invitati è l’amore, quello che straborda dagli sguardi e dalle parole della principessa e di suo marito.

Oggi, Vittoria di Svezia e Daniel Westling, sono genitori di due splendidi bambini, Estelle e Oscar. Una famiglia che, nonostante i benefici reali conduce una vita relativamente normale, non sottraendosi però agli impegni doverosi di un erede al trono.

La principessa che ci piace

Così, Vittoria di Svezia, ha riscritto la sua favola. Lo ha fatto con semplicità e genuinità. Lo ha fatto scegliendo un uomo del popolo e facendo dell’amore il punto di riferimento più importante della la sua vita, perché è questo sentimento che l’ha salvata. Ecco perché la principessa, nonché futura regina, ci piace tanto. Perché è la protagonista di una favola bellissima e reale.

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