Nel tessuto intricato e vibrante della nostra nazione, ci sono storie che risuonano con un’eco potente, storie di tenacia, coraggio e innovazione. Eventi che hanno intrecciato la trama della cultura italiana, rendendola ricca e preziosa.
Non possiamo permetterci di dimenticarle, né tantomeno le persone che le hanno vissute, perché sono loro che hanno reso grande il nostro Paese.
Oggi vogliamo celebrare una di loro, Laura Bassi, una donna di straordinaria intelligenza e spirito indomabile, una pioniera nella scienza e nell’educazione.
È diventata la prima in Europa a ottenere un dottorato in filosofia e la prima a essere nominata docente universitario. Il suo lavoro ha aperto la strada per le generazioni future, dimostrando che l’intelletto e l’ambizione non conoscono genere.
Indice
Laura Bassi: una brillante luce nella scienza italiana
Laura Maria Caterina Bassi, nasce il 29 ottobre 1711 a Bologna, una città dal grande fervore culturale, che fornisce l’ambiente ideale per la sua crescita intellettuale. Suo padre, un avvocato di professione, gioca un ruolo fondamentale nel trasmetterle l’amore per l’apprendimento. Questa combinazione di influenze ambientali e familiari getta così le basi perché diventi una delle menti più brillanti del suo tempo.
Fin da piccola, Laura dimostra una voglia insaziabile di imparare. L’amore per lo studio è per lei una fonte di continua ispirazione, alimentando il suo desiderio incessante di crescere e migliorare. Il suo interesse è vasto e variegato, ma la filosofia occupa un posto speciale nel suo cuore, affascinandola con profonde riflessioni e intricati ragionamenti. Durante gli anni di formazione, Laura ha la fortuna di essere istruita dal dottor Gaetano Tacconi, medico di famiglia. Questo rapporto si rivela determinante per il suo sviluppo intellettuale. Tacconi, consapevole del suo, le offre un’istruzione rigorosa e approfondita, che segna inevitabilmente il suo cammino verso un futuro prestigioso.
È il 17 aprile del 1732 quando, nell’anfiteatro di anatomia dell’Archiginnasio nel Palazzo Pubblico di Bologna, si svolge un evento straordinario. Laura, non ancora ventenne, si alza per affrontare un pubblico composto da letterati, professori e religiosi, sostenendo la disputa De universa re philosophica. Con una padronanza della materia fuori dal comune, risponde alle domande di cinque eminenti studiosi, articolando i suoi argomenti con tale eloquenza e profondità da suscitare l’ammirazione di tutti i presenti.
Il successo di Laura non è solo un trionfo personale, ma segna una svolta epocale per l’intera comunità. Infatti, i cittadini, riconoscendo l’unicità di ciò che era accaduto, si uniscono in una festa collettiva di gioia e orgoglio. Come risultato di questa celebrazione, le viene conferita una cattedra universitaria in filosofia, un ulteriore riconoscimento del suo valore e delle sue competenze accademiche. L’incarico non solo consolida il suo status di figura di spicco nel campo della filosofia, ma rappresenta anche un progresso chiave per l’educazione e l’emancipazione delle donne.
Nel 1738, Laura Bassi si unisce in matrimonio con Giuseppe Veratti, un rispettato medico del tempo. Da questo solido legame nascono ben otto figli. Ma, nonostante le numerose responsabilità legate alla maternità, Laura non metterà mai da parte il suo amore per la ricerca e gli studi.
La passione per la scienza e l’istruzione
Gli interessi di Laura Bassi non si limitano solo alla filosofia. Dimostra una straordinaria versatilità intellettuale, con competenze in discipline come logica, algebra, geometria e metafisica.
Inoltre, la sua vasta erudizione è arricchita anche dalla sua abilità nel greco, latino e francese, competenze linguistiche che le consentono anche di partecipare attivamente al dialogo scientifico internazionale del suo tempo, vantando la stima da parte di filosofi e ricercatori sia italiani, sia stranieri.
Infatti, la sua intensa attività accademica le apre le porte a un mondo di menti brillanti, permettendole di entrare in contatto con alcuni dei più rinomati studiosi dell’epoca. Tra questi, spiccano le figure di Voltaire, uno dei massimi esponenti dell’Illuminismo, e del giovane Alessandro Volta, futuro inventore della pila elettrica.
Nel 1749, Laura istituisce nella sua abitazione privata una Scuola di Fisica Sperimentale. Questo luogo non è solo una scuola, ma un centro di ricerca che avrebbe cambiato il volto della scienza, attirando l’attenzione di tutta l’Europa. Nonostante la sua indiscutibile importanza, ci vollero molti anni perché il suo valore venisse pienamente apprezzato.
Solo nel 1776, il Senato le conferisce la cattedra di Fisica sperimentale presso l’Istituto delle Scienze, un riconoscimento che amplifica ulteriormente la sua fama e la sua influenza. Non è solo una docente, ma una vera e propria leader, una guida per i suoi studenti. Conduce le sue lezioni con un’attenta combinazione di teoria e pratica, dimostrando con competenza e scrupolo il potere dell’apprendimento sperimentale.
Il contributo di Laura Bassi alla fisica newtoniana
Laura Bassi apporta contributi significativi alla diffusione della fisica newtoniana e non aristotelica, sfidando gli insegnamenti convenzionali delle università dell’epoca. Grazie al suo acuto ingegno e alla sua padronanza del calcolo differenziale, si cimenta con successo nel complesso studio del moto di sistemi a più corpi, affrontando sfide che richiedevano l’uso di strumenti matematici innovativi.
Inoltre, la sua influenza si riflette anche negli studi sul moto dei fluidi e dell’elettricità. Con una serie di esperimenti accuratamente eseguiti, Laura dimostra l’importanza di introdurre ulteriori parametri esplicativi per ampliare l’applicazione della legge di Boyle, una scoperta che ha avuto un impatto notevole nella fisica.
Inoltre, getta le basi per ulteriori sviluppi nel campo dell’elettromagnetismo, avanzando l’ipotesi dell’esistenza di una relazione diretta tra il campo elettrico e il campo magnetico. Insieme a suo marito Giuseppe Veratti, conduce anche esperimenti per studiare le proprietà della polvere da sparo, ricerche che hanno contribuito ad approfondire la nostra comprensione di questa sostanza e delle sue applicazioni pratiche.
La sua abilità nel proporre nuovi metodi di calcolo, unita alla capacità di mettere in discussione e ampliare le teorie esistenti, hanno reso Laura Bassi una figura di spicco nella storia della scienza, il cui lavoro continua ad avere un’influenza ancora oggi.
Muore il 20 febbraio 1778, lasciando un vuoto incolmabile. Un cratere sul pianeta Venere porta il suo nome, un tributo eterno alla sua presenza luminosa e al suo contributo indimenticabile alla fisica. Inoltre, un asteroide scoperto nel 1991, situato nella fascia principale del sistema solare, è stato battezzato 15742 Laurabassi, omaggi celesti e potenti promemoria dell’impatto duraturo di una donna che ha osato sognare oltre i confini del suo tempo.