Miguel Bosè, sulla morte di sua madre Lucia: “Se parlassi direi cose pericolose”

Miguel Bosè: "Il Covid? Sono negazionista. La droga? Ero arrivato a consumare 2 grammi di cocaina al giorno". E poi la madre Lucia Bosè e la relazione finita male col compagno

Pubblicato: 12 Aprile 2021 12:33

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Miguel Bosè si è raccontato in un’intervista-verità a Jordi Évole per la tv La Sexta, parlando di Covid, droga e della morte di sua mamma Lucia avvenuta il 23 marzo 2020.

Le rivelazioni di Miguel Bosè sono state così forti che l’intervista è stata ripresa dalla maggior parte della stampa spagnola e internazionale. Appena arrivato in studio il cantante ha chiesto all’intervistatore di togliersi la mascherina, perché lui al Covid non crede. “Sono negazionista e questa è una posizione che porto avanti a testa alta. C’è un disegno che non si vuole rivelare, questa è la verità”.

Poi parlando di sua madre, Lucia Bosè, morta a Segovia in isolamento il 23 marzo 2020, precisa che non si è trattato di Covid. In un primo tempo infatti era circolata la notizia che l’attrice fosse scomparsa a 79 anni a causa del virus. Ma Miguel ha rivelato: “Non è stato il virus a ucciderla, ma qualcos’altro. Se parlassi direi cose molto pericolose per chi doveva curarla”.

Il cantante ha poi raccontato dei suoi anni di eccessi e follia, fatti di “droga, sesso bestiale, sostanze” e della dipendenza dalla cocaina. Tutto iniziò negli anni Ottanta: “Una notte chiamai alcuni amici e dissi loro che avevo bisogno di fare festa. Ricordo il primo bicchiere, poi la prima striscia di coca. Gli effetti mi durarono una settimana”. Poi la droga divenne una dipendenza quotidiana: “Pensavo che fosse una parte necessaria, legata alla creatività”.

Ma alla fine si trasforma nel nemico più grande. È allora, quando capì che si stava distruggendo, che decise di dire basta. Il percorso è stato lungo e faticoso: “Non uscivo più nei locali, ma mi facevo lo stesso tutti i giorni. Sono arrivato a consumare quasi due grammi di cocaina al giorno, oltre a fumare marijuana e a prendere pastiglie. Solo sette anni fa ho smesso per sempre con tutta questa roba”.

Miguel Bosè ha parlato anche della relazione finita male con lo scultore Nacho Palau, durata 26 anni e terminata con una battaglia legale per l’affidamento dei figli, Diego, Tadeo, Ivo e Telmo. Proprio le tensioni per la fine di questa storia hanno causato la perdita della voce: “La mia voce naturale va e viene. È un problema di natura emotiva. Ho cominciato a perdere la voce nel momento in cui la mia famiglia… Ecco, quando questa relazione ha cominciato ad andare male, quando l’amore non esiste più e anche l’amicizia e la convivenza civile spariscono, quando tutto crolla… Nel mio caso per discrezione, responsabilità, educazione, prima incassi tutto ma poi esplodi. Così per me sono incominciati problemi seri. Tra cui la voce: adesso almeno posso parlare, però ero arrivato proprio a non emettere più suoni”.

Ma prima di concludere, Miguel Bosè ha promesso che tornerà sul palco “l’anno prossimo”.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963