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Dolce o salata, la merenda piace a 31 milioni di italiani
Una volta era il bretzel (o pretzel), il noto biscotto salato preparato dai monaci europei proprio come premio da dare ai bambini che studiavano e imparavano a memoria la Bibbia (“pretiola”, “ricompensa” in latino, e da qui “pretzel”). La merenda principale, quella che proveniva direttamente dall’origine contadina, era il pane con l’olio, con il pomodoro o con il companatico. Tra le varianti dolci, la più diffusa e apprezzata era pane, burro e zucchero, o vino.
Che sia a metà mattina o pomeriggio, al lavoro, a scuola, oggi la merenda è un rito per 31 milioni di italiani. E se il 27% degli italiani ama alternare il dolce con il salato, per 3 italiani su 10 (34%) la merenda per eccellenza è quella salata, contro un 27% che alterna il dolce con il salato. A rivelare i gusti degli italiani in fatto di spuntini è la ricerca “Bresaola della Valtellina IGP, la vera icona del territorio tra tradizione e innovazione”, commissionata alla Doxa dal Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina all’interno della campagna “Destinazione Bresaola”, giunta alla seconda edizione per celebrare il legame del salume tipico amato da 38 milioni di italiani con il territorio in cui nasce.
I benefici della merenda
Il parere dei nutrizionisti è unanime: la merenda è un pasto estremamente importante che evita di attingere alle energie di riserva, riducendo i cali glicemici e migliorando il metabolismo. Diverse ricerche hanno provato che con 5 pasti si ha un miglioramento generale dei parametri metabolici (lipidici e glicemici) e un minor rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche e cronico-degenerative. Inoltre, uno studio condotto dalla Yale School of Public Health e pubblicato sulla rivista scientifica Pediatric Obesity mostra come gli studenti che fanno lo spuntino abbiano meno probabilità di essere in sovrappeso.
Merenda salata sana
Ma cosa portare in tavola affinché lo spuntino sia gratificante, ma allo stesso sano?
Una merenda sana dovrebbe coprire circa il 5-10% dell’energia totale della giornata e dovrebbe avere tre caratteristiche: pratica (meglio se monoporzione); gustosa; e fatta con ingredienti genuini e leggeri, per permettere all’organismo di riprendere le forze senza appesantirlo.
Per gli amanti della merenda salata, non c’è che l’imbarazzo della scelta: pane e pomodoro, pane e formaggio o ricotta, un pezzo di focaccia o un trancio di pizza. Anche se, come si evince dalla ricerca commissionata alla Doxa dal Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, per 4 italiani su 10 (41%) il must della merenda è pane e salumi, considerato un abbinamento sempre attuale.
Tra i salumi, la Bresaola della Valtellina IGP rappresenta un ingrediente di elezione: un panino di 40 grammi, accompagnato a 30 grammi di Bresaola della Valtellina IGP, fornisce 158 chilocalorie e permette di disporre del corretto apporto di proteine, ferro, zinco e vitamine del gruppo B.
Un mix di sostanze benefiche per l’organismo adatto in tutte le fasi della vita.
- Per i soggetti in crescita, consumare questo salume in corrette quantità significa infatti notevole apporto proteico (33,1%) ad elevato valore biologico, pochi grassi (2 g/100 g), poche calorie, gusto e appetibilità, tanto ferro e zinco altamente biodisponibili, buona fonte di vitamine del gruppo B.
- Un ingrediente ideale anche nella dieta per gli sportivi grazie al suo notevole apporto proteico (33,1%) ad elevato valore biologico, alla elevata quantità di amminoacidi ramificati, sali minerali per reintegrare quelli persi con l’esercizio e la sudorazione e buona fonte di vitamine del gruppo B.
- Ma anche le persone più mature possono giovarsi di questo alimento. Rappresenta infatti un supporto nutrizionale ideale contro la sarcopenia, presenta una buona masticabilità ed è estremamente digeribile. Infine i suoi micronutrienti come ferro, zinco e fosforo sono altamente biodisponibili e la buona fonte di vitamine B aiuta a prevenire il declino cerebrale.