Dieta Rina: – 25 kg in 3 mesi con la dieta disgiunta

Come funziona la dieta Rina, il regime alimentare rumeno dei 4 giorni disgiunti da ripetere per dimagrire senza troppe rinunce... e si arriva a ben 25 kg in pochi mesi

Pubblicato: 16 Dicembre 2023 12:06

Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

La dieta Rina è diventata famosa tra chi è in cerca di un dimagrimento importante perché permetterebbe di perdere fino a 25 kg in 3 mesi. Non si tratta quindi di una dieta lampo, sebbene la media del peso perso per ogni giorno di dieta non si discosti di molto da certi risultati promessi in quella tipologie di diete. Per definire la dieta Rina è invece il caso di parlare di dieta disgiunta, ovvero di una dieta che punta al dimagrimento attraverso la rotazione di alcuni gruppi di alimenti. Ecco come funziona nel dettaglio.

Cos’è la dieta Rina

La dieta Rina è un regime dietetico che arriva dalla Romania e che ha riscosso successo in tutto il mondo grazie alla possibilità di dimagrire senza conteggi calorici o stressanti pesate continue degli alimenti. Come anticipato nell’introduzione, si tratta di una dieta disgiunta che separa gli alimenti in gruppi e ne prevede un consumo a rotazione evitando ogni tipo di abbinamento. Sarà quindi impossibile per chi la segue abbinare proteine e carboidrati per chi la segue. Ma ecco come funziona nel dettaglio e perché promette un dimagrimento così importante.

Come funziona

Ma come funziona questa dieta disgiunta? Per prima cosa, è ammesso soltanto il consumo di alimenti appartenenti a queste categorie:

A questo punto si parte con l’alternanza: per tre mesi si dovrà ripetere questo ciclo di 4 giorni in cui il primo è dedicato al solo consumo di proteine, il secondo al solo consumo di carboidrati complessi, il terzo ai carboidrati semplici e il quarto alle vitamine. Ogni giorno, si dovranno anche bere almeno 2 litri d’acqua, mentre è previsto che una volta al mese si osservino 24 ore di digiuno per eliminare le tossine in eccesso e migliorare il funzionamento degli organi. In queste 24 ore detox è consentito solo il consumo di succhi di verdura e frutta, ma anche tè e tisane senza zucchero.

La dieta Rina, oltre a puntare sull’alternanza tra gruppi di alimenti, prevde che i pasti vengano consumati in fasce orarie piuttosto elastiche, ma definite:

La dieta disgiunta

La dieta disgiunta si basa sulla separazione dei nutrienti durante i pasti. L’idea è quella di evitare di assumere contemporaneamente carboidrati e proteine, in quanto si ritiene che questa combinazione possa rallentare la digestione e favorire l’accumulo di grasso corporeo. La dieta disgiunta prevede quindi pasti composti da un solo tipo di alimento, alternando ad esempio giorni in cui si mangiano solo carboidrati a giorni in cui si mangiano solo proteine. In questo modo, si cerca di stimolare il metabolismo e di favorire il dimagrimento.

Gruppo 1: proteine magre

Gruppo 2: carboidrati complessi

Gruppo 3: carboidrati semplici

Gruppo 4: vitamine

Dieta disgiunta: funziona?

Esistono diverse teorie e opinioni sulle diete disgiunte, ma poche sono le prove scientifiche a favore di questa pratica alimentare. Alcuni studi hanno dimostrato che questo tipo di dieta può portare alla perdita di peso a breve termine, ma non è ancora chiaro se i benefici siano duraturi nel tempo. Inoltre, alcune ricerche suggeriscono che la dieta disgiunta potrebbe essere associata a un aumento del rischio di malattie cardiache e diabete di tipo 2. Tuttavia, è importante notare che molti degli studi condotti finora sono stati eseguiti su un campione limitato di persone e non sono stati condotti su larga scala. In generale, è possibile affermare che la riuscita di questa tipologia di diete sia piuttosto dubbia.

Digestione e aumento di peso

La dieta disgiunta, nonostante non sia una buona opzione per perdere peso, si basa su un principio corretto. La digestione è un processo fondamentale per il nostro organismo, ma se non viene svolta in modo corretto, può portare ad un aumento di peso. Quando si mangia, infatti, il cibo viene scomposto in nutrienti e l’organismo li assorbe per utilizzarli come energia. Se la digestione non avviene in modo efficiente, i nutrienti possono essere immagazzinati sotto forma di grasso. È importante quindi prestare attenzione a ciò che si mangia e come si mangia per evitare spiacevoli conseguenze. Tra i fattori che influenzano la digestione e l’aumento di peso ci sono la quantità e la qualità del cibo ingerito, il ritmo dei pasti e lo stile di vita in generale.

Amici e nemici della digestione

Alcuni cibi rallentano la digestione, mentre altri la favoriscono. I cibi ricchi di grassi e proteine, come carne rossa, formaggi stagionati e fritti, possono richiedere ore per essere digeriti completamente. Al contrario, i cibi ricchi di fibre, come frutta e verdura, passano attraverso il sistema digestivo più rapidamente. In particolare, la frutta secca è un alimento che rallenta la digestione a causa dell’elevato contenuto di grassi e fibre. Inoltre, l’alcol può rallentare la digestione e causare gonfiore e indigestione. Per favorire invece una digestione più rapida, è consigliabile consumare alimenti come lo yogurt, che contiene batteri probiotici che aiutano a mantenere l’equilibrio del microbiota intestinale e migliorano la digestione. Anche i cibi piccanti possono aiutare a velocizzare la digestione grazie alla presenza di sostanze come la capsaicina che stimolano il metabolismo. Infine, bere acqua durante i pasti può aiutare a favorire la digestione in quanto diluisce gli enzimi presenti nello stomaco e facilita il processo di digestione. È importante sottolineare che ogni individuo ha un tasso metabolico diverso e quindi reagisce in modo diverso ai vari cibi.

Come migliorare la digestione

Una delle cose più importanti da fare è mangiare lentamente e masticare bene il cibo. In questo modo, si aiuta il corpo a digerire il cibo in modo più efficiente. Inoltre, è importante evitare di mangiare troppo velocemente o troppo tardi alla sera. Questo perché il corpo ha bisogno di tempo per digerire il cibo e se si mangia troppo vicino all’ora di andare a letto, si rischia di avere problemi di digestione e di conseguenza di aumento di peso.

Un altro modo per migliorare la digestione è quello di bere molta acqua durante il giorno. L’acqua aiuta a mantenere il corpo idratato e a facilitare la digestione dei cibi. Inoltre, è importante mangiare cibi ricchi di fibre come frutta, verdura e cereali integrali. Questi alimenti aiutano a mantenere la regolarità intestinale e a prevenire la stitichezza.

Infine, è importante evitare i cibi grassi e fritti che sono difficili da digerire e possono causare problemi di digestione. Invece, si dovrebbe scegliere cibi leggeri come pollo alla griglia, pesce o insalate con condimenti leggeri. Mangiare cibi piccoli ma frequenti aiuta anche a mantenere un buon metabolismo e a bruciare calorie in modo più efficiente.

Gli errori da evitare

Per evitare di appesantire la digestione e di conseguenza aumentare di peso, è importante fare attenzione agli errori che si commettono a tavola. Innanzitutto, bisogna evitare di mangiare troppo in fretta e di non masticare bene i cibi. Questo può causare gonfiore e difficoltà digestive. Inoltre, è importante evitare di bere bevande gassate o alcolici durante i pasti, in quanto possono rallentare la digestione e causare gonfiore addominale. Anche l’eccessivo consumo di cibi grassi e fritti va evitato, in quanto richiedono più tempo per essere digeriti e possono causare un aumento di peso indesiderato.

Rimedi naturali

Ci sono molti rimedi naturali che possono aiutare a migliorare la digestione. Uno di questi è la radice di zenzero, che può essere aggiunta al tè o mangiata cruda prima dei pasti per stimolare la produzione di enzimi digestivi. La menta piperita è un altro rimedio naturale che può aiutare a ridurre il gonfiore e la nausea. Può essere consumata sotto forma di tè o aggiunta a una bevanda come il succo di limone. Anche il bicarbonato di sodio può aiutare a ridurre l’acidità dello stomaco e alleviare i sintomi della digestione lenta, ma deve essere usato con cautela e solo sotto supervisione medica. Inoltre, le erbe come il finocchio e la camomilla possono aiutare ad alleviare il gonfiore e il dolore addominale. Per quanto riguarda le tisane digestive, ecco alcune ricette per 2 tazze da dolcificare a piacere con del miele:

Fonti bibliografiche

Aspetti principali della dieta

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