Mario Adinolfi, la figlia Clara in ospedale e le critiche: “Ne parlo per farci forza”

Non sono mancate le critiche aver condiviso una foto dall'ospedale che ritrae la figlia Clara, ma Mario Adinolfi spiega le ragioni del suo gesto

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Nicoletta Fersini

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Mario Adinolfi ha deciso di condividere apertamente sui social un momento difficile. La figlia Clara è stata ricoverata in ospedale per un disturbo dell’alimentazione, lo scorso 5 ottobre, scatenando una doppia reazione. Da una parte c’è chi ha espresso solidarietà per il dolore della ragazza e del padre, dall’altra non sono mancate le critiche per aver esposto pubblicamente i suoi problemi di salute.

Mario Adinolfi e i problemi di salute della figlia Clara

Il “post della discordia” è stato condiviso su Instagram da Mario Adinolfi due giorni fa. Una data significativa per il giornalista che, come lui stesso ha spiegato, è quella “della tragica notte in cui la mia unica sorella si tolse la vita ormai molti anni fa. Non è mai stata una data felice”.

E non lo è stata neanche questa volta, trascorsa “vegliando per tutta la notte il sonno addolorato di una figlia che è Cristo in croce”. “Clara ora è al sicuro, nelle mani di medici capaci che conoscono la sua storia come la conoscono molti di voi. Supereremo insieme anche questa ennesima crisi. La aiuterà zia Ielma che dal cielo veglia su entrambi e soprattutto su di me quando sono tentato dalla disperazione per l’enormità del dolore che a cicli ritmati s’abbatte su ciò che resta della mia sterminata famiglia. L’ho fatto scrivere sulla sua tomba e voglio continuare a ritenerla la frase che racchiude il senso stesso del mio peregrinare schiacciato da pesi insostenibili: bisogna immaginare Sisifo felice. Perché c’è un senso, vero Signore, per tutto questo?“, ha scritto nel post, riconoscendo nella solidarietà ricevuta da molti quanto i social a volte possano farsi tramite di “umana solidarietà”.

Mario Adinolfi risponde alle critiche

Il dibattito sull’esposizione dei figli o di argomenti molto personali sui social, come può essere un problema di salute, è sempre acceso. Le parole di Adinolfi hanno scatenato un’ondata di solidarietà, ma non sono mancate le critiche, proprio per aver deciso di rendere pubblica la situazione della figlia Clara. C’è chi si è chiesto se dietro questo gesto vi sia una potenziale strumentalizzazione, volta a mantenere la rilevanza mediatica.

Clara, secondogenita del giornalista nata dall’amore con Silvia Pardolesi, sta vivendo una dura battaglia contro l’anoressia. Cosa di cui Adinolfi aveva già parlato pubblicamente, nel corso di una puntata dell‘Isola dei Famosi: “Papà ce la sta facendo e sono sicuro che ce la stai facendo anche tu. Quello che conta è lottare, felicità è la lotta“, aveva detto in un momento di commozione.

La risposta alle critiche è arrivata, sempre tramite un post condiviso su Instagram. “In mezzo a decine di migliaia di messaggi a sostegno di Clara e della sua lotta, qualcuno ha criticato la mia scelta di parlarne pubblicamente sui social. Io tengo i miei profili volutamente aperti alle critiche e pure agli insulti degli haters, proprio perché questo è un metodo che mi permette di spiegare le mie scelte a chi dissente”, ha esordito.

“La lotta di Clara e della nostra famiglia non è solo nostra: il suo male e più in generale la fragilità psichica delle giovani generazioni sono una tragedia che attraversa ormai milioni di famiglie. L’anoressia fa ormai trenta volte i morti delle overdosi di droga, ma è un argomento tabù: non se ne parla mai in tv, raramente sui giornali, è un tema che infastidisce e mette paura perché per molti inspiegabile. (…) Ne parlo pubblicamente per una sola ragione: per farci forza e ne abbiamo tutti bisogno”.

Di disturbi dell’alimentazione se ne parla ancora troppo poco, sostiene, portando la testimonianza di tante persone che lo avrebbero contattato privatamente, raccontando la propria sofferenza per una figlia o un figlio che affronta la stessa dura lotta. Raccontando la solitudine e l’abbandono in cui ci si può sentire affogare, quando manca il giusto sostegno.

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