È assolutamente normale che con il tempo e l’uso frequente le tazze comincino ad accumulare macchie di tè. Soprattutto se non vengono lavate subito ma “lasciate per dopo”, per una questione di comodità e pigrizia. Da cosa sono causate le macchie? Dai tannini contenuti in questa bevanda amata in tutto il mondo e che conferiscono un forte colore al tè. I tannini antiossidanti e antinfiammatori che aiutano a modulare la flora batterica e a combattere il proliferare dei radicali liberi, i responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Qual è il tè che macchia di più? Indubbiamente il tè nero perché contiene una maggiore presenza di tannini e pertanto lascia più facilmente delle macchie. Queste sostanze polifenoliche sono presenti anche in altri tipi di tè come il tè bianco e nel tè verde, tra le varietà più apprezzate e pregiate. La differenza tra il nero, il verde e il bianco sta nel modo in cui vengono lavorate le foglie: tutte e tre provengono dalla stessa pianta, ovvero la Camellia sinensis.
Quali sono i rimedi più efficaci per togliere le macchie di tè dalle tazze? Ce ne sono diversi e possono essere utilizzate a seconda delle proprie esigenze. Si può optare per metodi naturali come il limone e l’aceto bianco o preferire qualcosa di più aggressivo come la candeggina o l’acido citrico. È bene ricordare, poi, che se il risultato non dovesse essere soddisfacente, le operazioni vanno ripetute oppure bisogna lasciare agire più a lungo i vari composti.
Indice
Bicarbonato di sodio
Il modo più semplice ed efficace per pulire le tazze in ceramica o porcellana è farlo usando il bicarbonato di sodio, da sempre molto utilizzato per le pulizie di casa. Nel caso di macchie di tè sulle tazze basta lavare prima la tazza a mano o in lavastoviglie. Subito dopo in una ciotola si deve preparare un composto mescolando parti uguali di bicarbonato di sodio e acqua. Poi aggiungere la stessa quantità di aceto bianco e sale. Le aree macchiate della tazza vanno inumidite e va applicata la pasta che si è ottenuta. È necessario utilizzare un panno morbido per strofinare la superficie fino a quando i segni non scompaiono del tutto. Quando le macchie di tè non sono più evidenti la tazza va lavata, ancora una volta, con acccortezza.
Limone
Con un limone bisogna strofinare l’interno della tazza, impregnando le pareti con il succo. In seguito va aggiunto del bicarbonato di sodio con il quale creare uno strato per coprire l’interno. Lasciare dunque asciugare per qualche minuto e rimuovere con un panno leggermente umido per poi lavare di nuovo la tazza.
Aceto bianco
Ottimo per condire i cibi, ma anche perfetto per pulire, sgrassare e togliere le macchie di alcuni oggetti. L’aceto bianco è particolarmente indicato per le tazze di porcellana. Per preparare il composto, basta mettere l’aceto in un pentolino. Aggiungere due dita d’acqua e accende il fuoco. Quando l’aceto risulterà caldo, va versato nella tazza di porcellana e lasciare agire la soluzione per tutta la notte: al risveglio le macchie saranno sparite senza sforzo.
Sapone di Marsiglia
Il sapone di Marsiglia è da sempre un valido aiuto per le faccende domestiche. Per rafforzare la sua efficacia si può aggiungere una punta di bicarbonato insieme a un cucchiaino di sapone. Mettere il composto dentro una tazza con acqua calda e far sciogliere il sapone. Mescolare i due elementi con un cucchiaino e attendere qualche minuto prima di verificare la loro efficacia. Passato il tempo, bisogna munirsi di una spugna, versare sopra un po’ di composto e strofinare la tazza.
Amido di mais
L’amico di mais può essere usato all’interno della tazza da smacchiare e va lasciato agire per qualche ora. Quindi strofinare tutto con delicatezza, con un panno morbido.
Candeggina
È sicuramente tra i buoni, vecchi, quanto sempre attuali e validi rimedi della nonna: per le macchie ostinate di tè (ma anche di caffè) sulle tazze si può usare un po’ di candeggina da sciacquare con estrema cura. Nello specifico va versato un litro d’acqua tiepida con un cucchiaino di candeggina in un recipiente di grosse dimensioni; immergere la tazza e lasciarla tutto il tempo necessario affinché le macchie scompaiano. Un’ora o tutta la notta, in base alle varie necessità.
Acido citrico
L’acido citrico è un anticalcare naturale e per questo viene utilizzato come disincrostante, come ammorbidente eco-sostenibile e come prodotto per la pulizia degli ambienti. Questo rimedio anticalcare è utile anche contro i segni lasciati dal caffè e dal tè: va riempita la tazza d’acqua calda, aggiunto un po’ di acido citrico e lasciar agire per un paio d’ore. Poi basterà ripassare i bordi con una spugna per ottenere un risultato perfetto.
Spugnetta metallica
Se le tazze sono di plastica è consigliabile utilizzare una spugnetta metallica, che rimuove facilmente le macchie di tè (da evitare invece nei modelli in ceramica o porcellana, che sono decisamente più delicati).
Lievito in polvere
Il lievito in polvere è un rimedio efficace: basta metterne un cucchiaino nella tazza o nel bricco, riempirli di acqua bollente, lasciar agire per un’ora e pulire i bordi con un panno (sempre umido).
Pastiglia per lavastoviglie o per pulire la dentiera
Basta prendere un pezzo di pastiglia per lavastoviglie, metterlo nella tazza e riempirla fino al bordo. Lasciare così agire per tutta la notte. Il giorno dopo va sfregato l’interno con una spugna, insistendo sui punti più colpiti, fino a rimuovere ogni traccia. Nel caso della pastiglia da dentiera la tazza va riempita d’acqua e aggiunto un pezzetto di pastiglia. Dopo un paio d’ore le macchie si saranno dissolte e infine va sciacquata a fondo la tazza.
Il miglior trucco per mantenere le tazze pulite
Il trucco indubbiamente più efficace per mantenere le tazze pulite è quello di prevenire. Per evitare che si accumulino queste noiose macchie è doveroso lavare la tazza con acqua calda subito dopo l’uso. In questo modo si proteggerà dal tè lo strato che protegge le tazzine. Anche se non si può lavare subito la tazza il risciacquo rimuoverà eventuali gocce persistenti di tè (ma pure di caffè). Una volta che questi residui sono spariti, non bisogna preoccuparsi della formazione di macchie.