Cura corpo e mente con queste 5 piante sciamaniche

Le piante sciamaniche hanno delle alte proprietà nutritive, contengono elementi utili all'organismo umano e vengono utilizzare in medicina tradizionale

Pubblicato: 3 Marzo 2024 13:19

Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

Lo sciamanesimo è una delle più antiche spiritualità e pratiche rituali del mondo e che utilizza stati alterati di coscienza con il fine di portare alla guarigione intesa sia a livello fisico che spirituale.

Gli sciamani sono considerati dei guaritori, saggi e visionari e si fungono da intermediari tra il mondo visibile e invisibile e sono in grado di raggiungere la loro conoscenza tramite l’esperienza dei mondi sensibili e che possono essere percepiti solamente agendo a livello sottile di coscienza.

Il termine sciamanesimo etimologicamente deriva da samaan e significa “colui che sa” e indica il sapiente delle tribù Tungus, quei popoli nomadi presenti in Siberia e risalenti a migliaia di anni fa. Tra questi vi erano appunto gli sciamani che erano considerati dei maghi guaritori.

Esistono poi delle correnti parallele che si sono sviluppate lontano dalla Siberia e, anche se hanno subìto influenze di tante culture diverse ma che hanno comunque adottato metodi molto simili e quindi equiparabile al filone principale e originario. Tutt’ora sono presenti in diverse parti del mondo come, ad esempio, Australia, America, Asia ed Europa.

I principi dello Sciamanesimo si basano sul concetto che il mondo visibile e quello invisibile devono essere in armonia tra di loro in modo da essere in grado di diffondere il benessere fisico e spirituale.

Il concetto su cui si fonda è che il mondo invisibile è formato dall’anima, dagli spiriti della natura e da quelli che permeano ogni cosa presente nel creato. Se questi fattori entrano in conflitto nella quotidianità possono nascere dei problemi di svariata natura e che vanno poi a cascata a colpire sia le singole persone che l’intera comunità.

La fitoterapia e i suoi benefici

La fitoterapia rappresenta un modo per tornare alle nostre radici in quanto sono proprio le erbe ad aver rappresentato una delle prime medicine utilizzate dall’uomo. Basti pensare che proprio le erbe medicinali sono presenti in quasi tutte le culture tradizionali. I monasteri stessi avevano dei giardini in cui erano presenti delle erbe che venivano utilizzate per curare la comunità locale. Gli esempi di medicina erboristiche proveniente dal passato sono numerosi e che possono anche essere utilizzati anche oggi giorno, traendo ispirazione da queste conoscenze così profondamente radicate nella saggezza popolare.

Anche il giardinaggio stesso è una vera e propria forma di fitoterapia e rappresenta un modo di vivere in comunità e di entrare in contatto con la natura. Ancor meglio se ad essere coltivate sono le piante medicinali.

Per avere un primo approccio alla fitoterapia è sufficiente coltivare alcune piante medicinali nel proprio guardino o anche sul terrazzo. Già solo prendendosi cura di queste piante, permette di entrare in contatto e in sintonia con le stesse e iniziare a imparare il loro linguaggio. Basti pensare che il giardinaggio stesso viene considerata una prima forma di radicamento e di meditazione.

Erbe medicinali e piante curative accessibili a tutti

Le piante medicinali sono molto più accessibili di quanto si possa pensare. Se non si ha a disposizione un giardino, si possono piantare alcune erbe utili per fare degli infusi o per cucinare anche direttamente sul davanzale della finestra o sul terrazzo facendo attenzione che ci sia l’adeguata esposizione solare.

In alternativa, qualora non si abbia la possibilità di coltivare direttamente le erbe, si può andare al mercato degli agricoltori e acquistare direttamente da loro le piante curative che permettono anche di aggiungere sapore e nutrimento ai cibi che si cucinano.

Le erbe essiccate per la preparazione di infusi e tisane possono anche essere acquistate online o nei negozi di alimenti naturali locali come erboristerie. Anche al supermercato si può ricercare la corsia delle spezie e scegliere gli ingredienti più adeguati alle esigenze e da utilizzare nella preparazione dei piatti cucinati in casa.

Le piante sciamaniche

Le piante sciamaniche vengono utilizzate dai tempi remoti, quando la medicina ufficiale non esisteva ancora e si credeva che il tutto avvenisse a causa degli dei. Queste “piante magiche” erano infatti considerate spesso assegnate agli dei o considerate come incarnazioni di piante divine. Gli sciamani le usavano come alleati nel mondo spirituale. Era lo spirito stesso della pianta a dare allo sciamano istruzioni precise su come utilizzarla.  I vegetali che aiutavano a guarire gli esponenti delle popolazioni tribaliche dell’Africa e del Sud America venivano considerati sacri, giacché riportavano la persona all’equilibrio fisico e mentale nel rispetto dell’ambiente e della natura e promuovere così la guarigione. Utilizzando le piante, gli sciamani ringraziavano la natura per aver fornito loro uno strumento medico così potente ed efficace come fonte di guarigione. Gli sciamani, infatti, instauravano un rapporto indissolubile con le piante, considerandole un vero e proprio strumento in grado di aiutare nel processo di evoluzione e di equilibrio.

Molte erbe, addirittura, come l’incenso, erano e sono tutt’ora strettamente associate a riti religiosi ed erano anche utilizzate per fare incantesimi.

5 piante sciamaniche comuni anche in Italia

Di seguito ecco elencate le 5 piante sciamaniche comuni che si trovano tranquillamente anche in Italia e che si possono coltivare e utilizzare per trarne tutte le proprietà che offrono.

Mirtillo

La prima di esse è il mirtillo. Si tratta di una pianta molto comune e ricca di vitamina C e dotata di alcune bacche bluastre. Viene ampiamente utilizzata come antiossidante. Altresì ha delle facoltà antidiarroiche e astringenti. I frutti essiccati e l’estratto concentrato di mirtillo sono utilizzati per favorire la circolazione venosa e permette di alleviare la sensazione di peso e di “bruciore” alle gambe dovuta appunto a problemi di circolazione, migliorare la vista e la visione notturna, per le emorroidi oltre che per la diarrea e altri disturbi. I medici consigliano di mangiare il mirtillo alle persone con la pressione alta, oppure con un alto livello di colesterolo. Il succo delle bacche di mirtillo potrebbe subire un processo di lavorazione e venire utilizzato per combattere le infezioni delle vie urinarie. Inoltre, per via di alcuni composti chimici, le antocianine, contenuti nel succo, si tratta di un cibo antitumorale.

Piantaggine

La seconda delle piante sciamaniche è la piantaggine. Si pensa che quest’ultima sia in grado di favorire l’energia positiva, calmare lo stress, combattere l’emicrania e viene utilizzata per riequilibrare la mente e il corpo. Diventa utile nei casi di influenza e raffreddori grazie alle sue proprietà espettoranti e viene utilizzata per trattare infiammazioni della bocca, della gola e delle vie aeree.

Può agire persino emanando delle sostanze chimiche antiinfiammatorie, oltre che venire utilizzata contro la costipazione e come emolliente dell’intestino.

La presenza di aucubina, un glicoside iridoide, rende la piantaggine un rimedio utile anche in caso di allergia, in particolare per le reazioni allergiche che coinvolgono le vie respiratorie.

Esternamente, i preparati a base di piantaggine vengono usati come lenitivi per la pelle irritata, per la cicatrizzazione delle ferite e per contrastare l’herpes.

Sempre per uso topico, la piantaggine aiuta anche in caso di punture di insetti, congiuntiviti e acne.

Menta romana

La terza pianta sciamanica è la menta romana, conosciuta anche come erba di San Pietro. Essa emana un piacevole profumo molto intenso e, se utilizzata, può calmare i disturbi dell’apparato gastrointestinale. È consigliato di farne uso la mattina per raggiungere uno stato mentale equilibrato e concentrato oltre che portare numerosi benefici qualora si soffra di dolori alla testa. Può essere utilizzata anche in caso di palpitazioni e nervosismo. La si usa anche in caso di raffreddori e influenza e c’è anche chi la usa come repellente. Questa pianta è sconsigliata in caso di gravidanza.

Vengono principalmente utilizzate le foglie fresche e può essere aggiunta ad altre erbe fresche per la preparazione di salse e intingoli in cucina. Può anche essere essiccata per la preparazione di infusi e decotti. Sesso è utilizzata per insaporire piatti di carne, verdure, caramelle e dolci. Masticare le foglie fresche permette di togliere l’alito cattivo e favorire la digestione.

Artiglio del diavolo

L’artiglio del diavolo è particolarmente conosciuto e indicato in caso di dolori muscolari e articolari grazie alla sua efficacia analgesica e antinfiammatoria. Questa sua funzione è ottenuta grazie alla presenza degli harpagosidi contenuti nella radice dell’artiglio del diavolo che sono appunto ritenuti i responsabili degli effetti analgesici e antipiretici della pianta.

Questa pianta risulta quindi utile per trattare dolori come il mal di schiena, il mal di testa da artrosi cervicale, dolori muscolari e articolari di natura infiammatoria come artrite o tendinite. In questo caso è consigliata l’applicazione a uso esterno tramite una pomata proprio a base di artiglio del diavolo.

Iperico

Infine, l’ultima delle piante sciamaniche che si trova anche sulla penisola italiana è l’iperico. Questa pianta cresce spontaneamente ed è facilmente reperibile in Italia. È conosciuta anche come l’erba di San Giovanni ed è utilizzata in Europa da diversi secoli per curare le ustioni, evitare le infezioni batteriche sulle ferite e trattate alcune dermatiti e altri tipi di malattie della pelle. Un infuso dell’iperico stimola il sistema immunitario e svolge un’azione battericida e fungicida e contribuisce a migliorare problematiche come mal di testa, bronchiti e raffreddori.

Dell’iperico si usano le sommità fiorite dove si trovano antiossidanti come l’ipericina, in grado di intervenire per migliorare l’umore, come sedativo naturale e come antidepressivo naturale.

Viene utilizzato sia per uso interno che esterno e per scopi diversi. L’olio, l’oleolito e le creme sono utilizzate prevalentemente come antinfiammatorio e per medicare piccole ferite della pelle e contro le scottature.

Per quanto concerne l’assunzione per uso interno è sempre consigliabile consultare prima il proprio medico o farmacista o erborista in quanto l’iperico può stabilire svariate interazioni con farmaci e altri integratori.

Per quanto concerne invece l’uso esterno, è sconsigliato prima dell’esposizione al sole per la presenza di composti fotosensibilizzanti.

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