Si chiama Larissa Iapichino, è la figlia di Fiona May e ha ereditato tutto il talento sportivo della madre. Classe 2002, si è presentata come una grande promessa dell’atletica e non ha deluso le aspettative. Nel 2018, infatti ha stabilito la miglior prestazione italiana nel pentathlon, con un 6.12 nel lungo, che è sempre stato la specialità della sua mamma
Chi è Larissa Iapichino
Nata a Borgo San Lorenzo dalla storia d’amore fra Fiona May e Gianni Iapichino, ex atleta nazionale dell’asta, nelle sue intenzioni iniziali non c’era di certo quella di intraprendere la stessa carriera dei suoi genitori: “Due sportivi in casa erano già troppi volevo costruirmi una cosa tutta mia. Desideravo crearmi la mia strada e fare qualcosa di totalmente diverso”, aveva detto prima dei Campionati Europei a Roma, specificando di aver sempre sognato di ritagliarsi un posto nel mondo della ginnastica artistica. Oggi è la miglior lunghista italiana con il record personale di 6,97 metri e una medaglia d’argento appuntata al petto e conquistata proprio sulla pista della Capitale.
A 15 anni, ha raggiunto uno dei suoi primi record Padova, sotto lo sguardo attento della madre, che nella sua carriera ha conquistato ben due ori mondiali e due argenti olimpici nel salto in lungo. La giovane Larissa, fisico scolpito e sorriso che conquista, ha realizzato la prestazione nazionale migliore under 18 nel pentathlon con 3707 punti dopo cinque gare: 60 ostacoli, salto in alto, peso, salto in lungo e 400 metri. Larissa ha superato di ben 121 punti il primato precedente di Sofia Montagna. Nella prova multipla la sportiva ha conquistato tutti con il volo indoor nel lungo e l’atterraggio a 6,12 che le ha consentito di ottenere il primato come migliore italiana fra le allieve.
La carriera oltre l’etichetta di “figlia di”
Nel corso degli anni, Larissa Iapichino si è ripetuta ed è oggi campionessa europea Under 20 e Under 23 della sua specialità, vicecampionessa indoor e primatista italiana assoluta indoor. Bella, estroversa e soprattutto grintosa: Larissa Iapichino ha ereditato la bellezza e il carattere di sua madre. Essere figlia d’arte non le ha mai pesato ed è riuscita, nel corso del tempo, ad affermarsi nel mondo dello sport con sudore e fatica. Secondo molti in futuro sentiremo ancora parlare di lei e saprà fare grandi cose, proprio come mamma Fiona May. Nonostante la giovane età, ha sempre lavorato per scrollarsi di dosso l’etichetta di figlia di e ha perseguito con forza il suo obiettivo, nonostante il suo talento sia innegabilmente una questione di famiglia.
“Il mio passato non deve pesarle in alcun modo – aveva spiegato qualche tempo fa la sportiva, quando Larissa aveva conquistato il suo primo titolo italiano nei 300 ostacoli a Cles – . Capisco che nello sport per i figli d’arte non sia un percorso semplice”. Di certo il pubblico e gli appassionati di atletica hanno già imparato ad amarla e apprezzarla. Alla sua premiazione sul podio, poi, non poteva di certo mancare. La medaglia d’argento agli Europei di atletica vale oro, ma la strada da fare è ancora lunga e ricca di grandi prospettive.