Eleanor Roosevelt attivista e First Lady del mondo

È stata una rivoluzionaria. Una First Lady autonoma e indipendente al fianco di un uomo potente, e mai un passo indietro. È stata "la donna che ha creato il 32° presidente degli Stati Uniti"

Pubblicato: 12 Novembre 2021 14:09

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Probabilmente, a volerli cercare superficialmente, quei fili che intrecciano le vite di Eleanor Roosevelt, Jill Biden, Melania Trump e prima ancora Michelle Obama, solo per citarne alcune, ci sembrerebbero invisibili. Tuttavia la storia di queste donne è intrinsecamente collegata dallo stesso destino, quello di essere First Lady.

Un ruolo, questo, che richiede a chi lo indossa autonomia, autorevolezza e presenza. Un onere e un onore che è arrivato ai giorni d’oggi, così come lo conosciamo, grazie a Eleanor Roosevelt, prima First Lady attivista della storia, nonché una delle donne più autorevoli, coraggiose e influenti di tutto il Novecento.

E guai a pensare che il suo sia stato solo un ruolo di riflesso a quello di suo marito. Eleanor Roosevelt ha fatto molto di più: ha sostenuto e promosso la linea politica del presidente Franklin Delano Roosevelt e si è imposta come una figura autonoma al fianco di un uomo, e mai un passo indietro.

Eleanor Roosevelt, la biografia

Eleanor Roosevelt è stata la prima First Lady statunitense ricoprendo il ruolo dal 1933 al 1945, in qualità di moglie del presidente Franklin Delano Roosevelt. Ma è stata anche la prima donna ad assumere un incarico ufficiale, quello svolto presso presso l’Office of Civil Defense.

Nata a New York l’11 novembre del 1884, Eleanor è figlia di Anna Rebecca Hall e Elliott Bulloch Roosevelt, il fratello del presidente Theodore Roosevelt. Rimane orfana a soli 10 anni e viene affidata così alle cure della nonna materna. Tuttavia non sono anni facili per la ragazza che si ritrova a combattere contro le ostilità della famiglia Hall. È a quel punto che la zia paterna la prende con sé.

Eleanor conosce così Franklin Delano Roosevelt, suo cugino e futuro marito. Sin dai tempi della scuola, frequentata a Londra, si interessa alle questioni femminili, alla parità di genere e alle libertà umane. Una volta tornata a New York inizia a frequentare suo cugino. I due si innamorarono e si fidanzano, nonostante il giudizio inquisitorio della madre di Franklin.

Per lei, Eleanor non è abbastanza brillante per stare al fianco di suo figlio. A nulla, però, valgono le opposizioni e i tentativi di tenere lontani i due ragazzi: il 17 marzo del 1905 Eleanor e Franklin si sposano, e dalla loro unione nascondo sei bambini.

Dopo il matrimonio la futura First Lady degli Stati Uniti lascia alla suocera il potere decisionale della vita coniugale, tuttavia nel 1921 accade qualcosa che cambia il destino dell’intera famiglia. Franklin contrae la poliomielite ed è costretto, apparentemente a rinunciare a tutti i suoi sogni. Per la famiglia, ormai, la sua carriera politica è finita. Per tutti ma non per sua moglie.

Resta al suo fianco, giorno dopo giorno, spingendolo a continuare a perseguire i suoi obiettivi, e ci riesce. Ce la fanno entrambi. Franklin Delano Roosevelt diventa prima Governatore di New York e poi 32° Presidente degli Stati Uniti d’America.

Eleanor Roosevelt, First Lady e attivista

Dove Iniziano, dopo tutto, i Diritti Umani Universali? In piccoli luoghi, vicino a casa, così vicini e così piccoli che non si possono vedere su nessuna carta del mondo. Eppure si tratta del mondo della singola persona, il vicinato in cui vive, la scuola o università che frequenta, la fabbrica, la ditta o l’ufficio in cui lavora. Questi sono i luoghi in cui ogni uomo, donna e bambino cercano giustizia, opportunità e dignità uguali, senza discriminazione. A meno che questi diritti non abbiano un significato in questi ambiti, essi avranno poco significato altrove. Senza attività coordinate dei cittadini per far sì che questi diritti vengano seguiti nel proprio ambiente, cercheremo invano progressi nel più vasto mondo.

– Eleanor Roosevelt, moglie del presidente degli Stati Uniti, Franklin D. Roosevelt, presidente e membro della Commissione delle Nazioni Unite

Quando Franklin Delano Roosevelt ottenne la carica presidenziale, dal 1933 al 1945, Eleanor Roosevelt divenne la prima First Lady attivista. Non promuove solo le idee politiche del marito, ma è lei stessa a portare avanti le sue. Parla con il pubblico, si schiera dalla parte dei giovani e delle donne. È grazie a lei che suo marito crea il National Youth Administration volto a finanziare gli studenti e la formazione di uomini e donne.

La parità dei diritti è forse l’argomento che più le sta a cuore, così lavora a stretto contatto con le organizzazioni che combattono per riconoscere l’uguaglianza di ogni etnia. Nel 1939 sceglie di allontanarsi dall’organizzazione femminile Figlie della Rivoluzione Americana per protestare contro la scelta di non far cantare l’artista nera Marian Anderson nella sala concerti di Washington .

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Eleanor Roosevelt

Con la morte di suo marito, avvenuta il 12 aprile del 1945, il ruolo di First Lady fu naturalmente affidato a un’altra, ma Eleanor Roosevelt non perse mai la sua influenza sul popolo americano. Continuò a lavorare duramente fino alla fine dei suoi giorni spendendosi per gli altri. Diventando la rappresentante dei Diritti Umani presso la Commissione delle Nazioni Unite.

È stata ispiratrice e promotrice di quella famosa Dichiarazione, diventando poi il simbolo della libertà e dell’uguaglianza di tutti i cittadini, indipendentemente dall’etnia, dal credo religioso o dal colore. Le sue parole hanno ispirato il mondo intero, ieri e oggi. Così Eleanor Roosevelt è diventata la First Lady del mondo.

Eleonor si spegne a 78 anni, il 7 novembre 1962, continuando a dedicare la sua vita, fino alla fine, alle cause dei diritti umani.

First lady ieri e oggi: come il mondo è cambiato grazie a Eleanor Roosevelt

La biografia di Eleanor Roosevelt ci fa comprendere quanto il suo ruolo e la sua intera attività sono state funzionali e significative per la storia d’America e di quella di tutto il mondo. È stata la prima donna, moglie di un presidente, a guadagnare autonomia, indipendenza e influenza.

Ha combatutto ogni giorno per affermare i diritti civili, per proteggere i lavoratori e gli studenti. Si è interessata della povertà e ha tenuto sempre vivo un contatto con quello che era diventato il suo popolo tenendo una rubrica che veniva pubblicata su oltre 300 quotidiani d’America.

È apparsa in televisione, ha partecipato a convegni e a viaggi diplomatici da sola. È stata l’ispiratrice della dichiarazione universale approvata nel dicembre 1948. Non fu mai solo la moglie del presidente, e la sua vita in ogni aspetto ha contribuito a dare un significato e una nuova connotazione alla figura di First Lady che oggi conosciamo.

È stata una rivoluzionaria. È stata “La donna che ha creato il 32° presidente degli Stati Uniti”( Alistair Cooke).

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Eleanor Roosevelt e Franklin Delano Roosevelt

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