Ci sono imprese che diventano leggenda: sicuramente quella compiuta nel suo percorso alle Olimpiadi di Tokyo da Irma Testa è una di quelle.
Perché se la sua strada ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 non è ancora finita, ha già scritto un importantissimo capitolo della storia della boxe femminile italiana. Manca solo l’ultimo step, quello di sabato quando andrà sul ring per la semifinale, ma una cosa è certa: comunque vada una medaglia è già sua. Ed è la prima volta per la storia della boxe italiana al femminile.
Un risultato che, al termine della gara dei quarti di finale, lei ha dedicato al suo maestro e al movimento del pugilato femminile. Ma Irma Testa, classe 1997, la storia l’aveva già scritta nel 2016 a Rio, quando era stata la prima pugile italiana a disputare i Giochi Olimpici.
Un debutto, e una prima volta per l’Italia, che l’aveva vista fermarsi ai quarti di finale: la sua corsa era stata arrestata da quella che poi sarebbe diventata la futura campionessa olimpica.
Irma Testa è di Torre Annunziata e a dicembre spegnerà 24 candeline, ha mosso i primi passi nel mondo della boxe a 10 anni. Da lì l’impegno, la dedizione, i risultati: nel suo palmares si possono ricordare, ad esempio, la vittoria agli Europei 2019 nei 57 chilogrammi e un argento alle Olimpiadi giovanili del 2014. In totale, leggendo la sua biografia su Instagram, ha vinto 2 ori mondiali e 5 ori europei. La prima medaglia internazionale – invece – è arrivata a 14 anni, con un bronzo agli europei. Sui social è molto seguita e lì racconta di sé e della sua vita, compresa l’emozione di essere a Tokyo.
La sua storia nel mondo della boxe è stata raccontata in Butterfly, un docufilm diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, dove viene ripercorsa la sua ascesa, il raggiungimento delle qualificazioni alle Olimpiadi di Rio 2016 e i momenti più complessi dopo la sconfitta ai Giochi. Da allora di tempo ne è passato e Irma, con tenacia e passione, ha scritto nuovi importanti capitoli.
Ora c’è da segnare un altro traguardo, quello che gli atleti sognano sin da bambini, l’obiettivo di una vita fatta di allenamenti, lavoro, impegno: una medaglia ai Giochi Olimpici. Irma Testa la ha già, non si sa ancora il metallo, ma comunque vada sarà almeno un bronzo, perché nel puglilato si assegnano due terzi posti.
E Irma è un’altra delle atlete italiane che a Tokyo 2020 sta scrivendo ricordi memorabili: da Federica Pellegrini, prima nuotatrice della storia a prendere parte a cinque finali nei 200 stile libero, a Giorgia Bordignon che è entrata nella storia con il suo argento: prima azzurra del sollevamento pesi a vincere una medaglia alle Olimpiadi.