10 piante che purificano l’aria in casa

Le piante in casa decorano, riducono lo stress e possono anche aiutare a purificare l’aria. Vediamo quali scegliere da coltivare in appartamento

Pubblicato: 15 Marzo 2022 13:13

Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Il potere purificante delle piante

Le piante purificano l’aria perché assorbono i composti presenti nell’ambiente, in particolare anidride carbonica, rilasciando ossigeno. Oltre all’anidride carbonica, le piante sono in grado di prelevare dall’aria circostante anche numerosi altri inquinanti ambientali presenti nei nostri appartamenti. Qualche esempio? Benzene, formaldeide, ammoniaca, particolato, xilene e tricloroetilene sono solo alcune delle sostanze che possiamo trovare sospese nelle abitazioni. Si tratta di composti che vengono rilasciati dalle vernici usate per colorare pareti e mobili, dalle colle utilizzati in falegnameria, dal traffico stradale, dalla combustione dei fornelli a gas della cucina, dai detergenti per le pulizie, dal fumo di sigaretta. In piccole quantità possono non rappresentare un grosso problema per la salute, ma sommando le numerose fonti di inquinanti, è facile che la loro concentrazione raggiunga livelli pericolosi provocando irritazioni delle vie respiratorie, tosse, mal di gola, arrossamento degli occhi, mal di testa, sonnolenza e confusione.

Per rimuovere le sostanze inquinanti che si accumulano in casa si possono però adottare alcune strategie efficaci:

Un aiuto in più può arrivare dalle piante d’appartamento, anche se il loro potere purificante in spazi chiusi è decisamente sopravvalutato. Se è vero che le piante sono in grado di purificare l’aria di casa, è vero anche che la loro capacità di assorbire sostanze dall’ambiente è limitata: secondo gli studi, infatti, per poter ripulire la casa da inquinanti ambientali sarebbero necessarie da dieci a diecimila piante per metro quadro, quantità che renderebbe le abitazioni delle vere e proprie giungle. Per trarre i maggiori benefici delle piante in casa possiamo però scegliere quelle con maggior potere purificante, che varia da specie a specie. Può darsi che non si ottenga una purificazione totale dell’aria in casa, ma di sicuro coltivare piante in appartamento apporta numerosi altri vantaggi legati non solo alla qualità dell’aria ma anche al loro impatto estetico e alla capacità di ridurre lo stress.

Quali scegliere

Tutte le piante sono in grado di assorbire inquinanti e anidride carbonica restituendo ossigeno ma alcune piante sono più efficienti di altre. La capacità di purificare l’aria dipende infatti dalla specie, dalle dimensioni e dalle caratteristiche della foglia. La scelta delle piante deve poi considerare anche lo spazio che si ha a disposizione e la propria esperienza in coltivazione. Nella scelta delle migliori piante che purificano l’aria si può dunque optare per le più semplici da coltivare, tenendo conto dello spazio disponibile.

Chi vive in appartamenti medio grandi può coltivare piante che purificano l’aria a foglia larga, che possono raggiungere dimensioni notevoli, perfette per il soggiorno o la camera da letto. Tra queste troviamo:

Se si ha poco spazio a disposizione è poco meglio optare per piante che purificano l’aria in casa che possono essere coltivate in vasi più piccoli, la cui crescita può essere quindi più facilmente controllata. Esempi di piante adatte a un davanzale, una mensola o da sistemare su un bel mobile sono:

L’elenco di queste dieci piante che purificano l’aria in casa include le specie più efficienti ma anche le più semplici da coltivare in appartamento, adatte anche a chi non ha per nulla il pollice verde.

Come curarle

Per avere piante in vaso longeve e in salute occorre seguire alcune semplici regole. Per prima cosa, le piante sono strutturate per rimanere ferme nello stesso luogo per tutta la durata della loro vita, adattandosi alle condizioni esterne. Spostare una pianta rappresenta dunque uno stress per la pianta stessa, che dovrà adottare strategie per adattarsi nuovamente all’ambiente e a differenti condizioni di temperatura, umidità e luce. Meglio quindi scegliere per le piante una posizione che sia definitiva e spostarle solo eventualmente durante i cambi di stagione. Se si ha a disposizione un balcone o un terrazzo ombreggiato, dalla primavera le piante possono essere collocate all’esterno, per poi riportarle in appartamento ai primi freddi, quando la pianta interrompe la produzione di nuove foglie. Nella scelta della posizione, ricordiamo che ogni pianta ha bisogno di molta luce e, in genere, non ama fonti di calore e correnti d’aria. Le piante andrebbero dunque collocate in un ambiente luminoso ma lontano da caloriferi, stufe, impianti di condizionamento.

Attenzione poi a irrigazioni e concimazioni: le piante vanno bagnate quando la terra nel vaso è asciutta, evitando ristagni nei sottovasi, e devono essere concimate dalla primavera all’autunno.

 

Fonti:

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