Addio a Ryan O’Neal: l’attore è morto l’8 dicembre 2023, ad 82 anni. I suoi biondi capelli ricci e il viso innocente costruirono quello che per sempre considereremo l’emblema del “bravo ragazzo”, di buoni sentimenti e affidabile. Nel 2001 gli era stata diagnosticata una leucemia cronica e nel 2012 un cancro alla prostata. A gennaio era morto il fratello più piccolo, Kevin, un personaggio fisso nella versione televisiva di No Time for Sergeants negli anni ’60.
Bello e incredibilmente talentoso: da giovanissimo diede il via a una straordinaria corsa a Hollywood, negli anni ’70, con la sua interpretazione, candidata all’Oscar, nel leggendario e romantico Love Story (1971). Fu proprio Oliver Barrett IV il suo personaggio più popolare: un ricco studente perdutamente innamorato di Jenny Cavilleri (Ali MacGraw). Il mondo del cinema dice così addio a uno dei volti più iconici della sua storia d’oltreoceano e lascia in tutti e tutte noi il ricordo di un volto sorridente e, a suo modo, familiare.
Ryan O’Neal, morto l’attore di “Love Story”: l’annuncio del figlio
Il mondo del cinema statunitense dice addio a Ryan O’Neal. A darne notizia è stato il figlio, Patrick O’Neal, giornalista sportivo della Bally Sports West di Los Angeles, con un post su Instagram. L’attore soffriva da tempo di problemi di salute che non gli lasciavano pace: nel 2001 gli era stata infatti diagnosticata una leucemia cronica e nel 2012 un cancro alla prostata.
Ryan O’Neal, all’anagrafe Charles Patrick Ryan O’Neal, nacque a Los Angeles il 20 aprile 1941. Fu candidato all’Oscar come miglior attore protagonista nel 1971 e vinse del David di Donatello per il miglior attore straniero nel 1972.
“Questa è la cosa più difficile che abbia mai avuto da dire, ma eccoci qui – scrive il figlio su Instagram – Mio padre è morto pacificamente oggi, con la sua amorevole squadra al suo fianco che lo supportava e lo amava come avrebbe fatto con noi. Questo è un momento molto difficile per me e mia moglie Summer, ma condividerò alcuni sentimenti per darvi un’idea di quanto sia stato un grande uomo”. Poche parole all’inizio in un lungo discorso. Uno sfogo, un flusso di pensieri per ricordare un simbolo di un epoca, ma anche e soprattutto un padre. Con i suoi follower ne ripercorre la carriera, i successi e la vita privata.
Vita privata: mogli e figli
Anche la vita privata di Ryan O’Neal, come spesso succede a Hollywood, fu tutt’altro che rettilinea. Sono state tre le sue relazioni più famose e chiacchierate. Si sposò prima con l’attrice Joanna Moore nel 1963. Dalla relazione tra i due nacquero due figli, gli attori Griffin e Tatum O’Neal.
Griffin, apparso in Nickelodeon con suo padre e sua sorella, fu l’autista dell’incidente in motoscafo nel 1986 che uccise Gian-Carlo Coppola, allora 23enne, figlio del regista Francis Ford Coppola. Fu proprio con il figlio Griffin che Ryan O’Neal ebbe i maggiori screzi: questo accusò infatti il padre di avergli dato cocaina quando aveva 11 anni, e nel 2007, a seguito di una rissa tra loro due, si rese necessario l’intervento della polizia. In realtà, anche il rapporto con l’altro figlio, Tatum, fu spesso turbolento. Il loro tentativo di riconciliazione venne documentato in una serie tv del 2011 Ryan & Tatum: The O’Neals, di otto episodi.
Il matrimonio con Joanna Moore naufragò in un disastroso divorzio dopo una relazione particolarmente tempestosa. La donna perse la custodia dei due figli per alcuni problemi di alcolismo e droga. In seguito Ryan O’Neal convolò in nuove nozze con Leigh Taylor-Young, da cui ebbe il terzogenito Patrick.
Alla fine degli anni ’70, Ryan O’Neal conobbe Farrah Fawcett, star della serie Charlie’s Angels. Proprio con lei ritrovò l’amore. Rimasa al suo fianco per circa un trentennio, fino alla morte di lei, nel 2009. Insieme recitarono in diversi film tra cui Sacrificio d’amore (1989) e la serie TV Good Sports (1991), ed ebbero anche un figlio (il quarto per O’Neal), Redmond, nato nel 1985.
Carriera e successi di Ryan O’Neal
Dopo il successo cinematografico di Love Story, in coppia con Ali MacGraw, O’Neal recitò con Barbra Streisand in What’s Up, Doc? (1972) e The Main Event (1979). Collaborò anche con la figlia di 9 anni, Tatum, nel meraviglioso racconto di Peter Bogdanovich sull’era della Depressione, Paper Moon (1973). Grazie al ruolo l’allora bambina ottenne l’Oscar ancora giovanissima.
O’Neal recitò anche nel notissimo Barry Lyndon (1975) di Stanley Kubrick. Ha recitato in Nickelodeon (1976), la sua terza collaborazione con Bogdanovich nel decennio. In precedenza, O’Neal aveva interpretato Rodney Harrington in più di 500 episodi del fortunato Peyton Place, la serie della ABC del 1964-69, accanto a Mia Farrow.
Nel 2006 è entrato a far parte del cast della serie televisiva statunitense Bones, nel ruolo del padre della protagonista Temperance Brennan. Ha inoltre preso parte ad alcuni episodi del telefilm 90210, nel 2010.