Henné ed erbe tintorie: le tipologie e come prepararle per donare alla tua chioma una colorazione unica

Le erbe tintorie e l'henné sono ideali per chi vuole colorare i capelli in maniera naturale, ma attenzione a come prepararle e applicarle correttamente!

Pubblicato: 21 Maggio 2024 18:32Aggiornato: 21 maggio 2024 18:31

Camilla Cantini

Makeup artist e Beauty Editor

Makeup artist, beauty editor e content creator, dopo una laurea in lingue, un blog personale e un diploma da truccatrice, comincia a lavorare sui social come creator, per gli shooting di moda come makeup artist e a scrivere di bellezza e tendenze per diverse testate online.

Prendersi del tempo per sé è una di quelle buone abitudini a cui tutti dovremmo imparare a cedere. Anche quando si tratta di prendersi cura della propria bellezza, magari provando a fare un impacco di henné, un trattamento utile a rigenerare la chioma e che dona benessere ai capelli. Ma anche un trattamento che richiede tempo per essere preparato e applicato e che necessita di ulteriore tempo per la posa. Tutte ore che possono essere considerate come svago visto che ci si sta facendo del bene. Una vera coccola per la chioma che vale davvero la pena di farsi.

Ma cosa si intende per impacchi di henné? Sarebbe meglio parlare, in generale, di erbe tintorie, perché l’Henné, la Lawsonia Inermis, è solo di colore rosso. Quelli che, comunemente, vengono chiamati Henné neroHenné castano ed Henné biondo, altro non sono che mix di erbe tintorie di vario tipo, e che hanno effetti diversi sui capelli.

Erbe tintorie: proprietà e benefici per i capelli

Fonte: iStock
Henné ed erbe tintorie, cosa sapere

Tutte le erbe tintorie, possibili allergie a parte, hanno proprietà curative per i capelli e fin dai primi utilizzi aiutano a renderli più grossi e corposi, cosa che le rende particolarmente adatte a chi ha i capelli fini o sottili. Questo perché avvolgono il fusto del capello e agiscono come protezione a smog ed agenti atmosferici, rendendo la chioma più lucida, ricca di riflessi e fortificata.

In particolar modo la Lawsonia Inermis, si lega alle squame di cheratina, senza però alzarle come con le normali tinte. Questo fa in modo che, applicando l’henné più volte, questo si stratifichi sul colore di base, andando a scurire il colore nel tempo in modo graduale.

Attenzione, però. Perché qualora voleste tingere o decolorare i capelli dopo aver utilizzato le erbe tintorie, è bene non farlo, perché potrebbero svilupparsi reazioni chimiche che provocherebbe dei riflessi alla chioma davvero poco desiderabili (come dei riflessi verdi sui capelli schiariti).

Tra le altre proprietà dell’henné e di molte altre erbe tintorie, poi, ci sono anche quelle sebo regolatrici, antibatteriche, antifungine, antiforfora e astringenti. Cosa che rende questi trattamenti adatti anche a chi ha i capelli grassi.

Erbe tintorie: le diverse tipologie

Fonte: iStock
Henné ed erbe tintorie, ogni chioma il suo colore

Ma quali sono le diverse erbe tintorie che si possono utilizzare?

Lawsonia Inermis o Henné per riflessi rossi

La prima erba tintoria e la più famosa (e di cui abbiamo già parlato) è la Lawsonia Inermis, anche nota come Henné. Si tratta di una polvere dal colore verde acceso che, una volta applicata sui capelli, regala riflessi rossi molto intensi. Ovviamente, la saturazione della tinta finale dipende dal colore di partenza dei capelli che possono reagire in modo diverso. Su quelli bianchi o biondo chiaro, per esempio, l’effetto dato da questa erba tintoria sarà un rame chiaro molto acceso, tendente all’arancione, mentre sui capelli più scuri donerà solo un leggero riflesso ramato più o meno visibile, soprattutto se posti sotto i raggi del sole.

È importante che negli ingredienti sia presente solo il nome officinale della pianta, perché in altro caso potrebbe essere addizionata con ingredienti chimici, come il picramato, per intensificare il colore rosso.

Indigo per scurire i capelli

Per chi vuole scurire i capelli o li ha già castani o neri e vuole ravvivare il colore, la pianta da utilizzare è l’Indigo, o meglio Indigofera Tinctoria, con la quale si possono ottenere varie tonalità di castano, fino ad arrivare al nero intenso con riflessi blu. Un’erba tintoria a cui si può unire la Lawsonia, per creare tonalità di rosso mogano e rosso scuro. Da solo, tuttavia, l’Indigo non riesce a coprire i capelli bianchi o scurire molto quelli chiari. Un effetto che si può ottenere iniziando con una bella passata di Lawsonia e solo successivamente stratificando l’Indigo.

Cassia o henné neutro per capelli biondi

Per i capelli biondi o chiari esiste il cosiddetto Henné biondo che, solitamente non contiene Lawsonia Inermis, perché conferirebbe comunque dei riflessi tendenti al rosso. Si tratta, in effetti, di un’altra tra le erbe tintorie, la Cassia ObovataHenné neutro, che viene miscelato con altre piante (come camomilla, zafferano, zenzero e curcuma) e che, sui capelli naturalmente chiari, permette di intensificare i riflessi dorati.

Per chi non vuole modificare in alcun modo il proprio colore naturale ma desidera comunque godere dei tanti benefici di queste piante, l’ideale è usare un Henné neutro puro, proprio come la Cassia Obovata, senza l’aggiunta di altre piante.

 

Come preparare e applicare l’henné

Fonte: iStock
Henné ed erbe tintorie, cosa si preparano

Ed eccoci alla preparazione vera e propria del vostro trattamento all’henné (o delle altre erbe tintorie). Una procedura che non è così veloce (cosa che vale anche per il tempo di posa).

Prima di applicare il composto sulla chioma, infatti, è bene sapere che i capelli devono essere puliti ed asciutti, assicurandosi anche di preparare la giusta quantità di prodotto per coprire tutti i vostri capelli.

Vi servirà una ciotola, non di alluminio o metallo mi raccomando, perché potrebbe causare una reazione con le erbe tintorie, quindi meglio optare per un contenitore di ceramica. Anche la plastica può andare bene, ma ricordatevi che le erbe tintorie macchiano.

Una volta preso il vostro contenitore dovrete miscelare la polvere colorata con dell’acqua calda, aggiungendola a poco a poco per regolare la liquidità del composto. L’impasto non deve essere troppo liquido, altrimenti colerà giù dalla testa, ma neanche troppo secco, altrimenti durante l’applicazione si staccherà a pezzetti e non sarà più possibile maneggiarlo.

A questo punto dovete aggiungere una sostanza acida all’impasto, che può aiutare il colore ad attaccarsi meglio e risultare più intenso: potete addizionare il composto con un vasetto di yogurt, un cucchiaio di aceto o di limone ed anche del miele, che contribuirà a rendere più idratati e morbidi i capelli. Mescolate bene il composto ed aggiustate il tutto con acqua, girando sempre con un cucchiaio in legno (mai di metallo).

Una volta raggiunta la consistenza desiderata, è bene lasciar ossidare la polvere di Henné per qualche ora, anche tutta la notte, tenendola ben coperta.

Il giorno dopo, applicate  una buona dose di crema idratante sul perimetro del viso, sul collo e sulle orecchie e munitevi di guanti, per non tingere la pelle e i vestiti, e cominciate ad applicare il composto sui capelli, massaggiandolo su tutta la testa, dalle radici alle lunghezze. Avvolgete la chioma con della pellicola trasparente in modo da mantenere al caldo l’impacco e non sporcarvi. Poi, pulite subito eventuali macchie con del cotone e lasciate in posa.

L’ideale sarebbe lasciare la colorazione naturale sulla testa per almeno un paio d’ore, soprattutto per ottenere una tinta e riflessi più intensi, addirittura c’è chi lascia l’impacco in posa tutta la notte!

Una volta trascorso il tempo stabilito, vi basterà sciacquare la testa accuratamente, per eliminare ogni residuo di impacco, ricordandosi di non effettuare lo shampoo subito dopo. Il motivo? In primo luogo perché l’Henné è stato applicato sui capelli già puliti ma, soprattutto, perché i pigmenti rilasciati continuano ad agire ed adattarsi all’incirca per le 48 ore successive al trattamento stesso.

Vi basterà, quindi, procede normalmente poi con l’asciugatura e la piega.

Quanto dura l’effetto dell’henné

Per quanto riguarda la durata di queste colorazioni, poi, è bene sapere che le erbe tintorie non sono eterne ma che tendono a scaricare in maniera naturale e graduale nel tempo, senza effetto ricrescita, ma sbiadendo con ogni lavaggio. I riflessi alla chioma, invece, potrebbero mantenersi più a lungo nel tempo e che ogni volta che si ripeterà l’impacco, si andranno scurendo leggermente di volta in volta.

 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963