Era il 1947 quando la relazione tra Leonilde Iotti e Palmiro Togliatti diventava di dominio pubblico: fu uno scandalo. Lui era sposato e lei era la prima presidente della Camera. Tante le maldicenze e le critiche nei confronti di quella relazione. Eppure, nonostante tutto, i due vissero un amore fortissimo e passionale, proprio come quello dei film. Insieme hanno abbattuto le convenzioni, combattuto contro i pregiudizi e i giudizi. E il loro sentimento immenso non si è mai spento.
Fu un amore clandestino, o almeno intimo e protetto. E nonostante i ripetuti tentativi reciproci di allontanarsi, l’uno dall’altra, non lo fecero mai. Così grande era quel sentimento che nulla e nessuno avrebbe mai potuto ostacolarlo, né gli altri, né loro stessi.
Chi era Nilde Iotti
Nata all’anagrafe Leonilde Iotti, ma conosciuta da tutti come Nilde, è stata al fianco delle donne partigiane, una paladina delle battaglie di emancipazione femminile. È ancora oggi una delle figure più importanti della storia italiana e della nascita della Costituzione.
Nilde Iotti è stata la prima donna, nella storia del nostro Paese, a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato: la presidenza della Camera dei deputati. Il suo incarico durò quasi tredici anni, dal 20 giugno 1979 al 22 aprile del 1992, ottenendo così un altro primato, quello del mandato più lungo come presidente della Camera dall’istituzione della Repubblica.
Sin dal suo esordio in politica, la Iotti ha dimostrato una particolare attenzione per l’uguaglianza di genere e le condizioni femminili. Entrò, infatti, a far parte della sottocommissione impegnata a preparare gli articoli dedicati ai diritti e i doveri dei cittadini, sostenendo la necessità di emancipare la donna all’interno della famiglia e della società. Il suo pensiero, attuale oggi più che mai nelle battaglie femministe, sosteneva la visione della donna come una cittadina di pari dignità, e non solo più come moglie e madre.
Nilde Iotti e Palmiro Togliatti: una favola contemporanea e scandalosa
Alla fine degli anni ’40 Nilde Iotti conobbe Palmiro Togliatti, pilastro del PCI. La loro storia è stata indissolubilmente segnata dalla passione: per la politica, per gli ideali condivisi che entrambi hanno portato avanti durante le loro carriere, e per quella storia che li ha uniti per diciotto anni, nonostante tutto e tutti, e che ha visto la fine solo davanti alla morte di Togliatti nel 1964.
Quella stessa storia però è stata inevitabilmente ostacolata dai giudizi della gente, dalle critiche e dalle imposizioni della legge. Anche i membri del partito si opposero per una serie di ragioni: Togliatti era già sposato, non con una donna di cui non si avevano notizie, ma con Rita Montagnana, esponente di spicco del Partito Comunista e della Resistenza. E i due avevano anche un figlio, Aldo. A questo si aggiungeva anche un particolare non di poco conto per l’epoca: Nilde era più giovane di Palmiro di 27 anni, e per la società del tempo erano davvero troppi. Per tutti ma non per loro che hanno deciso comunque di sfidare la legge e le convenzioni.
E anche se quella fede al dito non l’hanno potuta portare, quella che li legava risiedeva nei loro cuori. I due, infatti, hanno scelto di andare a vivere in un piccolo e umido appartamento all’ultimo piano di via delle Botteghe Oscure a Roma, già sede del PCI, per poi trasferirsi in un villino nel quartiere di Montesacro e continuare, fino alla fine dei giorni, la loro storia d’amore. Una relazione bellissima, la loro, consacrata poi dal desiderio di avere un figlio: insieme adotteranno Marisa Malagoli, la sorella minore di uno degli operai rimasti uccisi negli scontri della manifestazione modenese del 9 gennaio del 1950.
Un amore a prima vista
La storia tra Nilde e Palmiro è stata romantica, intensa e anche un po’ folle. Una favola contemporanea che va assolutamente a contrasto con l’immagine austera e ferrea che contraddistingueva la prima presidente della Camera e con la reputazione di quell’uomo tutto d’un pezzo quale era Togliatti. E come le più belle storie d’amore, anche la loro è nata così, con un colpo di fulmine.
Nilde aveva 26 anni e indossava un vestito a fiori con un colletto bianco di pizzo. Togliatti la vide e ne rimase folgorato. Chiese subito chi era quella donna. I due si parlarono, iniziarono a conoscersi e si innamorarono. Nel 1948, dopo l’attentato di luglio, decisero di uscire allo scoperto sfidando l’opinione pubblica, la legge e il partito in cui hanno creduto e investito tutte le loro vite.
“Forse è bene che tronchiamo “– scriveva lei nel 1947, quando la loro storia era cominciata da poco e ancora segreta – “I problemi che si pongono fra noi sono ormai troppi e troppo grandi”.
Una cassetta di legno custodita preziosamente nella sua casa, conteneva tutte le lettere d’amore scambiate tra i due negli anni, un carteggio che la stessa Iotti ha deciso poi di concedere al giornalista di Repubblica Michele Smargiassi. Documenti che rivelavano l’esistenza di un amore puro e sincero nei confronti del miglior dirigente comunista, che per lei era il migliore degli uomini, anche se apparentemente vietato. Un sentimento che ha dovuto resistere non solo agli attacchi esterni, ma anche a tutti i dubbi di coscienza e i rimorsi della stessa Leonilde.
Non ti lascio andare via, neanche se me lo chiede il partito
Togliatti combatterà con tutto se stesso per quell’amore, proprio come durante tutta la sua vita lottò per i suoi ideali. “Non ti lascio andare via, neanche se me lo chiede il partito”, scriveva il leader del PCI. E il partito glielo chiese davvero, arrivando addirittura a informare Stalin della crisi personale del segretario, con la speranza che un provvedimento nei suoi riguardi lo avrebbe mandato via dall’Italia. Qualcuno, addirittura, osò chiedere alla Iotti di farsi da parte e di lasciare il lavoro in politica.
Tutto il resto, però, è storia: il 20 giugno del 1979 Nilde Iotti divenne la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati. Gli anni passarono e Nilde e Palmiro continuarono le loro carriere politiche, e quella storia d’amore custodita preziosamente in quelle lettere riportate nel libro di Luisa Lama, Nilde Iotti. Una storia politica al femminile. Fu proprio Nilde a scegliere di rendere pubblico quel carteggio, affinché il pubblico conoscesse un aspetto nuovo, inedito e intimo di quella storia e di quell’amore che sfidò tutto e tutti per quasi un ventennio.
Il riconoscimento ufficiale di lei da parte del partito, in veste di compagna di Palmiro Togliatti, avvenne solo dopo la morte di lui. Ma non importava, perché lei lo sapeva che era sempre stata l’amore della sua vita. E questo bastava.